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 Anno IV n° 6 GIUGNO 2008    -   MISCELLANEA


Viaggiare in bicicletta
Tra Crema e Lodi: Abbadia Cerreto

Di Daniela Radici



Solcata da una ragnatela di corsi d'acqua e filari di pioppi, la campagna tra Crema e Lodi è un verde tavolo da biliardo ideale da girare in bicicletta.

La cosiddetta 'viabilità minore' (e cioè strade asfaltate ma con scarso traffico motorizzato oppure carrarecce sterrate e sentieri) consente di pedalare tranquillamente in questo angolo di Lombardia, dove le attività agricole rivestono ancora un grande ruolo.
La campagna è intensamente coltivata (soprattutto a foraggi) e segnata da alberature a pioppeti e salici, che denotano la ricchezza dei corsi d’acqua. In prossimità del fiume Adda si sono conservati magnifici boschi ripariali e ampie paludi, habitat naturale di molte specie di animali.
Sono le cosiddette "morte" o lanche, specchi di acqua ferma, nati dalle divagazioni compiute dal fiume nei suoi meandri, con il tipico ambiente umido.

La zona si può raggiungere facilmente in auto o con la combinazione treno+bici.
L'ora giusta è al mattino. Quando si dissolve la nebbiolina che spesso vela il paesaggio, si può cominciare a percorrere in lungo e in largo l'ubertosa campagna tra Crema e Lodi, compresa nei due Parchi naturali regionali del Serio e dell'Adda sud.

Da Porta Serio si entra nel centro storico di Crema, che conserva l’impianto medievale, racchiuso nelle poderose mura venete del 1488. Le strette viuzze convergono verso la piazza principale, delimitata da bei palazzi cinquecenteschi a portici che circondano su tre lati il Duomo. Quest'ultimo, grande costruzione di stile gotico lombardo, ha la facciata a tre alte arcate, ornata da un magnifico rosone bianco sul rosso dei mattoni e da bifore “a vento” che mostrano il cielo sopra il tetto delle navate laterali.
Passando sotto l’arco del Torrazzo si imbocca la pedonale via XX Settembre e si esce dalla città verso sud lungo via Capergnanica, superando su un sovrappasso la strada statale per Milano.
Attraversato con attenzione un incrocio pericoloso, si raggiunge Casaletto Ceredano e sempre pedalando senza fretta nel verde su tranquille stradette asfaltate dopo circa 15 km si avvistano tra gli alberi due rosse torri, una piuttosto tozza di aspetto rustico e l’altra più snella e svettante: siamo ad Abbadia Cerreto, minuscolo centro sorto attorno ad un’abbazia cistercense nel lembo di territorio lodigiano alla sinistra dell’Adda, al margine del Parco Adda sud.
Del complesso monastico rimane la notevole chiesa di San Pietro, realizzata nel 1160-70, che fonde elementi del romanico lombardo con altri tipici del gotico cistercense francese. La facciata a capanna è preceduta da un ampio portico.

L’interno (grandioso, a tre navate) colpisce per il netto contrasto cromatico tra il bianco dell’intonaco e i rossi profili in cotto degli archi e delle volte a crociera. Nel transetto sinistro si ammira una splendida Madonna con bambino e Santi del pittore lodigiano Calisto Piazza (1500-1562).

Per raggiungere Abbadia Cerreto si può anche partire da Lodi, da cui la nostra meta dista 11 chilometri: si pedala per via Borgo Adda, si attraversa il ponte sul fiume e s'imbocca via Contarico che fiancheggia un mulino e incrocia la statale 235 per Crema in località Fontana. Si prende subito a destra lo sterrato per Cadilana e quindi la strada asfaltata per Corte Palasio, dove tra gli edifici rurali spicca la Villa Trivulzio-Galliera, che fu sede della prima scuola agraria italiana.
Ancora un paio di chilometri ed ecco profilarsi la rossa mole dell'abbazia.



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