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 Anno V n° 7 LUGLIO 2009    -   FATTI & OPINIONI


Camera dei Deputati Resoconto stenografico Seduta n. 195 di mercoledì 1 luglio 2009
Intervento di Angelo Compagnon UDC
Informativa urgente del Governo sul tragico incidente ferroviario occorso presso la stazione di Viareggio



Signor Presidente, anche da parte del gruppo dell'Unione di Centro manifestiamo il cordoglio nei confronti delle vittime in questo difficile momento e la vicinanza alle famiglie e alle persone ferite che purtroppo sono ancora molte.

Il disagio prevale quando siamo costretti ad intervenire in quest'Aula per disastri come quello che è avvenuto a Viareggio e la preoccupazione sale perché, purtroppo, troppo spesso siamo chiamati ad affrontare i problemi quando i fatti sono già avvenuti senza avere la possibilità di cercare di capire in che modo agire per evitarli, per prevenirli. Pertanto, da parte nostra, in questo intervento non vi è alcuna polemica né rivalsa, ma soltanto una riflessione per cercare veramente di portare un contributo alla discussione e di creare le condizioni affinché si privilegino interventi ed azioni volte a prevenire disastri come questo.

È certo che la prevenzione deve passare attraverso azioni e leggi che hanno sicuramente la priorità su tante altre e questo dovrebbe farci riflettere. Pensiamo all'Europa allargata che in questo momento ha creato le condizioni di una circolazione liberalizzata delle merci pericolose e che sicuramente meritano un'attenzione maggiore sotto il profilo delle iniziative a salvaguardia dell'incolumità dei cittadini. La gestione liberalizzata dei servizi significa, infatti, capire in che modo garantire più sicurezza. Ieri alcuni nostri colleghi sono andati a Viareggio e si sono resi conto di persona dell'accaduto. La concomitanza di soggetti come Trenitalia, Ferrovie dello Stato che insieme ad una società americana gestiscono un trasporto attraverso dei mezzi che sono collaudati alcuni in Germania e uno in Polonia indubbiamente ha creato condizioni più difficili di controllo o forse (ciò sarebbe ancora peggio) non si è stati sufficientemente attenti ad approfondire come coniugare tutte queste situazioni.

Peraltro, devo dire che quello che è accaduto va anche sottolineato per la capacità immediata d'intervento da parte dei soccorsi. Anch'io mi unisco all'apprezzamento nei confronti dei vigili del fuoco, delle forze dell'ordine, del sindaco e degli amministratori oltre che del prefetto. Le emergenze indubbiamente dimostrano che il nostro Paese nei suoi gangli importanti c'è e dà risposte immediate, ma bisogna andare anche ad accertare la responsabilità, bisogna avere il coraggio di andare fino in fondo e capire effettivamente quali sono e da dove provengono le responsabilità.

La sicurezza è fondamentale sul posto di lavoro, ma anche quotidianamente. Credo che questo debba essere un obiettivo che tutti noi dobbiamo mettere al primo posto: prima di tutto la sicurezza, costi quel che costi. Soprattutto, dobbiamo capire che per l'ennesima volta non si può dire che la responsabilità non è di nessuno. Allora, mi fa presente lo smantellamento delle officine di grandi riparazioni e materiale rotabile a Firenze che non si sa come saranno rimpiazzate e altre situazioni di questo tipo devono farci riflettere e molto.

Vorrei avviarmi verso la conclusione perché credo che in momenti come questi la responsabilità debba prevalere. Cerchiamo di evitare, signor Ministro e signori del Governo, al di là del primo giorno le passerelle e i trionfalismi in ordine a ciò che si deve ancora fare. Cerchiamo di capire, invece, quello che possiamo fare oggi. Ci vuole un po' più di umiltà e di responsabilità perché le dobbiamo al rispetto delle vittime, dei feriti e delle loro famiglie oltre che alla comunità di Viareggio. Cerchiamo, dunque, in questo caso di dare subito una risposta in termini di responsabilità e di sicurezza. Credo, purtroppo, che questa sia un'altra lezione che il nostro Paese subisce, ovvero una disgrazia ulteriore, ennesima ed eccessiva. Io mi auguro che questa, sperando sia l'ultima, serva a far valere una responsabilità da parte di tutti e a farci muovere affinché si prendano le decisioni necessarie al nostro Paese (Applausi dei deputati del gruppo Unione di Centro).



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