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Dal Resoconto stenografico della Seduta della Camera dei deputati n. 277 di mercoledì 3 febbraio 2010

Roberto Cota (Lega Nord)- Dichiarazione di voto finale

Dibattito sulla legge "Modifica all'articolo 420-ter del codice di procedura penale in materia di impedimento a comparire"



Signor Presidente, colleghi, in Francia il Presidente della Repubblica, che è anche Capo dell'Esecutivo, durante il suo mandato non può essere processato e non può neppure essere parte in un procedimento civile. Tutte le azioni che sono state eventualmente intentate o che devono essere intentate contro di lui vengono rimandate alla scadenza del mandato.
Negli Stati Uniti il Presidente degli Stati Uniti, che è anche Capo dell'Esecutivo, durante il suo mandato non può essere oggetto di procedimento penale se non attraverso la messa in stato d'accusa da parte del Congresso.
FURIO COLOMBO. Falso, falso!
ROBERTO COTA. In Germania... chiedo scusa...
PRESIDENTE. Colleghi, per favore.
ROBERTO COTA. La verità fa male, però è la verità.
In Germania il Capo dell'Esecutivo, il Cancelliere, se è anche parlamentare, è assoggettato all'autorizzazione a procedere da parte del Parlamento.
In Spagna il Capo dell'Esecutivo, se è anche parlamentare, è sempre assoggettato all'autorizzazione a procedere da parte del Parlamento.
Da noi accade una cosa strana: il Presidente del Consiglio è inseguito dalle udienze e i giudici, in base alla legge attuale, valutano se l'impegno addotto per spostare un'udienza sia importante o meno. Lo decide un giudice, non lo decide un altro organo. Questo è ridicolo. Se vi è un incontro internazionale, oppure una riunione che si rende necessaria, il Capo del Governo, o anche un Ministro, rischiano di non potervi partecipare.
Colleghi, si tratta di contemperare due esigenze: da un lato, l'esigenza che chi viene eletto dal popolo possa governare e, quindi, rispettare il mandato popolare, dall'altro lato, l'esigenza che la magistratura possa svolgere le proprie inchieste e fare il suo corso.
Queste due esigenze vengono bilanciate in modo corretto anche attraverso il provvedimento in oggetto. Voglio ricordare - perché non si parla mai del merito delle cose, ma si fanno sempre polemiche strumentali - che esso non introduce alcuna forma di immunità (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania). Questo provvedimento, semplicemente, specifica quando deve sussistere un legittimo impedimento, tale da poter differire la data di un'udienza. Ritengo che sia giusto che la certificazione del legittimo impedimento venga fatta dagli uffici competenti, per esempio, dalla Presidenza del Consiglio. Vorrei ricordare a tutti che la Presidenza del Consiglio è un'istituzione, è la più alta istituzione eletta dal popolo (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania). Tante volte si sente parlare, e ci si riempie la bocca, di rispetto istituzionale, ma mi chiedo: perché il rispetto non deve valere per tutte le istituzioni, ma deve valere soltanto per alcune di esse?
In un Paese normale, il provvedimento in oggetto sarebbe stato votato in cinque minuti, senza un particolare dibattito parlamentare, proprio perché è giusto che il Parlamento si occupi dei problemi del Paese, e proprio perché tale provvedimento garantisce che il Governo possa occuparsi, durante lo svolgimento del mandato, dei problemi del Paese (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
Invece, accade qualcosa di diverso e tutte le volte vi è una polemica. Vi sono polemiche in relazione alle quali si avverte una certa stanchezza nel Paese. Siamo stufi di sentirci continuamente parlare addosso con le solite argomentazioni trite e ritrite, anche perché, poi, parlando, ci si smaschera. Ho sentito dire in quest'Aula che la norma in oggetto, in sé, andrebbe bene, ma non va bene per un unico motivo: perché il Presidente del Consiglio si chiama Berlusconi. Il ragionamento è sempre lo stesso: la sovranità, in teoria, appartiene al popolo, ma per qualcuno non appartiene al popolo se viene eletta una determinata maggioranza (). In questo caso, la sovranità non appartiene più al popolo, ma deve appartenere a qualcun altro, che gestisce e determina le cose dall'esterno.
Abbiamo visto questo tipo di ragionamento e queste argomentazioni anche durante la discussione del provvedimento che voi chiamate «processo breve». In realtà, non è tanto breve il processo che emerge da quel provvedimento (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania): è semplicemente la codificazione del fatto che il processo debba avvenire in tempi ragionevoli. Il testo che è stato presentato e discusso in Senato, rispetto al punto di partenza (poi, è stato modificato e sono stati dilatati i tempi del cosiddetto processo ragionevole), era uguale identico ad un provvedimento presentato, per ben due volte, nella passata legislatura, dalla sinistra, dalla senatrice Finocchiaro (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
Come mai in quel caso i processi dovevano svolgersi in tempi ragionevoli e in questo caso il processo, invece, non deve svolgersi in tempi ragionevoli? Perché forse in alcuni processi vi è una persona, appunto, che si chiama Berlusconi. Però, questo non è un modo corretto di ragionare. Se vogliamo affrontare, a viso aperto e sulle varie questioni, un dibattito parlamentare ci vuole l'onestà intellettuale di affermare che le regole devono valere per tutti, proprio per tutti, per tutti ed indipendentemente dal fatto che il Presidente del Consiglio possa piacere o non piacere all'opposizione (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
Dunque, ne sentiamo di tutti i colori. Sentiamo invocare una presunta incostituzionalità e devo dire che il fatto che si invochi sempre la incostituzionalità di provvedimenti che non si condividono è un po' anacronistico. Però, viviamo anche in un Paese dove ci sono sentenze singolari, dove vi è una Corte costituzionale che, per esempio, cambia opinione. Questo non dovrebbe succedere, perché più diventa importante il giudice e più il valore dei precedenti dovrebbe essere fondamentale (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania). Invece, qui è accaduto che nel giro di quattro anni si è detto che era sufficiente la legge ordinaria e poi, invece, che era necessaria la legge costituzionale.
Così, come non vi consiglierei di introdurre nel dibattito a sproposito una supposta questione morale, perché quando si parla di questione morale poi vi ritrovate nel Paese la gente che dice: «guarda, proprio chi predica bene poi razzola male!» (). Potrei farvi tanti esempi a questo proposito e non mi basterebbero i pochi minuti di tempo che ho a disposizione. La verità è che vi è qualcuno che in effetti introduce l'istituto della morale - della doppia morale - e quello che non è morale per alcuni, poi diventa morale quando è coinvolto evidentemente qualcuno di voi (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
Ma preferiamo restare ai fatti e diciamo che questo è un provvedimento equilibrato e che si rende necessario per garantire un principio sacrosanto, ossia il principio della sovranità popolare, che appartiene al popolo. Chi è eletto dal popolo deve essere in grado di governare e deve essere giudicato dal popolo. Questo principio non può essere cancellato ed è a fondamento di tutte le democrazie.

PRESIDENTE. La prego di concludere.

ROBERTO COTA. Per tali ragioni voteremo a favore di questo provvedimento, anche con la speranza domani di poterci occupare dei problemi concreti del Paese di cui ci stiamo occupando e di cui questo Governo si sta occupando in maniera efficace (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania - Congratulazioni).

Argomenti:   #berlusconi ,        #camera dei deputati ,        #cota ,        #giustizia ,        #lega nord ,        #parlamento ,        #politica

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