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Vinitaly 2012: le novità per una fiera più “professionale” Meglio di prima con iniziative qualificanti, ma c'è ancora da fare per renderla all'altezza di altre mostre europee come quelle di Dusserldorf e Bordeaux Di Luana Scanu
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![]() Ho sempre considerato assurdo che un'iniziativa rivolta a chi lavora in ristoranti, bar, winebar, cantine aperte al pubblico, enoteche e qualunque altro esercizio enogastronomico iniziasse di sabato, giornata out per chi lavora nel settore, perché è la giornata della settimana in cui si lavora di più. Quest'anno invece Verona ha accolto produttori, ristoratori, curiosi, acquirenti e amatori dalla domenica 25 al mercoledì 28. Quindi finalmente una fiera più attenta a chi il vino non solo lo ama o lo produce, ma soprattutto lo vende. E non solo gli espositori, ma anche i visitatori quest'anno sembravano più qualificati, forse proprio per le motivazioni appena spiegate: per alcuni produttori, infatti, questo è stato l'anno delle vendite più alte. Un'altra grande e importante novità è stata sicuramente “Vivit” (Vigne, Vignaioli, Terroir), il salone interamente dedicato alle produzioni enologiche da agricoltura biologica e biodinamica, con la presenza di 127 produttori provenienti da Italia, Austria, Svizzera, Francia e Slovenia. I curiosi hanno così potuto degustare il vino biologico e biodinamico sotto l'occhio esperto di un Master of Wine, che aveva il compito di accompagnarli nel mondo “al naturale”. ![]() Tanti i ragazzi che hanno visitato lo stand di Enoteca Italiana, accolti dalla responsabile del progetto Silvana Lilli, che si dice soddisfatta delle tante visite e, soprattutto, dell'attenzione che i giovani rivolgono al progetto. Un progetto importante, che li aiuta a capire che il vino è parte integrante della cultura e della tradizione italiana e che, per essere veramente amato e apprezzato bisogna berlo con responsabilità. E la Lilli con i giovani e la comunicazione ci sa fare: “Vino e Giovani” è infatti presente su Facebook, sul sito www.vinoegiovani.it che propone un corso di formazione a distanza sul vino, un gioco “Girodivino”, un questionario, un blog e a breve sarà anche su Twitter. Purtroppo però anche quest'anno non è stato tutto rose e fiori. Anche se alcune decisioni sono state fondamentali per la buona riuscita della fiera, altre situazioni (che si ripetono ogni anno) hanno reso più difficile la vita sia agli espositori che ai visitatori. ![]() Chiudo con la lamentela che purtroppo tutti sollevano ogni anno: troppi ubriachi al Vinitaly. Dovrebbe essere la fiera per chi ama il vino e non la fiera per chi non si sa controllare. Prima o poi bisognerà prendere seri provvedimenti. Argomenti: #verona , #vinitaly , #vino Leggi tutti gli articoli di Luana Scanu (n° articoli 41) il caricamento della pagina potrebbe impiegare tempo |
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