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 Anno IV n° 7 LUGLIO 2008    -   LENTE DI INGRADIMENTO



L’isolamento termico
Come e cosa fare? Quali gli interventi facili e poco costosi e quali quelli più impegnativi?
Di A.LR.



Abbiamo detto che isolare termicamente la casa è fondamentale per risparmiare sulle bollette, come fare?

Possiamo dividere gli interventi in alcuni semplici da effettuare, fattibili anche senza ricorrere ai tecnici e quelli che invece richiedono un impegno progettuale, l’esecuzione fatta da personale esperto e ovviamente costi significativi. Prima di addentrarci in questo mondo però è opportuno ricordare che l’isolamento termico è importante, sia per l’inverno, sia per l’estate: una casa ben isolata è calda d’inverno e fresca d’estate.

Tutte le case oggi sono calde d’inverno, perché c’è il riscaldamento che scalda la casa, se poi consuma tanto o poco è un altro problema, ma d’estate lo possiamo verificare. Nelle giornate calde e soleggiate, una casa con isolamento efficiente resta fresca. Ricordate le case antiche con i muri spessi di pietra?

Nel 2003, quando c’è stata una estate caldissima, molti sono corsi a comprare i condizionatori senza chiedersi contemporaneamente, se forse non era il caso di migliorare l’isolamento della casa. Così, il riscaldamento in inverno e il condizionatore d’estate, asciugano il portafoglio di questi improvvidi, ma si può sempre intervenire e tagliare drasticamente questi costi.

Quali sono gli interventi “facili”?

Vi siete mai seduti su una sedia sentendo sulla pelle il freddo di uno spiffero? La temperatura dell’ambiente può essere giusta, ma voi sentite freddo. Il primo intervento facile è “eliminare gli spifferi”. Oggi tutte le finestre e le porte finestre hanno delle guarnizioni per rendere la chiusura più efficiente, ma non sempre sono sufficienti, a volte sono montate male e ricordiamoci poi che “invecchiano” e periodicamente vanno sostituite. In vendita ci sono molti tipi di guarnizioni autoadesive da utilizzare per fessure piccole medie o grandi. La loro applicazione è facile e richiede solo un poco di attenzione.

Un altro punto da cui possono partire gli spifferi sono i cassonetti delle tapparelle; non solo, questi in genere sono molto sottili e quindi trasmettono il calore, mangiando il caldo d’inverno e il fresco d’estate. Anche in questo caso si può procedere a isolare meglio questi manufatti. Poi ricordiamo che gli infissi sono “appoggiati” nel vano e non sono legati al muro da malte; è quindi possibile che attraverso lo spazio tra il muro e l’infisso entrino spifferi d’aria. In questo caso l’intervento per ovviare è ancora semplice, ma richiede una manualità maggiore per togliere i copri-stipite, sigillare i punti di passaggio e rimetterli al loro posto senza fare danni.

D’estate poi, quando le finestre sono battute dal sole, è opportuno evitare che il sole entri nelle stanze (n.d.r. tenete chiuse le finestre quando c’è il sole e nelle ore più calde), per questo si possono mettere delle tende all’esterno (all’interno non servirebbero a nulla) oppure abbassare le tapparelle. Vi sono anche delle pellicole foto sensibili, che diventano scure se la luce è intensa, ma sono abbastanza costose.

Per chi può, si possono utilizzare dei “frangisole”. Ideali sono quelli fatti con il verde delle piante, i motivi per preferirli sono molti: sono poco costosi, ecologici, in genere perdono le foglie d’inverno e lasciano passare luce e calore quando occorre e, a differenza delle tende, lasciano passare l’aria e così evitano il surriscaldamento dello spazio sotto la tenda. Solo pochi difetti: la fatica di raccogliere le foglie in autunno, potarle e, se si vogliono evitare insetti, fare piccoli trattamenti con insetticidi come il piretro che non è pericoloso per noi. Ma in compenso di queste attenzioni, magari, vi regalano anche meravigliose fioriture di cui potrete andare fieri.

E i doppi vetri?

