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 Anno VI n° 2 FEBBRAIO 2010    -   FATTI & OPINIONI



Istat: disoccupazione in crescita! Oggi è dell'8,5%
Il quadro complessivo resta preoccupante e smentisce possibilità di ripresa a breve
Di G.G.



Ieri l'Istat ha diffuso i risultati dell'indagine sull'occupazione a novembre nella grande imprese (oltre 500 addetti) e oggi comunica i dati provvisori dell'indagine provvisoria di dicembre sull'occupazione in generale.

La diminuzione degli occupati a ottobre sembra non essere pesante ( -0,1%), ma, anno su anno, fa registrare movimenti più consistenti. Rispetto al mese di novembre 2008 sono state registrate variazioni negative dell’1,9 per cento per l’occupazione, al lordo della c.i.g. e del 2,9 per cento per quella al netto della c.i.g. Nei primi undici mesi del 2009 la variazione media dell’occupazione, rispetto allo stesso periodo del 2008, è stata di meno 1,5 per cento al lordo della c.i.g. e di meno 3,8 per cento al netto della c.i.g.

Nella tabella si può vedere come il settore della Grande distribuzione abbia ancora una buona tenuta, e si trova sostanzialmente sulle posizioni del 2005, mentre per la grande industria si rileva una maggiore sofferenza.
A novembre l’occupazione nelle grandi imprese dell’industria ha segnato, in termini tendenziali, diminuzioni del 3,6 per cento al lordo dei dipendenti in c.i.g. e del 5,7 per cento al netto dei dipendenti in c.i.g. Complessivamente, nella media dei primi undici mesi del 2009, l’occupazione è diminuita, rispetto allo stesso periodo del 2008, del 2,8%, al lordo della c.i.g. e dell’8,4 per cento al netto della c.i.g..

La cosa che ci deve preoccupare è il delta tra l'indice al lordo della c.i.g. (93,7) e quello al netto (88,7); questo sta a indicare che oggi la cassa integrazione assorbe ancora 5 punti percentuale di addetti che, senza, sarebbero conteggiati tra i disoccupati. Questo vuol dire qualcosa come altri 50.000 addetti che sono in condizione di perdere il posto di lavoro e con reddito ridotto alla sussistenza.

Se questi numeri non sono certo confortanti e giustificano le agitazioni sindacali che si manifestano diffuse su tutta Italia e di di cui abbiamo parlato sul numero scorso, non danno però il quadro complessivo della situazione.

L'Istat ha infatti anche comunicato anche le stime provvisorie per dicembre del mercato del lavoro nel suo complesso, che disegnano un quadro peggiore rispetto alla grande industria. Sulla base delle informazioni finora disponibili, il numero di occupati a dicembre 2009 è pari a 22 milioni 914 mila unità che, se è sostanzialmente invariato rispetto a novembre, risulta inferiore dell’1,3 per cento (-306 mila unità) rispetto a dicembre 2008.

Il numero delle persone in cerca di occupazione è pari a 2 milioni 138 mila unità, in crescita del 2,7 per cento (+57 mila unità) rispetto al mese precedente, e del 22,4 per cento (+392 mila unità) rispetto a dicembre 2008.

 
Occupati (dati destagionalizzati, valori assoluti in migliaia di unità)dati provvisori -ffonte Istat
Il tasso di disoccupazione così raggiunge l’8,5 per cento (+0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e +1,5 punti percentuali rispetto a dicembre 2008). Il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 26,2 per cento, invariato rispetto al mese precedente ma in aumento di 3 punti percentuali rispetto a dicembre 2008.

Purtroppo la linea di tendenza non dà segno di una possibile ripresa dell'occupazione e questo conferma la sensazione che la crisi non abbia ancora toccato il fondo, checché ne dicano i nostri governanti.
Non si può parlare di “ripresa” fino a quando l'occupazione non riprende a crescere e ad oggi non vediamo segni che questo sia possibile nel breve periodo. La speranza che si può avere è che la situazione non peggiori ulteriormente a causa di fallimenti e chiusure, come invece sembra logico attendersi.



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