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 Anno II n° 16 del 21/09/2006    -   TERZA PAGINA


Frammenti di storia dell’antico Egitto
La lingua e la scrittura

Di Nicoletta Consumi


La scrittura egiziana nacque presumibilmente nella regione del Delta del Nilo, in un’epoca all’incirca contemporanea a quella in cui si affermò la scrittura cuneiforme in Mesopotamia.

I primi esempi di scrittura geroglifica risalgono al 3000 a.C. circa, nel periodo anteriore all’unificazione del Paese sotto un unico sovrano, mentre gli ultimi appartengono al III secolo quando progressivamente la scrittura geroglifica fu sostituita da quella copta, il cui alfabeto era derivato da quello greco. Il linguaggio parlato e quello letterario erano nell'Antico Egitto notevolmente diversi. La maggior parte delle iscrizioni su tombe, templi, colonne e statue era scritta in stile arcaico, mentre al linguaggio parlato si avvicinavano solo alcuni documenti, come registrazioni di transazioni e lettere. Sulla base della lingua letteraria prevalente, la lingua egiziana è stata suddivisa in cinque periodi.

L'Antico Egiziano (da prima del 3000 al 2200 a.C. circa) è la lingua scritta del Periodo Predinastico e dell'Antico Regno (I-VI dinastia).
Il Medio Egiziano (dal 2200 al 1600 a.C.) è la lingua letteraria classica, che si ritiene rispecchi la lingua parlata intorno al 2200 a.C.: il suo periodo di massimo splendore coincise con il Medio Regno e i periodi di transizione che lo precedettero e seguirono (VII-XVII dinastia); inoltre, essa continuò a esistere come lingua letteraria (come avvenne molto più tardi per il latino in Europa) fino verso il 500 a.C..

Intorno al 1380 a.C., all'inizio del Nuovo Regno (XVIII-XXVI dinastia), il Faraone Akhenaton oltre alle innovazioni religiose introdusse il tardo egiziano (dal 1550 al 700 a.C. circa) come nuovo modello per la lingua letteraria. Probabilmente basato sulla lingua parlata intorno al 1550 a.C., esso mostra notevoli cambiamenti grammaticali e fonetici rispetto alla lingua precedente.
Poco prima che il Nuovo Regno cedesse alla dominazione persiana, l'egiziano demotico, cioè "popolare" (dal 700 a.C. al 400 d.C. circa), divenne la lingua letteraria di uso, e così rimase attraverso la dominazione persiana, greca e romana.

Questa lingua letteraria aveva una particolare forma di scrittura, detta anch'essa demotica, e sembra rappresentare la lingua parlata intorno al 700 a.C. Per quanto riguarda la scrittura, gli Egizi svilupparono tre forme di scrittura: i geroglifici (usati per le iscrizioni formali) e due derivazioni corsive, la scrittura ieratica (fino al 650 a.C. circa) e quella demotica (dal 650 a.C. al 450 d.C. circa). In tutti e tre i sistemi, i segni potevano rappresentare ideogrammi, sillabe (solo consonanti), lettere singole, e determinativi (ausili interpretativi per segni dotati di più di un significato).
La scrittura non rappresentava le vocali, e pertanto (tranne che per il copto) gli studiosi possono ricostruire l'evoluzione fonetica della lingua solo attraverso le consonanti.



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