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 Anno I n° 9 del 27/10/2005    -   LENTE DI INGRADIMENTO



Ciak.. Si gira il thriller ‘l’interrogazione’
Programmata o ad 'effetto sorpresa’? Questo è il problema
Di Natascia Zanon


Alzi la mano chi non ha mai avuto paura di una interrogazione? Che tu sia o sia stato il Secchione a scuola o classificato tra quelli che avrebbe buone potenzialità ma non si applica….il terrore dell’interrogazione non risparmia nessuno. Ed il segnale di tale terrore si può ripercuotere nei tuoi incubi notturni per anni.
Per i professori è uno dei mezzi più validi per capire se gli studenti per cui si è letteralmente sgolato a spiegare ore ed ore abbiano effettivamente appreso i concetti.

Ma per gli studenti?
Innanzitutto facciamo una distinzione tra interrogazioni programmate e quelle ad ‘effetto sorpresa’,che non hanno nulla di piacevole e divertente.

L’ interrogazione programmata è una vera e propria ora di relax, sappiamo che il professore interrogherà, sappiamo che ci saranno già due volontari pronti e soddisfatti di aver fatto tale scelta e noi abbiamo la libera scelta di seguire con aria assonnata e svogliata la dinamica domanda-risposta oppure fare tutt’altro e per Altro intendo proprio qualsiasi altra cosa dalla manicure ,allo spuntino per colmare un certo languorino da noia, chiedere di andare in bagno e farsi un bel giro turistico per l’istituto con una veloce pausa alla macchinette delle bevande e snack o magari intrattengono una interessante conversazione via sms con qualche amico o l’amata/o che può essere a due banchi dallo studente o in un altro Stato. In questo caso possiamo rilevare soltanto alcuni variabili che possono indurre qualche piccolo problema allo studente, che il numero dei volontari sia ridotto ad uno, troppo esiguo e in modo accorto gli studenti il giorno prima devono diario alla mano rivedere il tempo che è passato dall’ultima interrogazione nella materia in questione. L’altra variabile è il numero degli studenti che l’ insegnante decide di chiamare, quindi non accontentandosi dei volontari chiamare a verificare anche altri, ma di solito il Professore a chissà perché ‘Una combinazione ‘di interrogati che lo gratifica di più e tende a ripete e a seguire nel tempo ,allora lo studente si deve fare tutti i propri ragionamenti e ipotesi e se in conclusione il giorno dopo tocca a lui aprire il libro e studiare il più possibile ,cercando magari di recuperare quei tre o quattro capitoli non studiati precedentemente . Il secondo caso ’ L’interrogazione ad effetto sorpresa’ è un vero e proprio incubo, un caso degno di un film horror per la paura che genera nell’animo degli studenti, cioè quando il docente decide di interrogare senza aver dato nei giorni precedenti qualche indicazione o segnale di tale intenzione .Questo può avvenire nei casi speciali in cui l’insegnate viene portato a tale azione come punizione improvvisa alla classe troppo indisciplinata.

Ma di solito la infausta giornata inizia con qualche cosa che non va bene per lo studente prescelto, presagio di un incombente disastro che si abbatterà su di lui, l’aria elettrica poi in classe e le troppe risate sintomo di un nervosismo imperante, eccoci nell’aria volteggia già il profumo di una imminente tragedia. Arriva il professore in classe, gli alunni leggono già dal volto della persona che l’umore è nero e un fremito attraversa i loro corpi, sbatte la porta ,saluta frettolosamente e si siede, da un’occhiata alla classe per vedere gli assenti ed apre il registro. Gli studenti capiscono ciò che sta accadendo ancora prima che l’insegnate comunichi che si interrogherà, alcuni studenti fiutando la situazione in anticipo, giocano la carta della giustificazione ,risparmiata da tempo, all’ultimo minuto inventando bugie pressoché irreali del tipo: i ladri hanno rubato in casa mia e hanno preso anche i miei testi scolastici o il gatto si è rotto unghia ed ho temuto per la sua vita. Ma la furba mossa di tali astuti studenti viene accettata in casi rari. I più alti si fanno piccoli piccoli formato tascabile e si posizionano dietro ai compagni che hanno davanti di banco sperando che in questo modo il carnefice si dimentichi di loro,anche se questo è impossibile dato che l’insegnate sta leggendo i nomi nel registro.
Alcuni iniziano a pregare tutti i Santi poco conosciuti,fosse mai che essendo conosciuti da pochi abbiano tempo di intervenire subito ed ascoltare la vocina interiore dello studente che pentito dal non aver ripassato il giorno prima la materia o dal non aver aperto il libro da mesi ,chiedo il miracolo promettendo di diventare Premio Nobel i giorni venturi in tale materia ,di andare a messa tutte le domeniche e di comportarsi in maniera esemplare per tutta la vita, ma ovviamente se tale miracolo di non essere chiamati dall’insegnante si verificherà, tutto questo verrà rinnegato dall’alunno. L’insegnante con il volto che esprime la sicurezza di aver già individuato le prede,comunica con tono deciso e fermo che sarà giorno di interrogazioni,il cuore degli alunni comincia a battere all’impazzata ,scene di panico e paura dilagano,le mani sudano,certi chiudono gli occhi aspettando la voce sibillina che dia il verdetto finale,altri tornano a pregare con più foga e promesse ancora più inverosimili,qualche studente tenta la tele-cinesi e il tele-trasporto fuori dall’aula con la sola forza del pensiero o l’ invisibilità con scarsi risultati. Anche il ‘secchione’ che realmente per cause importanti non ha potuto ripassare il giorno precedente la materia ha un po’ d’ansia e timore. Ma nello straordinario silenzio che si è creato nell’aula irrompe il tuono con il suono dei prescelti che, mentre i loro compagni finalmente respirano dopo essere stati svariati minuti in apnea e ringraziano i loro Santi,soddisfatti di aver pregato i protettori giusti,i malcapitati che di solito proprio non sono preparati sulla materia , ancora sentono riecheggiare dentro all’orecchio un suono ovattato contenente il loro nome e cognome . Ora l’attenzione deve porsi sulle modalità dell’interrogazione che sono molto importanti per poter portare ’ aiuti umanitari ’ da parte dei compagni aventi avuto sorte più favorevole dei prescelti. Se l’interrogazione per clemenza dell’insegnate si svolgerà al banco da seduti certamente i poveri sfortunati studenti armati di coraggio ed astuzia cercheranno di padroneggiare l’arrampicata sugli specchi degni di un Oratore socratico aiutandosi con mezze frasi provenienti dai compagni designati come scialuppe di salvataggio che devono essere abbastanza ferrati in tale materia e vicini materialmente al banco degl’interrogati o dando fortuite occhiate al libro di testo magari riuscendo con una mossa veloce a girare la pagina mentre guardano con aria di finta tranquillità verso la cattedra.
Ma se l’interrogazione avviene in piedi e con esercitazioni alla lavagna le cose si fanno ancora più drammatiche e preoccupanti ,a meno che gli studenti non si siano scritti su una mano o sul braccio in tempi da record formule o altro o che abbia un minuscolo microfono degno di uno 007 collegato ad un telefonino ..l’interrogazione sarà una delle più difficili.
Alla fine possiamo dire che ’ l’interrogazione ad effetto sorpresa ’ ci ha di sicuro temprati e fatto provare emozioni forti come un soldato in un campo di esercitazione.

Per chi poi ci ha detto: «I tempi della scuola sono i più belli,te li ricorderai per tutta la vita»…sul fatto di ricordarli…non vi è dubbio.



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