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Evento collaterale della 53. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia

Glass Stress

Venezia dal 6 giugno al 22 novembre 2009 all’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti - Palazzo Cavalli Franchetti e alla Scuola Grande Confraternita di San Teodoro



L’esposizione presenta le opere di 45 tra i più conosciuti artisti contemporanei che si sono confrontati con l’arte vetraria, da César a Tony Cragg, da Lucio Fontana a Dan Graham, da Orlan a Joseph Kosuth, da Man Ray a Jean Arp, a Louise Bourgeois, ad altri ancora.
La Scuola Grande Confraternita di San Teodoro ospita la suggestiva installazione “Unicorno” di Koen Vanmechelen.

Dal 6 giugno al 22 novembre 2009, due luoghi particolarmente significativi di Venezia quali l’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti - Palazzo Cavalli Franchetti e la Scuola Grande Confraternita di San Teodoro, ospiteranno la mostra GLASS STRESS.

 

Cèsar, Compression, 1991

L’esposizione si presenta come uno dei più originali eventi collaterali della 53. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia.
Adriano Berengo, ideatore ed organizzatore di Glass Stress, con la consulenza di Laura Mattioli Rossi e Rosa Barovier Mentasti, ha visto come il tema della Biennale di quest’anno, ovvero “la costruzione di nuovi mondi”, potesse dare lo spunto per proporre un’iniziativa che fosse un tentativo di immaginazione di un mondo altro, un contesto dove il vetro, grazie all’idea di grandi artisti internazionali, avesse la possibilità di mostrare le sue potenzialità.
All’organizzazione ha collaborato, con Berengo Studio 1989 di Murano-Venezia, il Mjellby Konstmuseum di Halmstad (Svezia).

La Scuola Grande Confraternita di San Teodoro accoglierà la grande installazione “Unicorno” dell’artista belga Koen Vanmechelen, parte del progetto The Cosmopolitan Chicken, che tocca molte tematiche sociali contemporanee come la manipolazione genetica, clonazione, globalizzazione, multirazzialità, società multiculturale, oltre a influenzare il dibattito su queste tematiche da un punto di vista artistico ed umanitario.

 
 

Barbara Bloom, Flaubert Letters II, 1987-2008

La sua presenza nel mondo dell’arte contemporanea è una conquista abbastanza recente, ed essenzialmente dovuta alla sua specificità, fatta di durezza e fragilità, trasparenza e opacità.
Il vetro è un materiale da sempre apprezzato per la sua duttilità, per le caratteristiche fisiche inalterabili e la ricchezza espressiva delle forme ma, nel corso dei secoli, ha dovuto esercitare grandi pressioni e compiere enormi sforzi - quello ‘stress’ di cui si parla nel titolo - per liberarsi dai cliché che lo imprigionavano e relegavano ad ambiti e utilizzi limitati.

 

Jean Arp

La mostra, raccogliendo le esperienze di una serie di artisti contemporanei internazionali, si propone di individuare un percorso di studio e di critica, in grado di fornire l’opportunità di espandere i confini di questo materiale e fare del vetro di Murano un nuovo strumento espressivo. Il fil rouge dell’esposizione è, dunque, il rapporto tra l’artista e il vetro, il confronto con le caratteristiche e i vincoli tecnici imposti dal materiale, il dialogo tra il pensiero dell’ideatore e la mano del maestro.

L’opera è il risultato del connubio tra l’idea dell’artista e il lavoro del maestro vetraio; la sintesi di saperi, conoscenze ed esperienze diverse, attraverso le quali si approda a un nuovo linguaggio espressivo.

Gli artisti presenti in questa esposizione sono entrati in contatto solo sporadicamente con il mondo del vetro ma, unitamente ad esso, utilizzano anche materiali molto diversi. Proprio per questa ragione hanno ottenuto risultati stupefacenti, di grande originalità e innovazione.

Quello che emerge è che l’incontro tra due realtà apparentemente lontane, l’arte contemporanea da un lato, il vetro dall’altra, ha consentito di immaginarne, idearne e costruirne una terza, un nuovo mondo, che ha liberato il vetro dalla sua identificazione in simbolo della tradizione, per donargli invece nuove prospettive e orizzonti.


Glass Stress
Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Palazzo Cavalli Franchetti, Campo Santo Stefano 2945, Venezia
Scuola Grande Confraternita di San Teodoro, San Marco 4810, Venezia
Dal 6 giugno al 22 novembre 2009
Inaugurazione: venerdì 5 giugno 2009, dalle ore 18.00


 

Mona Hatoum, Nature Morte aux grenades

Progetto ideato e organizzato da: Adriano Berengo
con la consulenza di: Laura Mattioli Rossi e Rosa Barovier Mentasti

Artisti: Josef Albers, Arman, Jean Arp, Barbara Bloom, Louise Bourgeois, Sergio Bovenga, Daniel Buren, Lawrence Carroll, César, Soyeon Cho, Tony Cragg, Marie Louise Ekman, Jan Fabre, Lucio Fontana, Francesco Gennari, Dan Graham, Richard Hamilton, Mona Hatoum, Hye Rim Lee, Charlotte Hodes, Mimmo Jodice, Marya Kazoun, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Raimund Kummer, Federica Marangoni, ORLAN, Jean Michel Othoniel, Luca Pancrazzi, Anne Peabody, Giuseppe Penone, Anton Pevsner, Bettina Pousttchi, Robert Rauschenberg, Man Ray, René Rietmeyer, Silvano Rubino, Sandro Sergi, Kiki Smith, Jana Sterbak, Lino Tagliapietra, Koen Vanmechelen, Fred Wilson, Kimiko Yoshida, Chen Zhen.
Orari: 10.00-18.00
Ingresso: 5,00 euro
Catalogo: Edizioni Charta
Informazioni e prenotazioni: tel. 041739453 / 0415276364


Argomenti:   #arte ,        #arte contemporanea ,        #biennale ,        #mostra ,        #velocità ,        #venezia

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