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 Anno V n° 12 DICEMBRE 2009    -   FATTI & OPINIONI


Dal resoconto stenografico della Camera dei Deputati Seduta n. 258 di martedì 15 dicembre 2009
Intervento dell’on Pier Ferdinando Casini (UDC)
Informativa urgente del Governo sull'aggressione ai danni del Presidente del Consiglio che ha avuto luogo il 13 dicembre 2009 a Milano



Signor Presidente, esprimo anzitutto l'incondizionata solidarietà e vicinanza al Presidente del Consiglio. Mai abbiamo considerato gli avversari politici dei nemici: l'odio non è nel nostro codice genetico, tanto meno possiamo considerare nemico il Presidente del Consiglio del nostro Paese. Ieri l'immagine del volto sanguinante di Berlusconi ha fatto il giro del mondo e potete immaginare quale sia stata l'immagine generale che l'Italia ha avuto davanti a tanti cittadini del mondo (Applausi di deputati dei gruppo Popolo della Libertà): l'immagine di un Paese sull'orlo della guerra civile. Allora, abbiamo il dovere di un supplemento di serietà e di serenità. Se si perde il senso della misura in questo momento, o si dimostra che si vuole strumentalizzare un evento di questo tipo o, comunque, si perde l'occasione per capire il messaggio che arriva da questo evento alla politica.

Onorevole Ministro, lei sa che il nostro gruppo parlamentare le dà la fiducia che merita da Ministro dell'interno, ma per una persona normale appare impossibile ritenere che non vi siano state falle nel sistema di sicurezza del Presidente del Consiglio. Eppure, tuttavia, noi confidiamo in lei, sappiamo che sa fare il suo lavoro e siamo fiduciosi sul fatto che approfondirà questi aspetti, che evidentemente non potevano essere approfonditi questa mattina

. Il fatto, onorevole Colombo, che il Tartaglia sia in cura da tempo per problemi psichici, non attenua in alcun modo la gravità dell'evento (Applausi dei deputati dei gruppi Unione di Centro, Popolo della Libertà e Lega Nord Padania). Menti deboli e fragili sono sempre più disponibili a suggestioni folli. Dobbiamo, comunque, tenere alzata la guardia.

Internet, signor Ministro, è un terreno pericolosissimo, ma è pericolosissimo anche per il senso l'inverso, ossia per l'intervento su Internet. Richiamo tutti alla prudenza. Le leggi esistenti già consentono di perseguire i responsabili. La Polizia postale fa un lavoro straordinario. Dobbiamo andare fino in fondo, ma, onorevoli colleghi, guardiamo agli Stati Uniti d'America, guardiamo alla democrazia americana, guardiamo a quello che succede in quel Paese, che è la grande frontiera della libertà, dove Obama riceve intimidazioni inaccettabili su Internet, ma dove a nessuno è mai venuta in mente, neanche nell'anticamera del cervello, l'idea di censurare Internet (Applausi dei deputati dei gruppi Unione di Centro, Partito Democratico e Italia dei Valori). Attenzione su questo versante, perché guai a rispondere con provvedimenti che finirebbero per essere illiberali davanti a sfide che richiedono da parte nostra la tolleranza zero verso i colpevoli.

In conclusione: primo, isolare i violenti senza «se» e senza «ma», da parte di tutti i partiti presenti in Parlamento perché ambiguità e «doppipesismi» non sono consentiti.

Secondo, riprendere il nostro lavoro politico con serenità. Ognuno sostenga le sue tesi con la necessaria sobrietà, ma le sue tesi, non le tesi degli altri, perché non può passare una sottile intimidazione per cui, dopo questo evento, le tesi politically correct solo alcune e non altre. Questo sarebbe fare un pessimo servizio al Presidente del Consiglio e al suo Governo, perché vorrebbe significare strumentalizzare questo evento per finalità che nulla hanno a che fare con la solidarietà al Presidente del Consiglio (Applausi dei deputati dei gruppi Unione di Centro, Partito Democratico e Italia dei Valori).

Terzo, dal male può nascere un bene. Questo sì, amici, sì, onorevoli colleghi, dal male può nascere un bene. Possiamo fermarci un minuto a riflettere. Si studi il modo di concorrere, ad esempio, ad un cammino riformatore che serve al nostro Paese: questo sì. Su questo non vi è niente di male che si solleciti una riflessione di tutti e di ciascuno di noi in questo momento, fermando una spirale di odio che c'è. L'ho vista in piazza Milano il giorno dell'anniversario di Piazza Fontana, perché quando si impedisce di parlare ai familiari delle vittime, alla gente che ha perso un marito, un figlio, un padre, vuol dire che qualcosa non funziona e che il veleno c'è (Applausi).

In conclusione, la solidarietà è doverosa, ma la strumentalizzazione di questo evento, o l'intimidazione verso gli altri, alimenterà una nuova campagna di odio da cui non potrà che venire del male al nostro Paese.

Come sempre ciascuno si assumerà la propria responsabilità.
Infine, onorevoli colleghi, censurare Internet è sbagliatissimo, censurare i giornali sarebbe ancora più sbagliato, ma se noi invece di censurarli li leggiamo, guardiamo dai giornali di destra a quelli sinistra le campagne di odio che si fanno, e alla fine penso che chi è senza peccato scagli la prima pietra. Noi non saremo tra quelli (Applausi dei deputati dei gruppi Unione di Centro, Partito Democratico, Italia dei Valori, e di deputati del gruppo Popolo della Libertà).



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