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| 	  Frammenti di storia dell’antico Egitto Il racconto di Sinuhe  Di Nicoletta Consumi | |||
|  Ho passato tutto il pomeriggio a tradurre 
passi del Racconto di Sinuhe, tanto che ormai penso 
direttamente in medio egiziano! Sono un caso 
patologico. 
Chi è Sinuhe? E' l'opera più documentata del Medio Regno è 
stata ritrovata su papiri, ostraka e vasi interi (vaso di 
oxford). E' un romanzo storico, l'equivalente dei nostri 
"Promessi Sposi", e appartiene al filone lealistico ovvero a 
quei racconti che hanno una morale incentrata sulla lealtà al 
sovrano e di come questa dia comunque esito positivo anche se una 
persona ha passato diverse traversie. Sinuhe, in egiziano SA NEKHET, 
figlio del Sicomoro (albero sacro della Dea Hathor) era l'addetto 
all'appartamento regio sotto il sovrano Amenemhat I (si pensa 
sia esistito veramente). Nel nuovo regno, il racconto di Sinuhe fu 
trascritto più e più volte nelle scuole degli scribi che scrivevano sotto 
dettatura per imparare il geroglifico, alle volte riportando madornali errori 
di distrazione hihihihi (a noi pervenuti!). Per loro era l'opera più 
famosa della loro età classica. Sappiamo che il racconto di Sinuhe era il 
romanzo preferito di Senmut, architetto e amante della faraona 
Hatshepsut. In breve: Amenemhat I viene assassinato nel suo trentesimo anno di regno, suo figlio Sesostri I è impegnato in una campagna contro i Libici, viene avvertito della morte del padre. Sinuhe, sente le parole dei messageri e rimane terrorizzato, pensa che ne possa conseguire una guerra civile e teme di essere incolpato perchè addetto all'Harem del palazzo (i peggiori intrighi e cospirazioni ai danni dei sovrani avvenivano SEMPRE tra le mura dell'Harem, a tramare erano le mogli che premevano per la successione del proprio figlio a scapito di altri). Fugge, si nasconde tra i cespugli, percorre tutto il delta e giunge sino al Vicino Oriente. Viene accolto bene dai beduini siro-palestinesi. Sinuhe ha successo in terra straniera, sposa la figlia del capo tribù beduino e ha tanto bestiame. Alla fine, dopo varie vicessitudini, che qui non sto a raccontare, Sesostri I viene a sapere che il suo antico funzionario vuole tornare a casa (morire fuori dall'Egitto era impensabile per un egiziano), per sua benevolenza Sinuhe torna a corte. Entra nel palazzo vestito all'orientale, con barba lunga e la regina caccia un urlo nel vederlo(probabilmente fu lo stesso effeto di vedere un marziano!). Come dono per il suo ritorno e per la sua lealtà incondizionata al sovrano Sesostri I, gli viene preparata una bellissima tomba, cosa alquanto consueta a quei tempi, non ci deve stupire. Se siete arrivati fin qui, vi ringrazio perchè avete appena risentito la breve presentazione del romanzo che dirò alla profe il giorno dell'esame, prima di cimentarmi nella traduzione dal geroglifico all'italiano. Ma questa è un'altra storia... Che ne dite? Può andare come breve introduzione? Se siete curiosi di vedere il testo geroglifico intero di Sinuhe che ho tradotto, guardate Argomenti: #cultura , #egitto , #religione , #società , #storia , #storia antica Leggi tutti gli articoli di Nicoletta Consumi (n° articoli 39) il caricamento della pagina potrebbe impiegare tempo | |||
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