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Cricio è vivo: gli amori impossibili

Dimenticare Cristina (o un sacchetto della spesa? Bho!)


Di Cricio

Non c’è certo bisogno di essere vecchi per perdere la testa... ma non per una ragazza... invece proprio il contrario: scordarsi di una ragazza! Eppure mi è successo

Ho circa 17 anni, un pomeriggio di ottobre, con un bel sole che scalda la terra. Decido di andare a prendere Cristina all'uscita dal Liceo "Sarpi". Cristina mi piace, capelli scuri a caschetto semplice con poco trucco e mi piace il suo sorriso e il suo modo di fare sicuro, la sua voce e me la sognavo in ogni momento, ma.... sentite cosa mi è successo.

La giornata è bella e calda, e anche se è autunno invoglia a fare una lunga passeggiata. Da casa mia al Liceo c'è un lungo viale alberato, poi delle stradine per salire in Città Alta. Così mi incammino a piedi e camminando i pensieri incominciarono a correre nel mio cervello, ma in modo inaspettato.

Mentre passo sotto gli alberi con le foglie gialle e rosse incomincio a pensare a un quesito: il pH. Al mattino Roberto ha lanciato una sfida al nostro insegnate di chimica: Quale è il pH di una soluzione di acido cloridrico con la concentrazione molare di 10-14 ? Vi tralascio le spiegazioni, ma applicando le regole che ci avevano insegnato risultava che, invece di essere una soluzione acida così diluita da potersi bere tranquillamente, era una soluzione di soda caustica così basica che se ci metti dentro un dito si scioglie tutto, anche l'osso. Ora percorrevo Le stradine che salgono sulla collina e la mia mente si immergeva sempre più nel problema.

Passo sotto la Porta San Giacomo ed entro in Città Alta: ho chiarito a me stesso che per correggere l'errore della formula che ci avevano insegnato, si doveva tenere conto di qualche cosa che per le soluzioni più concentrate era irrilevante.

Mentre sto percorrendo via San Lorenzino, da cui parte una stradina che arriva al Liceo, mi appare la soluzione: si doveva tenere conto anche della costante di dissociazione! Si ma come? Avevo trovato la via, ora era il momento di trasformare l’idea in una formula matematica.

Senza accorgermi mi lascio alle spalle il Liceo, salgo altre stradine; al tramonto mi ritrovo San Vigilio, la collina che sovrasta Bergamo, con la soluzione in mano, ma Cristina, ormai era già arrivata a casa.

Anche oggi mi è successo qualcosa di simile, ma un qualcosa di meno romantico. Sono uscito a fare quattro passi, e sono andato al supermercato a comprare qualche cosa.
Faccio la mia spesa e vado alla cassa.
Tutto bene, al momento di pagare, la cassiera sta chiacchierando con una collega, in tanto che attendo incomincio a pensare al Blog. Quando si rivolge a me, in modo automatico le do la carta di credito; lei la fa passare nel lettore, batte i tasti; firmo lo scontrino ed in tanto penso al Blog; poi prendo il carrello e vado.
Percorro la galleria del centro commerciale, ma ad un certo punto l'occhio segnala qualche cosa di anomalo! Il sacchetto non è nel carrello: l'ho dimenticato alla cassa! Tutto bene il sacchetto l'ho recuperato, Cristina no!


Argomenti:   #adolescenza ,        #amore ,        #racconto ,        #scienza



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