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 Anno II n° 5 del 16/03/2006    -   MISCELLANEA


XIV Edizione Giornata Fai Primavera - Sabato 25 e domenica 26 marzo
Il Fai propone: Ragusa Ibla – Gli androni di Ibla
Una vista interessante in una delle realtà piu importanti del barocco siciliano







Per la XIV Giornata di Primavera la delegazione di Ragusa propone la visita degli androni dei più importanti palazzi di Ragusa Ibla che storicamente si collocano tra Settecento e Ottocento.



Il più antico palazzo è quello della famiglia Battaglia-Giampiccolo, l’unico che si può attribuire, per quanto riguarda il prospetto principale, a Rosario Gagliardi.

Il progetto si Palazzo Giampiccolo Battagliacolloca negli ultimi anni del secondo decennio del Settecento, con stilemi in parte ancora riferibili al manierismo italiano ed in parte tardobarocchi. Il lato orientale è una integrazione del secondo Settecento, altrettanto interessante nei suoi caratteri stilistici rococò, come ha sottolineato Antony Blunt nel suo fondamentale volume sul barocco siciliano. Nel cortile a cui si accede dall’androne vengono ripresi i motivi decorativi rococò.

Riferibile al secondo Settecento è il palazzo La Rocca caratteristico per la serie di mensole antropomorfe e teriomorfe dei sui balconi. L’androne e la scalinata d’accesso al primo piano, tutto in pietra asfaltica, è un esempio significativo della sobria eleganza del gusto dei committenti. Alcune sale del piano nobile sono state decorate nell’Ottocento secondo un gusto neoclassico.



Il palazzo Monisteri è il risultato di più tempi tra Settecento e Ottocento. L’androne si caratterizza per due rampe curvilinee, sulla scia delle rampe tardobarocche delle ville palermitane.

Palazzo Monisteri Palazzo Arezzo di Donnafugata


Il palazzo Arezzo di Donnafugata, molto sobrio nel prospetto principale, registra il passaggio a Ragusa tra la cultura tardobarocca e quella neoclassica. Alle linee curve si sostituiscono le linee orizzontali e verticali, alla ricchezza decorativa la semplicità e l’austerità. Ben diversi per ricchezza decorativa sono l’androne, lo scalone d’accesso al primo piano e le sale di rappresentanza organizzate in sequenza lungo la linea del prospetto e decorate con stucchi e dipinti neoclassici. All’interno si conserva la più importante quadreria privata dell’area iblea, con opere del Cinquecento, del Seicento e del Settecento.
Palazzo Arezzo Bertini
Il palazzo Arezzo (originariamente Bertini), che si trova di fronte al palazzo Arezzo di Donnafugata si uniforma allo stile neoclassico che avrà una notevole durata lungo l’Ottocento. Nel prospetto principale il portale centrale è definito da due colonne libere corinzie in pietra asfaltica. Dall’atrio si accede ad un bel giardino. Ad un gusto neoclassico si uniformano le stanze del piano nobile.

L’uso dominante della pietra asfaltica, caratteristica specifica della città, si manifesta in modo preponderante nel palazzo Arezzo che presenta un prospetto classicheggiante e un atrio con scalone monumentale a più rampe di sapore neoclassico. La presenza di molti palazzi appartenenti alla famiglia Arezzo nei vari rami testimonia un caso alquanto raro in Sicilia della durata di questa famiglia aristocratica nell’arco di più secoli. In un angolo di Piazza Pola si colloca il Palazzo Giampiccolo molto sobrio nei suoi elementi stilistici del primo Ottocento. L’ingresso principale è sottolineato da due colonne libere che si concludono col balcone lineare nelle modanature. Nel suo interno, al piano nobile, un interessante pavimento in pietra asfaltica.

Vicino al palazzo Giampiccolo, affianco alla chiesa di Sant’Antonino si trova il palazzo Di Quattro, caratteristico per la lunga e unica balconata che attraversa tutto il prospetto e che costituisce un’ulteriore espressione del neoclassicismo, uno stile che segna in modo consistente lo spazio urbano di Ibla.

Apertura: sabato 25 dalle 16.00 alle 19.30, domenica 26 dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30.
Per meglio conoscere i palazzi e per altre informazioni si consigli il sito
http://www.ibla.it/



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