Oggi le case costruite sono fornite con infissi con i doppi vetri, ma è facile trovare case costruite prima degli anni ’80 che non hanno doppi vetri o che li hanno con una capacità isolante insufficiente. È possibile effettuare delle operazioni sull’infisso esistente per montare il doppio vetro, ma in genere è consigliabile cambiare completamente l’infisso. Ne esistono di ottimi sia in legno, sia in alluminio. Questa è un operazione già abbastanza impegnativa che necessita di personale esperto; il costo però è abbordabile e va dai 200-300€ per finestre economiche, ma di qualità sufficiente, a importi anche tripli per qualità elevate. Il costo poi dipende ovviamente anche dalla dimensioni dell’infisso.

Ma quali sono gli interventi costosi?

Il lavori più costosi sono quelli che riguardano le parti in muratura, essenzialmente perché sono interventi di notevole dimensione e perché, in certi casi, pretendono una progettazione, personale specializzato e impalcature che possono incidere anche per il 50% del costo totale.

Quello che non necessita di impalcature, e quindi risulta meno costoso, è l’applicazione di uno strato isolante all’interno delle stanze (2 in figura “I vari tipi di isolamento delle pareti perimetrali”), una specie di controparete facile da realizzare, ma che riduce la dimensione della stanza di 6-10 cm per ogni parete isolata. Può essere fatto anche da “soli” ricordando però che si dovrà intervenire sulle prese dell’impianto elettrico esistente e in alcuni casi intervenire anche sulla posizione dei radiatori dell’impianto di riscaldamento.

Anche l’isolamento dei sotto tetti non necessita di impalcature e, se il sottotetto è praticabile, è un intervento realizzabile “in proprio”. Questo è sempre un intervento molto utile e, rispetto ai benefici, poco costoso, ma risulta estremamente utile nei condomini dove gli appartamenti dell’ultimo piano sono più freddi. Se si è in presenza di un riscaldamento centralizzato, questo implica il mantenimento dell’acqua che circola nei radiatori ad una temperatura più alta del necessario per tutti gli altri appartamenti, con un evidente grande spreco. Il risparmio così ottenuto può ripagare l’intervento in pochissimo tempo.

Il riempimento delle intercapedini (3 in figura “I vari tipi di isolamento delle pareti perimetrali”) è ancora un intervento che si raccomanda ove le intercapedini esistono. Non è eccessivamente costoso, se lo si fa dall’interno dell’appartamento, ma di sicuro effetto positivo. Questo però deve essere fatto da imprese specializzate.

Il riempimento avviene iniettando l’isolante prescelto attraverso dei fori nelle pareti eseguiti ad hoc. Se viene fatto così non è molto costoso, ma crea disagi se l’appartamento è abitato.

Il riempimento delle intercapedini si può anche effettuare, con lo stesso metodo, dall’esterno, ma a questa via è ragionevole ricorrere solo nel caso in cui si facciano altri interveti sulla facciata. In questo caso infatti è necessaria una impalcatura, che, come abbiamo già detto, è molto costosa.

L’intervento più costoso è quello esterno (1 in figura “I vari tipi di isolamento delle pareti perimetrali”). In questo caso bisogna applicare un rivestimento "a cappotto", che è un intervento strutturale importante, per cui è necessario il permesso di tutto il condominio. Non sempre lo si può eseguire per vincoli architettonici o problemi tecnici (per esempio, nelle case d'epoca o in condomini che hanno rivestimenti esterni particolari).

Il cappotto termico è costituito da pannelli isolanti, in genere lastre di polistirolo espanso o di poliuretano di 6-10 cm che vengono fissate alla parete, vengono ricoperte poi da un intonaco e in fine si procede alla applicazione di una nuova finitura della facciata. Questo intervento va svolto da imprese competenti ed è opportuno un progetto. Tutti gli interventi di isolamento sono validi, ma questo è importante in particolare dove nella muratura esistano “ponti termici”, che difficilmente possono essere risolti dagli interventi precedenti. In questo caso è comunque utile, quando possibile, procedere anche al riempimento delle intercapedini.

Ricordiamo che un buon isolamento termico, non solo riduce i costi, ma migliora anche la vivibilità dei locali e ne riduce la sonorità. Per avere migliori effetti sonori è necessario scegliere supporti adeguati, il polistirolo, che è il più economico, non ha potere di isolamento acustico.

Atri interventi sono possibili in casi specifici. Consigliamo di approfondire l’argomento consultando questa pubblicazione: Enea RISPARMIO ENERGETICO NELLA CASA



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