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 Anno III n° 3 MARZO 2007    -   TERZA PAGINA


Mostra a Milano
Street art, sweet art - Dalla cultura hip hop alla generazione “pop up” (per non parlar del Leonka)
Dal 7 marzo all’ 8 aprile 2007 al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano



IVAN -Noi che si rema contro la notte - Milano,2003
Street Art, oggi la chiamiamo così. Per anni è stata considerata un prodotto della sottocultura di massa, sicuramente in molti casi a ragione, ma non si può negare ad essa di rappresentare la vita delle nostre città, nel bene e nel male.

Come in tutte le espressioni popolari, vi sono molte cose non belle, vi è un problema dell’integrità di facciate di palazzi e monumenti, ma non possiamo negare che graffitismo e writing siano una nostra espressione.

Spesso camminando per le strade inorridiamo di fronte a scritte insignificanti che deturpano gli edifici, ma a volte possiamo trovare belle e interessanti le immagini che ci vengono proposte e che rendono interessanti luoghi orribili delle nostre periferie.

Mr.WanyUes London bus, 2006  Londra spray su Bus
È così che la Street Art, intesa nel suo senso più allargato, è arrivata a irrompere con forza sulla scena artistica “ufficiale”. Vittorio Sgarbi, nella sua veste di Assessore alla Cultura del Comune di Milano e con la carica provocatoria che lo contraddistingue, ha dato credibilità estetica ai graffiti del Leoncavallo, ma anche le molte personalità di artisti che, in Europa come negli Stati Uniti (da Bansky a Obey), hanno portato una ventata di irriverente freschezza, fatta di irruenza visiva nel panorama artistico contemporaneo e legata alla loro “naturale” tendenza alla critica sociale.

Anche in Italia emerge una nuova generazione di artisti: una generazione che non viene dalle accademie, non ha frequentato le scuole d’arte, a volte non guarda neppure al mondo dell’arte come a un possibile sbocco professionale.

Oggi al PAC vengono presentati una trentina dei talenti più interessanti della street art italiana, in una mostra che sarà insieme un punto d’arrivo e un punto di partenza per molti di loro. Sospesi tra la necessità di adeguare i loro lavori agli spazi puliti e formalmente asettici del museo e la freschezza di opere concepite, sempre e comunque, per la strada, questi artisti mostreranno, in ogni caso, l’altra faccia dell’arte degli anni a venire: un’arte che si nutre di un’estetica diffusa che ha le sue radici nel writing storico e nell’estetica della bomboletta spray, ma che si nutre anche di idee nuove e di nuove forme di comunicazione diffusa, delle tecniche di “guerrilla marketing” come dei linguaggi e delle tecniche più nuove, dagli stikers agli stencil alle tante forme di “disordinazione urbana” presenti ormai ovunque nelle città di oggi.

Microbo Senza titolo, 2006
realizzato per More project (Fiera del gioiello),
Milano Acrilici su tela 18 x 3 m
Tra questi artisti, alcuni provengono dalla primissima generazione di writers italiani, come lo stesso Atomo, Airone, KyOne, Rendo, per continuare con Dado, Joys, Wany, Phobia, Marco Teatro; altri fanno parte della nuova ondata di street artists, come Pao (l’artista dei “panettoni-pinguino”), Pus, Sonda, Bros, Nais, Ivan il “poeta di strada”, Blu, Microbo, Bo 130, Tv Boy, solo per citarne alcuni. Altri, infine, come Ozmo e Abbominevole, sono artisti che sono già entrati a pieno titolo nel sistema dell’arte “ufficiale”, pur continuando a lavorare attivamente anche in strada.

Una sezione a parte della mostra sarà dedicata a un giocoso Bazaar Sweet Art, e riunirà oggetti, gadget, accessori, capi d’abbigliamento “griffati” e creati dagli artisti un po’ in tutto il mondo, a testimoniare l’incessante ricerca di nuove forme di comunicazione diffusa dell’arte contemporanea, fuori dagli schemi tradizionali del circuito ristretto gallerie-musei-riviste d’arte.

Come di consueto, grazie al contributo di Gruppo COOP Lombardia, la mostra sarà accompagnata da un programma di attività didattiche per ragazzi, visite guidate per scolaresche, singoli visitatori e gruppi. La mostra è realizzata con il sostegno di TOD’S.


STREET ART, SWEET ART
Dalla cultura hip hop alla generazione “pop up” (per non parlar del Leonka)


a cura di: Alessandro Riva
coordinamento di: Davide “Atomo” Tinelli
apertura al pubblico: 7 marzo – 8 aprile 2007
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Via Palestro 14 – Milano
Orari
: 9.30 – 19.00 tutti i giorni. Giovedì fino alle 21.00 . Chiuso il lunedì.
Ingresso GRATUITO
informazioni: tel 02 76009085 – fax 02 783330 -
www.comune.milano.it/pac

Milano 26/ 02/2007
La direzione del PAC comunica che l’ingesso alla mostra è gratuito



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