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 Anno V n° 4 APRILE 2009    -   TERZA PAGINA



La torta della verità

Di Rosa Tiziana Bruno



Abituati a dare risposte gli adulti si interrogano poco.
Scienziati, gran dottori e pensatori offrono spiegazioni e soluzioni.
Forse c’è bisogno di fiabe per capire il senso delle cose.
Una fiaba non spiega e non risolve ma genera domande e dubbi.
Apre dialoghi e chiude silenzi.


Quand’è che un bambino racconta troppe bugie?
E perché? Di cosa ha paura?
Quali sogni si nascondono nelle sue bugie?
E gli adulti di cosa hanno paura?

Pinocchio ha ancora molto da insegnare a grandi e piccoli.

La famiglia Saporito era davvero molto speciale. Il papà si faceva apprezzare da tutti per la puntualità e la grande onestà con cui si impegnava nel lavoro. La mamma si distingueva per la sua bellezza ed eleganza.

Nessuno li aveva mai sentiti urlare o litigare, quando passeggiavano per le strade della città era un piacere vederli assieme. La gente avrebbe potuto considerarli una famiglia modello, se non fosse stato per il loro figliolo Gigio. I signori Saporito, infatti, avevano un bambino assai particolare. Fin dal giorno in cui aveva imparato a parlare, dalla sua bocca non uscivano altro che bugie.

Tutti i bambini, si sa, raccontano frottole; anzi, spesso lo fanno anche i grandi. Ma Gigio passava ogni limite! Le sparava davvero troppo grosse e, soprattutto, a furia di insistere ormai non era più capace di smettere.
I genitori le avevano provate tutte per togliere al piccolo quel brutto vizio, ma niente! Nonostante rimproveri e punizioni il piccolo continuava.

A causa di questa sua abitudine in poco tempo il bimbo era diventato famoso in tutto il quartiere e la voce cominciava a spargersi per l’intera città. Qualcuno asseriva che perfino nella cittadina confinante si parlava ormai di Gigio e delle sue bugie.

Disperato, papà Saporito decise di consultare un medico. Aveva sentito parlare molto bene di un certo dottor Sommolto che pare sapesse più cose di un’enciclopedia. Del resto, aveva studiato presso la famosa Università “La Scienza infusa”. Dunque chi meglio di lui poteva risolvere il problema?

Bastarono solo tre ore in sala d’attesa e la famiglia Saporito riuscì a far accomodare il piccolo contafrottole sul lettino del famoso dottore.
Con aria sicura, lo scienziato tastò Gigio dappertutto, quindi gli guardò la lingua e rapidamente si pronunciò: “Mi sembra un caso semplice. Dategli una pillola blu contro le bugie grandi ed una gialla contro quelle piccole. Vedrete che guarirà!

Invece passarono le settimane e, nonostante la cura, le bugie non accennavano a scomparire. Anzi crescevano addirittura! Gigio le raccontava sempre più grosse ed articolate.

Il papà decise allora di consultare un altro esperto, più famoso del precedente. La vicina di casa, infatti, gli aveva parlato molto bene di un certo dottor Sottanto. Costui pare che avesse scritto oltre cento libri e cinquanta trattati. Di sicuro avrebbe risolto il problema.

Il dottor Sottanto osservò, anche lui con aria sicura, il piccolo paziente e infine esclamò: “Mi sembra un caso semplice. Dategli uno sciroppo arancione per le bugie piccole e uno sciroppo verde contro quelle grandi. Vedrete che guarirà!

Gigio protestò un po’, perché quegli intrugli avevano un sapore davvero orribile, ma alla fine si tappò il naso e ingoiò.Eppure, dopo tre settimane di quella cura, ancora nessun miglioramento. Le medicine non riuscivano ad risolvere il problema.

A quel punto la signora Saporito, tenace e caparbia come solo le donne sanno essere, volle fare un ultimo tentativo.Un giovedì di marzo, al mattino presto, uscì di casa con un’idea precisa in testa. Invece di andare in farmacia, svoltò l’angolo e si infilò nella salumeria del signor Antonio. Comprò farina, uova, lievito, zucchero e cioccolato, panna e ciliege candite.

