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 Anno IV n° 3 MARZO 2008    -   TERZA PAGINA



Narrativa sugli adolescenti e per gli adolescenti? Si può

Di Anna Cosseddu



Tornare adolescenti? Sia mai! Certo, oberati da impegni come siamo, inseguiti dalle bollette e le scadenze, preoccupati soprattutto dalle nostre difficoltà finanziarie, ci guardiamo indietro e pensiamo “che bei tempi quelli della scuola...”. Ma ne siamo proprio sicuri? Ripensandoci con obbiettività, ci ricordiamo veramente cosa significava essere adolescenti? Trasformazioni, mille dubbi, angosce terribili e insopportabili felicità, rapporti complessi e tutti da imparare a conoscere... eh si, in realtà non è stata quasi mai un’isola felice... anzi, forse è stata proprio l’età più difficile della nostra vita!

Allora proviamo a metterci con un po' più di attenzione nei panni dei nostri figli, figliocci, nipoti. Vorremmo che qualcuno ci aiutasse ad aiutarli, certo, ma non sempre è facile capire a chi rivolgersi. Per l'editoria gli adolescenti infatti sono un mercato “debole”, comprano pochi libri, ne ricevono pochi in regalo, e quindi dedicare a loro delle pubblicazioni è un rischio alto e spesso poco remunerativo. Per questo spesso i libri che passano per le mani dei ragazzi sono poco adatti e non adeguatamente utili.

Da pochi mesi però, andando fortemente controcorrente, le Paoline Editoriali Libri hanno affidato all'autrice romana Daniela Palumbo la direzione di una collana specificamente dedicata ai ragazzi, la collana Strettamente personale.

Iniziamo dal nome: Strettamente Personale. Ovvero, assolutamente segreto, confidenziale, intimo. Tutti ci ricordiamo come quando eravamo adolescenti gli adulti ci sembravano lontani, al di fuori dei nostri problemi, incapaci di capirci, ma allo stesso tempo “oggetti” da osservare molto attentamente. I nostri primi referenti, custodi di segreti ed emozioni non erano quasi mai i genitori, ma gli amici, e il diario... Ecco allora che i racconti di questa collana sono sono scritti in forma di diario. Gli adolescenti protagonisti delle storie si raccontano in prima persona, dando così vita ad un dialogo aperto, franco, assolutamente personale e privo di barriere.

Le storie raccontate poi non sono storie estreme, ma quotidiane. Questo non significa che si parli di storie superficiali, sappiamo tutti come ogni momento nell'adolescenza può assumere a volte toni drammatici, altre volte leggeri. Nel quotidiano si raccontano storie importanti, fondanti, come i rapporti con gli amici, il rapporto col proprio corpo che si trasforma, le difficoltà nella comunicazione con gli adulti, la droga, l'alcolismo, l'autolesionismo...

Un'altra particolarità di questa collana è il contatto diretto con la realtà e con il tessuto sociale relativo al tema di cui si parla nel racconto. La parte finale di ogni libro è infatti redatta in collaborazione con l’associazionismo più vicino agli adolescenti e apre una finestra sul mondo reale, mettendo a disposizione dei giovanissimi informazioni preziose, utili per mettere a fuoco la problematica che il protagonista si ritrova a vivere (e nella quale il lettore può rispecchiarsi) così da trovare validi interlocutori, professionisti in grado di rispondere alle domande che i diversi temi possono suscitare. Attraverso un blog inoltre i giovani lettori possono contattare direttamente gli autori dei libri, approfondire gli argomenti, chiedere ulteriori suggerimenti.

La collana risulta quindi essere finalmente un bel regalo per nostri ragazzi, che, completando una collezione di libri finalmente non collezioneranno solo svago e superficialità. Allo svago si aggiunge infatti un ingrediente fondamentale: una mano tesa alla quale aggrapparsi per ricevere il sostegno di cui hanno bisogno.



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