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 Anno I n° 12 del 08/12/2005    -   PRIMA PAGINA


Lo sbuffo
Gli spot inutili
Ferrovie, Enel, Anas, Eni, quando non riescono a convincere con un buon servizio, cercano il consenso in TV, ma sprecando i nostri soldi!
Di Giovanni Gelmini


Da un poco di tempo passa in tv uno spot pubblicitario di Trenitalia. È uno spot indecente, che vuol prendere per il naso gli Italiani. Da anni stanno facendo spot che promettono, promettono, ma cosa è successo fino ad ora?

Il servizio è nettamente peggiorato, se fino ad un po’ di tempo fa c’erano solo un certo numero di passeggeri umani che salivano senza avere il biglietto, ora ci ritroviamo come compagni di viaggio zecche, cimici ed altri insetti non certo piacevoli.
La pulizia dei vagoni è sempre stata decisamente lontana dal concetto di pulizia delle persone civili, ma ora è diventata una indecenza . Le latrine sono nella maggior parte dei casi inutilizzabili. I vetri, i corridoi sporchi da far paura, e quando ci si siede sulle “poltroncine”, si deve solo sperare che qualcosa non si attacchi a noi. D’inverno i vagoni sono gelati o bollenti, la via di mezzo non esiste. Non parliamo poi della gestione vera del trasporto. I ritardi restano all’ordine del giorno. I guasti del materiale rotabile sono frequenti e l’informazione è in genere assente, ma il costo del biglietto è alto e spesso l’aereo è molto più economico.

Infine il servizio “internet” è inaffidabile: gli orari pubblicati non sono aggiornati, per cui si può arrivare tranquillamente in stazione e trovare il treno già partito, oppure che il treno non c’è, ma non che è stato soppresso per varie cause contingenti, no proprio non è previsto. Se si va a vedere le cause, troviamo che , oltre alla inesistente capacità di questi enti di gestire in modo sano il “servizio”, vi è la carenza di soldi.

Ma allora perché sprecarli in inutili e costosi spot televisivi, depliant allegati ai giornali e pagine di pubblicità? Credono forse che gli italiani siano stupidi?



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