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 Anno I n° 11 del 24/11/2005    -   TERZA PAGINA


Storia antica
Soapopera alla corte ugaritica
Un singolare divorzio tra Ammistamru e la moglie
Di Nicoletta Consumi


Ammistamru II vissuto intorno al 1260/1235 a.c. era sovrano di Ugarit il porto internazionale della Siria Settentrionale, crocevia di trasporti commerciali che collegavano l'Anatolia, con la Palestina e L'Egitto e la Mesopotamia con l'Occidente. L'evento più importante ed eclatante del suo regno riguarda il suo divorzio con la principessa di Amurru. Sì, il divorzio non è cosa nuova miei cari lettori.
La Siria a quel tempo era sotto il controllo Ittita con capitale Hattusa e Ugarit doveva direttamente rispondere al re di Karkemish, referente ittita per la Siria. Sono giunti a noi 15 documenti che trattano del singolare divorzio tra i due sovrani..mettetevi comodi.. 1° decreto trovato ad Ugarit proveniente da Tudhaliya IV (Gran re Ittita): "La principessa di Amurru ha soltanto fatto del male a suo marito che l'ha ripudiata per sempre.(...) Il principe nato da questo matrimonio sia lasciato libero di scegliere la sua sorte, a lui spetterà il trono di Ugarit ma se seguirà la madre ponga la sua veste sul tavolo e se ne vada (è una formula che si ritrova spesso, vuol dire che il figlio verrebbe ripudiato), il re di Ugarit sceglierà un altro dei suoi figli come principe ereditario ma se suo figlio vuole rimanere lei se ne dovrà andare comunque, non potrà avanzare nessun tipo di rivendicazione su suo figlio."
2° decreto di Ini-teshub (re di Karkemish): "Tutto ciò che la principessa di Amurru ha per dote: oro, rame,bronzo, doni ricevuti, vesti e servitori e tutto ciò che ha acquistato ad Ugarit rimarrà al re di Ugarit. Se reclamerà questa tavoletta avrà la meglio su di lei."
La vicenda prosegue con un testo singolare, che riguarda un accordo siglato tra Ammistamru II e il re di Amurru fratello della sua sposa: " il re di Amurru ha inviato emissari e soldati per prelevare la principessa di Amurru; Ammistamru meditava di andare dietro a sua moglie per riprendersela (forse aveva cambiato idea?!) ma il popolo gli dice: perchè la vuoi riprendere? Quando tu te ne andavi dal palazzo lei rideva con i Grandi Signori (ridere in modo sguaiato, il ridere della prostituta! quindi fu accusata di comportamento scorretto o forse era un modo classico per screditare una donna?).Il re di Amurru ne faccia quello che vuole di sua sorella. Se il re di Ugarit, i suoi figli o i suoi nipoti cercheranno di riprenderla dovranno pagare ad Amurru 7 talenti."
Nel cortile del palazzo reale di Ugarit è stata ritrovata un'altra lettera provienente dal re di Amurru e fu inviata ad Ammistamru II: "Le parole che tu hai detto al mio messo le ho sentite e ne sono rallegrato, riguardo alla tua sposa, ha commesso colpe contro te e me ed ha detto cose non buone, è proprio per te che ho scritto al re di Karkemish, questa donna l'ho messa quì da me, tu ed io siamo fratelli, perchè non dovremo essere in buoni rapporti? (Amurru ha paura di una possibile guerra!) Saremo sempre una persona sola!."
Editto del re di Karkemish: "Ammistamru re di Ugarit, ha cacciato la sua sposa dalla sua casa e dal suo paese e l'ha rimandata ad Amurru. Il re di Amurru ha cacciato sua sorella in un'altra città, essa non dovrà presentarsi nè parlare a suo fratello ed egli non dovrà consentire che lei torni ad Ugarit. Se tutto questo verrà infranto questa tavoletta avrà la meglio su di lui."
Persino il fratello l'ha cacciata via dal suo paese per non avere niente a che fare con la sua persona..MA IL RE DI UGARIT IMPROVVISAMENTE RITORNA SUI SUOI PASSI!
Verdetto Ittita inviato da Hattusa: " Si vieta al re di Amurru di opporsi alle navi e ai soldati che Ammistamru II manderà per riprendersi sua moglie!." E vennero stipulati tre accordi, Amurru non si opporrà ma vuole in cambio denaro, oro e argento..si stabilisce una cifra finale di 1400 sicli d'oro, una cifra altissima per l'epoca.
La principessa di Amurru tornò ad Ugarit e fu uccisa da Ammistamru suo marito, il prezzo del sangue fu di 1400 sicli d'oro.B
Il grande re Ittita Tudhaliya IV emanò un ultimo editto per seppellire la vicenda, non consentendo al re di Ugarit Ammistamru II di scegliere come successore un figlio nato da questo matrimonio perchè sarebbe stato un elemento di disturbo, a causa dell'uccisione di sua madre.



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