Con la borsa piena di quelle bontà rientrò a casa di corsa. Indossò il grembiule da cucina e iniziò a preparare una torta.
Ci mise tanto di quell’impegno che il risultato fu superbo!
Un profumo invitante si diffuse per tutta la casa. L’odore di cioccolato era entrato pure nelle mura, talmente era intenso. Decorò il dolce con tale fantasia e semplicità che alla fine ne venne fuori un’opera d’arte, che posò al centro del tavolo, in bella vista.
Le ciliege rosse e candite se ne stavano sdraiate su un soffice materasso di pan di Spagna. Mille nuvolette di panna decoravano leggere il bordo, solleticate da pezzetti di cioccolata sparsi qua e là. Un vero spettacolo!

Al ritorno da scuola Gigio fu entusiasta di quella sorpresa e si tuffò sul dolce con gran desiderio. Del resto chi resisterebbe mai davanti a tanta dolcezza?
Il piccolo sentiva il sapore della panna mescolarsi, sotto al suo palato, con quello della crema al cioccolato e delle nocciole.
Non c’era modo di sottrarsi a quella tentazione: bisognava solo arrendersi e mangiarla tutta. Infatti Gigio non risparmiò neanche una briciola e, tra un boccone e l’altro, lanciò occhiate di gratitudine alla sua dolcissima mamma.

Poi cosa successe?
Forse non ci crederete, ma dopo quella mangiata straordinaria, quando ebbe smesso di leccarsi le dita, Gigio guarì di colpo dal suo terribile vizio. Mai più una bugia uscì dalla sua bocca!

Qualche volta, di tanto in tanto, ci riprovava, perché i brutti vizi sono difficili a morire. Ma la mamma gli preparava subito un’altra torta. Bastava solo una fetta e tutto tornava a posto.

Inutile aggiungere che la notizia fece in breve tempo il giro della città. Le vicine di casa corsero dalla signora Saporito supplicandola di preparare una torta per i loro figlioli birichini. Perfino il capo della polizia le chiese qualche fetta per rabbonire i furfanti chiusi in gattabuia.

In pratica il forno di casa Saporito era sempre acceso e ogni giorno la signora impastava torte per tutti quelli che glielo chiedevano. Era una donna davvero generosa e, nel giro di pochi mesi, divenne famosa in tutto il mondo per la sua ricetta.

Da ogni parte arrivarono giornalisti per intervistarla. Anche dai paesi più lontani, quelli al di là del mare e quelli oltre le colline. Fu invitata perfino in televisione, dove il Sindaco la premiò in diretta con una coppa scintillante.

Davanti all’uscio di casa Saporito quasi ogni giorno c’era una lunghissima fila di persone che chiedevano a gran voce di conoscere la ricetta della torta. Tutti volevano sapere il segreto di quel suo dolce speciale:
Qual è l’ingrediente segreto?
Dove possiamo comprarlo?
Ci spieghi tutto per favore!

La mamma di Gigio non era abituata a parlare in pubblico, perciò cercava di entrare in casa e nascondersi. Finché un giorno suo marito le disse: “Devi deciderti a svelare la tua ricetta!
Hai ragione. Troppa gente ne ha bisogno, parlerò oggi stesso.

Così, la timidissima signora Saporito si fece coraggio e si affacciò timidamente all’uscio. Immediatamente un gruppo di reporter si avvicinò per fotografarla. Lei tirò il fiato per l’emozione. Poi cominciò a raccontare per filo e per segno in che modo preparava la sua torta deliziosa, senza dimenticare nessun ingrediente.

Quando ebbe terminato, però, notò che la gente la guardava con aria delusa. Tutti pensavano che in realtà la signora Saporito non volesse svelare il suo segreto. Forse voleva rimanere l’unica a saper preparare la torta della verità.
La sua ricetta, infatti, non aveva nulla di particolare. Era simile a quella di molte altre torte. Nessuno capì che, invece, la mamma di Gigio era stata sincera.

La gente non comprende quasi mai il vero segreto delle cose, perché lo cerca sempre molto lontano. A volte, invece, basta frugarsi dentro, proprio come aveva fatto mamma Saporito.
La dolcezza era il suo semplice segreto, ma per molti le cose semplici sono difficili da comprendere.



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