REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8
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 Anno II n° 11 del 08/06/2006    -   PRIMA PAGINA


Lo dice la Cassazione
Buffone: finalmente si può dire!

Di Cricio


Lo sanno tutti, lo si diceva a bassa voce: i politici sono dei buffoni! Ma gridarlo in faccia, no non si poteva. È un reato ... di lesa maestà!

Poi un giorno in tribunale uno sconosciuto lo gridò! Ed ecco che veloci i gendarmi fecero il loro dovere, come con pinocchio, e così inizio un lungo processo... primo grado, appello, cassazione ed in fine fu la luce! La Cassazione decide: dire al presidente del Consiglio «fatti processare, buffone! Rispetta la legge, rispetta la democrazia o farai la fine di Ceaucescu e di don Rodrigo» non è un insulto ma, anzi, ha una "utilità sociale" per il suo carattere di "critica politica" rivolta nei confronti di un uomo pubblico.

I giudici sono saggi. Già, infatti così potremo esprimerci sui risultati di 5 anni di gestione della finanza fatta dall’illuminato Tremonti, sull’ottima idea di ficcarci nell’avventura dell’Iraq, su gli sprechi inutili fatti per il Ponte di Messina invece di fare in quella bella terra acquedotti, ferrovie funzionati e, magari, finire la Salerno-Reggo Calbria. Ma potremo anche dare il nostro parere su chi di centro sinistra si fa eleggere Presidente di Commissione dai suoi ex amici di centro destra.

Ecco, abbiamo finalmente la libertà di esprimere il nostro dissenso, il nostro sconforto ed il nostro sdegno per tutte le stupidaggini che ci raccontano tutti i politici, dall’estrema destra all’estrema sinistra, passando per un centro improbabile. Abbiamo una sola parola ammessa: “buffone”, e dobbiamo usarla con cautela, facendola seguire, come ci spiega la cassazione, da espressioni che suonino "come forte riprovazione della condotta tenuta ... come "homo publicus".

Ma Ghidini, legale di Berlusconi, si dichiara «Allibito» ed esprime la sua opinione da cittadino: «La sentenza non è preoccupante per Silvio Berlusconi, ma per qualsiasi cittadino che potrà essere offeso tutte le volte che qualcuno riterrà di poterlo fare per il ruolo che ricopre».

Si vede che ha ben valutato la situazione ...



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