REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno II n° 5 del 16/03/2006 - MISCELLANEA XIV Edizione Giornata Fai Primavera - Sabato 25 e domenica 26 marzo |
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Il palazzo Arezzo di Donnafugata, molto sobrio nel prospetto principale, registra il passaggio a Ragusa tra la cultura tardobarocca e quella neoclassica. Alle linee curve si sostituiscono le linee orizzontali e verticali, alla ricchezza decorativa la semplicità e l’austerità. Ben diversi per ricchezza decorativa sono l’androne, lo scalone d’accesso al primo piano e le sale di rappresentanza organizzate in sequenza lungo la linea del prospetto e decorate con stucchi e dipinti neoclassici. All’interno si conserva la più importante quadreria privata dell’area iblea, con opere del Cinquecento, del Seicento e del Settecento. Il palazzo Arezzo (originariamente Bertini), che si trova di fronte al palazzo Arezzo di Donnafugata si uniforma allo stile neoclassico che avrà una notevole durata lungo l’Ottocento. Nel prospetto principale il portale centrale è definito da due colonne libere corinzie in pietra asfaltica. Dall’atrio si accede ad un bel giardino. Ad un gusto neoclassico si uniformano le stanze del piano nobile. L’uso dominante della pietra asfaltica, caratteristica specifica della città, si manifesta in modo preponderante nel palazzo Arezzo che presenta un prospetto classicheggiante e un atrio con scalone monumentale a più rampe di sapore neoclassico. La presenza di molti palazzi appartenenti alla famiglia Arezzo nei vari rami testimonia un caso alquanto raro in Sicilia della durata di questa famiglia aristocratica nell’arco di più secoli. In un angolo di Piazza Pola si colloca il Palazzo Giampiccolo molto sobrio nei suoi elementi stilistici del primo Ottocento. L’ingresso principale è sottolineato da due colonne libere che si concludono col balcone lineare nelle modanature. Nel suo interno, al piano nobile, un interessante pavimento in pietra asfaltica. Vicino al palazzo Giampiccolo, affianco alla chiesa di Sant’Antonino si trova il palazzo Di Quattro, caratteristico per la lunga e unica balconata che attraversa tutto il prospetto e che costituisce un’ulteriore espressione del neoclassicismo, uno stile che segna in modo consistente lo spazio urbano di Ibla. Apertura: sabato 25 dalle 16.00 alle 19.30, domenica 26 dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30. Per meglio conoscere i palazzi e per altre informazioni si consigli il sito http://www.ibla.it/
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