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Mostra d'arte contemporanea

LE FORME DEL MODERNO - Scultura a Ca’ Pesaro -Da Medardo Rosso a Viani, da Rodin ad Arturo Martini

A Venezia, Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna, dal 6 marzo al 18 luglio 2010



 

GIUSEPPE ROMANELLI (Venezia 1916 – 1982)La bagnante, 1953 gesso, cm 118x90x50dono Mattia Romanelli, 2004

Una trentina di grandi sculture appartenenti alla celebre collezione plastica di Ca’ Pesaro, in un percorso completamente nuovo, che privilegia valori formali e accostamenti inediti.
La mostra si snoda negli spazi sontuosi dell’androne longheniano al piano terra e del monumentale secondo piano - oltre mille metri quadri di eccezionale pregio architettonico e impagabile qualità luminosa - recentemente restituiti a funzione museale, che consentono, finalmente, di esporre opere per molto tempo non accessibili al pubblico.

Di particolare interesse, al secondo piano, anche le diverse, stimolanti relazioni proposte tra sculture e opere pittoriche – a partire dal grandioso fregio di Giulio Aristide Sartorio, il Ciclo della Vita realizzato per il Padiglione Italia della Biennale del 1907 e altre non meno significative grandi tele - in una ricerca continua di confronto e dialogo tra linguaggi e forme espressive.

La mostra, curata da Silvio Fuso, Matteo Piccolo, Giandomenico Romanelli e Cristiano Sant, si pone, oltre che come perfetta proposta di recupero e riallestimento museale, anche come il primo appuntamento del programma per il 2010 di Ca’ Pesaro, quasi interamente dedicato alla scultura.
A Le forme del moderno, faranno infatti seguito, a settembre, la grande retrospettiva intitolata al britannico Toni Cragg (Liverpool, 1949, leone d’oro alla Biennale ’88), oltre a un prezioso approfondimento sulla grafica di Arturo Martini, che troverà spazio nell’area del museo dedicata alle proposte di ricerca e di indagine, la Sala 10 al primo piano.

 
BRUNO DE TOFFOLI (Venezia 1913 – 1978)La nuvola: evento, 1955 gesso, cm 151x190x44 dono famiglia dell’artista, 1979
Le Forme del moderno è una proposta di rilettura, oltre che di riallestimento, in cui opere e spazi entrano in relazione organica.

Il vasto spazio dell’Androne al piano terra è dedicato alla rappresentazione scultorea della forma umana, con sei grandi opere che ne esemplificano la doppia polarità, femminile e maschile, in periodi e con linguaggi diversi.
Il percorso prosegue al secondo piano. Qui le sculture si susseguono secondo una direttrice d’indagine formale che dalla linearità conduce man mano a una prevalenza della materia.

Nel grande Salone, ove è esposto in permanenza, per tutta la lunghezza delle pareti, il ciclopico fregio di Artistide Sartorio con il Ciclo della vita (240 mq di superficie pittorica in 14 pannelli con 128 figure “più grandi del vero”), l’originale pittura scultorea di quest’opera, caratterizzata da una costruzione formale in cui prevale la linea e l’assimilazione della cultura classica, viene posta in relazione con una serie di sculture che, nel loro plasticismo figurativo, muovono da influenze classiche verso nuove sintesi. Ecco allora - dal Pensatore ( 1880) e dai Borghesi di Calais (1886) di Rodin, alla Resurrezione (1904) di Bistolfi, fino alla Nuvola di de Toffoli (1955) - i trapassi dalla contorsione della forma all’eleganza di un più moderno linearismo e la ricerca di una semplificazione del tessuto compositivo.

 

MEDARDO ROSSO (Torino 1858 – Milano 1928)Madame X, 1896 cera su struttura in gesso, cm 30x19x24dono Etha Fles / Medardo Rosso, 1914

Nel saloncino si lascia spazio a nuove ricerche plastiche condotte tra stilizzazione e ritmi dinamici; la forma e la linea perdono importanza, l’opera si identifica con la materia informe e il segno gestuale, è resa oggetto di sperimentazione, perde fisionomia, mentre si tenta la coniugazione di pittura e scultura. Sono qui esposti, tra l’altro, un Plurimo di Vedova (1964), oltre a opere in rame e in bronzo di Kemeny, Milani, Calò, ma anche tele di Gaspari o di Plessi.

L’ultima saletta è un omaggio a tre grandi maestri: Medardo Rosso, Adolfo Wildt e Arturo Martini. Dalle ricche collezioni del museo, sono stati qui selezionati celebri capolavori che hanno in comune un apparente mutismo dello sguardo: sguardi invisibili, dunque, ma capaci di tracciare tra loro, su linee diverse, un sorprendente dialogo a occhi chiusi .


LE FORME DEL MODERNO
Scultura a Ca’ Pesaro
Da Medardo Rosso a Viani, da Rodin ad Arturo Martini
Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Santa Croce, 2076, Venezia

6 marzo – 18 luglio 2010
Inaugurazione: venerdì 5 marzo 2010
Apertura al pubblico: 6 marzo – 18 luglio 2010
Orario: 10/17 (biglietteria 10/16), chiuso lunedì e 1.V

BIGLIETTI
Ingresso con il biglietto del museo

Intero 6,50 euro
Ridotto 4,00 euro
Ragazzi da 6 a 14 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi; studenti* dai 15 ai 25 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di studenti; cittadini ultrasessantacinquenni; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari di Carta Rolling Venice; soci FAI Gratuito
Residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi; capigruppo (gruppi di almeno 15 persone previa prenotazione); membri I.C

*è richiesto un documento

INFORMAZIONI
www.museiciviciveneziani.it mkt.musei@fmcvenezia.it 0412700351

PRENOTAZIONI
- on line
www.museiciviciveneziani.it (pagamento con carta di credito fino a 24 ore prima dell’appuntamento)

LE OPERE IN MOSTRA
Piano terra, androne
POLARITÁ DEL CORPO

1. Alberto Viani (1906 – 1989)
Torso femminile, 1952 ottone lucidato, cm 136x63,5x62 Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
2. Alberto Viani
Nudo o Torso virile, 1952 bronzo, cm 110x59x30 Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
3. Michael Noble (1919 - 1993)
Marisa, 1953 Bronzo, 168x46x47 Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
4. Agenore Fabbri (1911 - 1998)
Uomo atomizzato,1959 bronzo, 239x130x28 Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
5. Giuseppe Graziosi (1879 – 1942)
Nudo di donna (Susanna), 1909 marmo, 105.5x101,5x71 Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
6. Napoleone Martinuzzi (1892 – 1977)
Pugile, 1939 bronzo, 150x113,5x89 Ca’ Pesaro –

Galleria Internazionale d’Arte Moderna Secondo piano, Salone - LA FORMA SINUOSA

7. Giulio Aristide Sartorio (1860 –1932) ciclo
La vita umana, 1906-07 olio su tela 14 pannelli:
La Luce, cm 503x646
Le Tenebre cm 509x646
L’Amore, cm 503x716
La Morte, cm 509x716 10
Cariatidi, cm 509x213 (cad.)
Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna

8. Auguste Rodin (1840 – 1917)
Il pensatore, 1880 gesso patinato, 187,5x108x140,5 Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna



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