REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8
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 Anno I n° 2 del 23/06/2005    -   MISCELLANEA


La ricetta del Ristorante
Risotto al pesto di ortiche con filetti di pesce persico
Provata da Rosagialla e dalla sua nipotina Biancospino....
Di Rosagialla


 Per realizzarla
Ingredienti per 4 persone
300 gr. di riso carnaroli
1 lt. di brodo vegetale bollente
150 gr. di cime di ortiche novelle
40 gr. di parmigiano grattugiato
1 scalogno
30 gr. di burro
12 filetti di pesce persico
olio extravergine sale pepe pinoli salvia
tempo di cottura 15 minuti

in una casseruola soffriggere con olio extravergine e burro lo scalogno tritato versare il riso tostare leggermente e sfumare con vino bianco aggiungere un pò di brodo bollente , continuare la cottura rimestando in senso orario aggiungendo il brodo poco per volta .
a tre quarti di cottura aggiungete le cime di ortica precedentemente sbollentate e frullate con poco olio extravergine e sale mantecate con burro e parmigiano servite disponendovi sopra i filetti di pesce persico cotto in padella con burro salvia e pinoli.

Si ringrazia il Ristorante Pampero per la gentile concessione

Rosagialla ci dice........
E’ un risotto di semplice preparazione, l’insieme dei sapori che si mescolano accarezzano il palato, gusti particolari fra loro trovano un giusto contesto, il dolce dei pinoli si sposa bene con il sapore carezzevole dell’ortica novella, dalla lettura degli ingredienti si ha l’impressione che terra e mare possano contrastare fra loro invece per magia la delicatezza del pesce abbraccia il dono selvatico di madre terra creando un connubio di sapori tutti da provare.

.... e Biancospino realizza
Ufff prima di capire da quale parte occorre raccogliere le ortiche ahiaaaaaa che dolore c’è voluto per tempo, pensavo ci volesse tutta e pungi qua pungi là mi chiedevo a cosa serve pungersi per mangiare? Poi Rosagialla mi ha detto che occorrono solo le cimine novelle e che non ci si punge a raccoglierle ma occorre mettere ugualmente i guanti … ma così mi ci vuole una vita era più semplice usare una falce e correre in cucina invece ci vuole tempo e pazienza, chissà cosa dirà quando mi vedrà entrare in cucina, quello che lei chiama il suo regno Per prima cosa ho pensato di sbirciare e attendere che si allontani così avrò campo libero o meglio cucina libera…. Sperando che non torni non appena mi sente spentolare…
Per prima cosa cerchiamo nella dispensa un bel tegame per metterci olio e cipolla…. Ehhhhh come dite? Non serve la cipolla … naaaaaaaaaa e cosa ci mettiamo lo scalogno? E cos’è si mangia? Ahhh spetta spetta è quel piccolo bulbo dorato che sembra una cipolla ma ha gli spicchi quasi a sembrare aglio, è quello? Io lo chiamavo semplicemente aglio dorato ma guarda te, dovevo proprio rubare una ricetta a Rosagialla per scoprire che non è aglio gigante e neppure una cipolla nana quella che lei usa per fare il risotto ma lo scalogno.
Speriamo che almento non faccia piangere i miei occhi altrimenti povera me ….
Affettato lo scalogno e messo in padella nell’olio a soffriggere si sente un profumino non mi resta che unire il riso e tostare? Tostare???? E’ mo dove lo trovo il tostapane nel quale mettere la padella? Aspetta aspetta tostare con il vino bianco? Io non ho mai messo il vino bianco sul tost… deve sicuramente intendersi qualcos’altro, tostare tostare… ahhhhhh vuol dire mettere il riso nell’olio e aggiungere il vino bianco e lasciarlo evaporare, si si sicuramente questo vuol dire tostare, lasciar sfumare il vino prima di aggiungere il brodo ed iniziare la cottura, si decisamente mi sembra più commestibile la cosa. Intanto che il riso si cuoce proviamo a cercare in dispensa un frullatore, spero che sia silenziosooooooooo altrimenti Rosagialla chi la mantiene se scopre che sto torturando la sua cucina? Ho messo a bollire le cime di ortica uuuuuuuuu sono andate in niente ne sono rimasti pochi ciuffini sembrano parenti degli spinaci anche quelli bolli e ci resta nulla, una volta che aiutai Rosagialla ne abbiamo cotti un mezzo vagone e ne è rimasto poco più di un colapasta e dove sono finiti??? Misteroooo deve ancora rispondermi adesso, chissà perché?
Eccolooooo recuperato il frullatore, prendiamo l’olio e tritiamo il tutto … magiaaaaaaaa ma che bella cremina verde, sembra la maschera al cetriolo che uso per farmi bella
Ora il riso è quasi cotto e la unisco sempre mescolando …. Ma che bel colorino, ha l’aspetto invitante… fra pochi minuti un’ardua impresa mantecare??? E cosa sarà? Bisogna mettere un mantello sulla pentola? E fare qualche magia? Vabbeh tanto che penso a cosa può significare mantecare preparerò il pesce, quello è semplice da preparare occorre solo friggerlo in padella con olio salvia e pinoli, sono capaci tutti, almeno questo passaggio non ha nulla di onirico… solo frittura eh eh …
Dai datemi una mano a cercare un mantello, in estate dove lo trovo? E se poi è un mantello per coprire la pentola figurati se Rosagialla non lo ha, occorre solo scoprire dov’è Intanto rileggo mantecare, mantecare, mantecare con burro e formaggio ahhhhhhh ho capito!!! Sono tutta testa eh eh mantecare significa aggiungere il burro e formaggio solo un minuto prima di spegnere il fuoco e dare il tempo al formaggio che si accorpi con il riso…. Beneeeeee ci sono ora aggiungo burro e formaggio e lascio riposare fuori dal fuoco sempre continuando a mescolare in senso orario lentamente. Mmmmm ha un bell’aspetto adesso non mi resta che porlo in un piatto di portata aggiungere il pesce e il gioco è fatto … basta solo sedersi a tavola e buon appettito, ah dimenticavo volete assaggiare???



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