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 Anno VI n° 2 FEBBRAIO 2010    -   RECENSIONI


Letto per voi
“Causa di forza maggiore", di Amélie Nothomb

Di Silvia Sanna



Amélie Nothomb, trentasettenne, che si definisce franconese (perché le sue due lingue madri sono il francese e il giapponese), ha una ventina di libri all'attivo e un appuntamento fisso con i suoi fedeli lettori: il primo settembre di ogni anno, infatti, una sua nuova opera finisce tra gli scaffali delle librerie. Quest'anno è toccato a "Causa di forza maggiore". È capitato tra gli ingranaggi di un gioco, che porto avanti da un po': scelgo un libro a caso tra i tanti e lo leggo. Una scelta felice, questa della Nothomb.

Uno sconosciuto con l'auto in panne bussa alla porta e chiede di poter fare una telefonata. Poi, semplicemente, toglie il disturbo. Per sempre. Cade -come corpo morto cadde- sul tappeto di Baptiste Bordave: trentanove compleanni festeggiati da anonimo impiegato, sicuramente non entusiasta della sua vita insulsa, in attesa di una svolta che gli cambi l'esistenza. Per la serie "una morte che salva la vita", la svolta gli viene concessa proprio dall'uomo che ingombra il suo salotto in posizione supina.

Messi da parte i problemi di coscienza e il timore di avere una crisi d'identità, Baptiste rovista nel portafoglio del suo ospite inatteso -Olaf Sildur, coetaneo svedese e fisicamente simile a lui- e decide che 'vestire' un'altra identità, quella di Olaf, non è affatto deprecabile. Soprattutto se Olaf è ricco sfondato, soprattutto se guida una Porsche e soprattutto se vive in una villa di Versailles con un gatto e una donna avvenente

Con lo spirito di chi non ha niente da perdere e tutto da guadagnare, si presenta alla porta della sua nuova casa e viene accolto calorosamente dalla donna del suo ospite ormai cadavere. La cordiale accoglienza e il riserbo della donna che non pone domande allo sconosciuto, rende Baptiste sospettoso e lo porta a pensare che in realtà, l'uomo che è morto nel suo grigio salotto, sia una spia e che quindi, lui si trovi in pericolo. Ma tale rischio si può correre senza traumi, se si ha la prospettiva di tirare le cuoia in una villa da sogno, con piscine strabordanti champagne e in dolce compagnia. Se la vita del fu Olaf si è conclusa in un triste salotto che puzza di muffa e solitudine, il futuro di Baptiste si prospetta frizzante come un Dom Pérignon.

Insomma, dopo questa lettura che scorre delicatamente come uno spumantino, rispondere al citofono potrebbe essere solo l'inizio di una nuova vita. E se il postino deve suonare due volte, ai moribondi come Olaf conviene aprire al primo squillo.

Per chi ama le storie surreali, che in realtà, si portano dietro uno strascico di verosimiglianza. Per chi ha sognato (alzino la mano i dissenzienti) almeno una volta di potersi sostituire ad un'altra persona, possibilmente ricco, possibilmente schifosamente ricco. La Nothomb sceglie di dire e non dire e, dipanando, storie e dialoghi al limite del paradosso, lascia al lettore la possibilità di intraprendere strade in cui l'unica bussola è la fantasia.


Titolo: Causa di forza maggiore
Autore: Nothomb Amélie
Prezzo: € 14,00

Data uscita 18/02/2009
Pagine 128
Lingua: Italiano
EAN 9788862430234
Editore: Voland (collana Amazzoni)
Originale: Le fait du prince
Edizione: Albin Michel, Paris, 2008
Traduttore: Capuani M

Descrizione
Nell'esistenza di un individuo assolutamente normale irrompe l'imprevisto: uno sconosciuto sceso da una Jaguar suona alla porta di casa, chiede di fare una telefonata e viene colpito da infarto appena composto il numero. Un segno del destino? Un complotto? Una sfida? Baptiste Bordave non sta a porsi troppe domande e, ispirato anche da una vaga somiglianza con il defunto, si impadronisce dei documenti, dei soldi, della macchina e cambia vita per sempre. Romanzo d'amore? Storia di spionaggio? Manuale per estremisti dello champagne? Ancora una volta Amélie Nothomb sovverte tutte le regole del gioco letterario, e affascina i lettori con una vicenda avvincente ed eccentrica, in cui il culto per le bollicine dorate ha un ruolo fondamentale.



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