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 Anno I n° 3 del 07/07/2005    -   PRIMA PAGINA


Figuraccia Europea
Ennesima farsa della Lega
Ma noi ci siamo davvero indignati per quello che è successo a Strasburgo?
Di Concetta Bonini


Martedì 5 Luglio, mentre Bossi stenta ad accettare di essere oramai defunto politicamente parlando, la Lega ha dimostrato come non mai di essere invece oggi completamente in mano a Calderoli e Borghezio, coloro che l’hanno estremizzata e l’hanno portata ad essere quella Lega che di fronte all’Europa intera dipinge il volto del nostro Paese di verde, ma di un verde che uccide la speranza.
L’Europarlamento di Strasburgo accoglie il nostro Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, uno dei pochi italiani che si possono autenticamente ed orgogliosamente definire tali e allo stesso tempo una delle poche canne europeiste che non si sono opportunisticamente piegate al vento del dilagante antieuropeismo. Si può come non si può essere d’accordo con il suo elogio dell’Unione Europea, e si può considerare più o meno realistico l’ideale poetico che ne ha. Ma Ciampi rappresenta pur sempre l’Italia, rappresenta ognuno di noi ed è uno dei pochi –forse l’unico- che al giorno d’oggi non ce ne fa vergognare.
Ma evidentemente non la pensano allo stesso modo i parlamentari leghisti Borghezio, Speroni e Salvini che fanno di tutto per disturbare l’audizione finché non si abbandonano ad una squallida manifestazione con urla, striscioni, una loro pseudo bandiera identificativa e una rigorosa camicia verde, la nuova divisa del nuovo fascismo italiano.
Come fare adesso per spiegare all’Europa intera che l’Italia non è quella, che martedì 5 Luglio il Paese si è eclissato in una giornata di vergogna, che ha sbagliato anche in questo perché invece di sottolineare l’unione intorno a Ciampi ha sottolineato ancora una volta la divisione su un fenomeno che andava solo ed esclusivamente ignorato? Come salvare la faccia di un Paese che i nostri eroi risorgimentali prima e i padri della costituente poi si vergognerebbero di aver creato al vederlo così ridicolizzato?
Non è possibile, a ben poco serve l’imbarazzato e timido sdegno di maggioranza e opposizione e persino di Maroni, e forse sarebbe inutile oramai, sarebbe ipocrita, sarebbe cieco. Perché forse il vero volto di un’Italia che non esiste è emerso davvero a Strasburgo e perché forse è altrettanto vero che ogni paese ha la classe dirigente che merita.
E noi allora meritiamo questo se permettiamo che al governo ci sia un partito come la Lega, una sorta di versione italiana dell’ETA, che proprio in quanto versione italiana è non solo legalizzata ma persino governativa e governativamente attua il suo terrorismo. E’ questo che meritiamo se votiamo un partito a cui presto il Cavaliere regalerà il balcone di piazza Venezia sotto il quale sfileranno galvanizzate parate verdi di insulto all’Italia. Di cosa dovremmo meravigliarci? E’ lo stesso partito che ha spudoratamente ricattato questo governo e tenuto sotto scacco l’Italia e lo stesso che organizza bande di bravacci ignoranti ed estremisti che urlano “Italia, vaffanculo” e vorrebbero la Padania libera. E il suo leader, o quello che era il suo leader, è la stessa persona che ha definito gli immigrati “bingo bongo” e si è trattenuto a stento dall’appioppare la medesima definizione ai meridionali che disprezza (spiegateglielo che qui al Meridione costruivamo templi e teatri quando i suoi allevavano pecore, spiegateglielo prima che costruisca lager per terroni), la stessa che ha criticato la Chiesa e ha insultato Roma Capitale.
E noi tutto questo lo permettiamo, permettiamo che i leghisti detengano i più importanti ministeri -tra cui quello della giustizia che è in mano a Castelli e giustifica l’estrema lealtà di Berlusconi-, occupino una sostanziosa fetta di parlamento e di europarlamento e nel contempo uccidano l’Italia con rozze giaculatorie da unni solo per manipolare l’elettorato e la sua ignoranza.
Dove sono finiti l’amor di patria e il senso dello Stato? Dov’è finita l’Italia?



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