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 Anno VI n° 3 MARZO 2010    -   RECENSIONI


Letto per voi
“Sulle regole” di Gherardo Colombo

Di Giovanni Gelmini



Stavo cercando un libro sugli scaffali della libreria, quando ho visto, su una copertina, una testa riccioluta nota: Gherardo Colombo. Il titolo mi ha intrigato: “Sulle regole”, proprio in questo momento di continuo stravolgimento delle regole. L'ho preso tra le mani, solo 156 pagine, una dimensione aggredibile. Me lo sono comprato.

L'ho iniziato a leggere. Primo capitolo: “Un paese immaginario”, ne resto incantanto. Colombo descrive un paese, come un presepe, fatto di tanti quadri, di angoli in vista e nascosti; in ogni angolo un avvenimento di vita quotidiana, tutti avvenimenti che hanno qualcosa di illegale: dal vigile che riceve il sacchetto della spesa dal salumiere senza pagare, in cambio di non fare l'ispezione annonaria, alla signora per bene che sceglie di pagare l'idraulico “senza fattura”, alle cose più eclatanti di mani pulite: la corruzione, gli appalti truccati e tutto quanto continuiamo a sentire nei TG. Un paese quanto mai reale: il paese in cui viviamo.

Gherardo Colombo parte da questa visione per affrontare il problema delle “regole” . Nella prima parte, dal titolo “Le ambiguità della giustizia”, affronta il significato delle parole che normalmente si accompagnano al problema giustizia e l'origine del “diritto” nell'evoluzione della storia: il diritto discende da Dio, diritto naturale e diritto giusto.

La lettura scorre bene, tra capitoletti brevi e incisivi, le parole sono chiare, alla portata di tutti. Ed ecco il punto focale del libro: “La società verticale” e “La società orizzontale”. Due concetti di società che coesistono nella realtà. La prima è di concezione antica; composta da livelli gerarchici, in cui più si sale e più ci sono privilegi. La seconda è quella in cui c'è il rispetto dell'uomo come tale, a qualunque livello sociale operi: è quella dei diritti dell'uomo.

Leggendo i vari capitoletti si capisce molto bene quello che sta succedendo, dove stiamo andando, quali pericoli stiamo correndo e perché la gente si lascia andare e non reagisce.

Alla fine Colombo, nell'ultima parte dal titolo “Come arrivare?”, ci ricorda la nostra responsabilità: per contrastare il ritorno alla società verticale in atto,si deve avere la coerenza dei comportamenti, comportarci secondo i nostri ideali e non dimenticare che ““le istituzioni siamo noi”.

Una lettura che ritengo importante per tutti noi, anche in vista delle elezioni prossime e delle scelte tra votare o non votare e, se si, chi votare


Titolo: Sulle regole
Autore: Gherardo Colombo Editore Feltrinelli 

Collana: Serie bianca
Prezzo € 14,00
Pubblicato il 06/03/2008
Pagine 156 pp., brossura
EAN 9788807171451

Collana Universale Economica – Saggi
Prezzo € 7,50
Pubblicato il 27/01/2010
Pagine 156, brossura
ISBN 978-88-07-72162-5
EAN 9788807721625

In quarta di copertina

Nell'amministrare la giustizia conta la legge scritta. Se facessimo delle deroghe al codice, non saremmo ingiusti? Diciamo che la giustizia deve essere uguale per tutti, ma forse non abbiamo mai riflettuto sul significato di questo principio: la legge per essere giusta deve essere applicata senza eccezioni.
Ma la legge scritta dai parlamenti può contemplare ogni singolo caso umano?
La legge è una macchina impersonale, che non guarda in faccia a nessuno. Eppure, per altro verso, proprio il fatto che la legge non guarda in faccia a nessuno, ci protegge dai soprusi dei potenti. La bilancia, come immagine della giustizia, rappresenta proprio questo: gli uomini sono tutti uguali di fronte alla legge.
La mia convinzione profonda è che in uno stato di diritto e in uno stato in cui tutti partecipano, anche se indirettamente, alla gestione della cosa pubblica e in cui esistono delle strade per modificare le regole che si ritengono ingiuste, le regole esistenti vanno osservate e basta. Ma è anche necessario fare una specie di gerarchia delle regole, perché ci sono delle regole che hanno un rilievo particolarissimo, un rilievo eccezionale per la convivenza e ci sono altre regole che invece hanno un rilievo molto più limitato.



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