REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8
Articoli letti  14885549
   RSS feed RSS
Vedi tutti gli articoli di Daniela Losini
stampa

 Anno VI n° 2 FEBBRAIO 2010    -   RECENSIONI


Nelle Sale Oggi
Lourdes

Di Daniela Losini



Umanità dolente in cerca di un segno, di un miracolo. Umanità avida di pareggiare il conto amaro della vita quando presenta la fattura della disgrazia, l'invisibilità dello storpio o la triste patina della malattia irreversibile.

Lourdes è uno splendido film asettico che esamina chirurgicamente il supermercato del miracolo. Sonda e fa emergere con forza i sentimenti umani – antipatia, gelosie, invidie - che la misericordia mariana scatena, quando decide la guarigione a scapito di altri questuanti.

Pullman organizzati, viaggi scanditi da tempi ridigissimi, pasti, colazioni, bagni nelle piscine d'acqua, file, escursioni, crocerossine, guardie, preti, suore. Una giovane donna in sedia a rotelle, come milioni di altre, tenta la strada della grazia. Nella stessa comitiva vi sono alcune donne credenti, terribili comari senza appello, che cuciono sentenze addosso a chiunque. Mettono in croce il prete accompagnatore con lecite domande sull'iniqua distribuzione della bontà divina tra i fedeli (ma come? ho già compiuto tre pellegrinaggi! Perché a me niente?).

Ci si immerge in un mondo alieno e distante solo una preghiera: il pellegrinaggio dei "freak" è disturbante quanto lo è la massiccia dose di comprensione e tolleranza richiesta in un luogo del genere. La guarigione dell'inferma viene accolta con mesta gioia cristiana, ma, mentre segue l'iter della certificazione (straordinario momento di burocrazia dell'imponderabile), alla prima avvisaglia di incertezza e cedimento del "miracolo", il brusio della malignità e dell'indifferenza riemergono.

Jessica Hausner non giudica mai, mostra consapevole e espone un racconto umano, triste e sfaccettato, mentre nella terra di mezzo della credulità regnano superstizioni di lusso, fondamentalismi, ingenuità e meschinità. Ci vuol poco a capire che l'animo umano di divino non ha nulla. Talvolta riluce ma è un riflesso artificiale. Come i tristi budini colorati serviti alla mensa: finti coriandoli di dolcezza che si attaccano appiccicosi nella gola e subito, diventano piatto vuoto.


GIUDIZIO GENERALE ****
RITMO ***
IMPEGNO ***
COINVOLGIMENTO ****
Legenda : * scadente ** sufficiente *** discreto **** buono ***** ottimo



Argomenti correlati:
 #avarizia,        #cinema,        #film
Tutto il materiale pubblicato è coperto da ©CopyRight vietata riproduzione anche parziale

RSS feed RSS

Vedi tutti gli articoli di Daniela Losini
Condividi  
Twitter
stampa

Il sito utilizza cockies solo a fini statistici, non per profilazione. Parti terze potrebero usare cockeis di profilazione