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Tutte le mostre presenti nei prossimi mesi AUTUNNO A PALAZZO FORTUNY A Venezia dal 4 settembre 2010 al 9 gennaio 2011 |
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![]() Gli spazi al pianoterra ospitano Nuala Goodman "Gardens" Nuala Goodman (Dublino, 1962) combinando pittura, design e moda, reinterpreta mobili, oggetti, tappeti con le sue stoffe floccate (la floccatura è una ![]() Lavorati con uno straordinario senso del colore, i tessuti di Nuala abbinano materiali diversi - dai petali di rosa alle palline da ping pong dai gioelli alle pietre ricoperte di muschio - in un insieme armonioso di vere e proprie installazioni create per il museo, in cui sedersi, leggere, osservare, perdersi e scoprire…, come in una sorta di giardino di Alice. In mostra anche, oltre ai celebri Ritratti d’artista di Nuala, schizzi, disegni, progetti. A cura di Rossella Rossi, la mostra si realizza grazie al contributo di Moroso S.p.A. e Clerici Tessuto. Catalogo Moroso, Udine Al primo piano nobile, nello spazio dedicato alle collezioni, ai tessuti, ai dipinti e all’ineguagliabile atmosfera fortuniana, convivono diverse proposte: ![]() Ottanta opere uniche di Alberto Zorzi (Padova, 1958): gioielli-scultura (oro, argento, pietre preziose, pittura a olio, vetro), oltre a sei grandi argenti che a prima vista sembrano opere solo da osservare, mentre invece nascondono una funzione, “rivelandosi” vasi, portafrutta, centrotavola. Sono lavori dell’ultimo decennio, scelti espressamente dall’artista per porsi in relazione con il luogo, lo spazio, gli oggetti, gli abiti e i tessuti del museo. A cura di Luciano Crispolti. Catalogo Allemandi Due sale laterali diventano una sede espositiva preziosa e autonoma, interamente dedicata a Giorgio "Morandi Silenzi". ![]() Un’occasione straordinaria e unica, dunque, per dar vita a un insieme di assonanze e rimandi: da un lato, sul piano della ricerca formale, con la minuziosa accuratezza di Fortuny, dall’altro con gli “spazi metafisici” di Tirelli, esposti al primo e al secondo piano. A cura di Franco Calarotta e Daniela Ferretti. Catalogo Skira ![]() Lungo tutto il piano , inoltre, continua , prorogata, la mostra "Mariano Fortuny la seta e il velluto" Una preziosa serie di Delphos, i leggendari abiti plissé di Fortuny, completata da cappe, mantelli, costumi e accessori, provenienti dalle collezioni private americane di Keith H. Mc Coy, Los Angeles e della Famiglia Riad, che tornano “a casa” nel laboratorio in cui furono realizzate. A cura di Daniela Ferretti e Claudio Franzini. catalogo Skira Il secondo piano è dedicato a Marco Tirelli ![]() I dipinti rappresentano elementi architettonici e geometrici astratti che alludono a stati di indeterminatezza e di passaggio. Forme essenziali in cui l’oggetto fisico diventa un pretesto per valicare il confine tra luci e ombre, stabilendo un rapporto metafisico con lo spazio: qui l’architettura si dilata fino a scomparire in un’illusoria monocromia che avvolge e coinvolge lo spettatore, creando uno spazio straniante, una finestra per la percezione, un varco per la meditazione. Catalogo Skira con testo di Francesco Poli Due le proposte del terzo piano ![]() Un progetto site specific sviluppato da Giorgio Vigna (Verona, 1955) appositamente per il Wabi-Sabi al centro del terzo piano di Palazzo Fortuny. Ancora una volta è la sperimentazione delle potenzialità della materia - vetro, rame e oro così come materiali di scarto – a guidare la ricerca dell’artista, in cui naturale e artificiale, immaginifico e sublime s’incontrano e scontrano in opere sospese tra il possibile e l’irreale. La mostra si articola in undici momenti, undici “stazioni” o meditazioni diverse in cui la materia diviene ora leggera ora pesante, può farsi puro colore incandescente, assumere consistenza ingannevole o forme ancestrali. A cura di Daniela Ferretti. Nell’ attico trova spazio Luca Campigotto "My WILD PLACES" In quaranta grandi immagini di Luca Campigotto (Venezia, 1962), un viaggio nella natura come percorso iniziatico e necessità del fare fotografico, tra riferimenti storici e suggestioni cinematografiche. Grandi scenari fissati nell’intensità delle loro luci, formano – tra rappresentazione degli spazi e trasformazioni della memoria – una ballata dello sguardo. Intrise di storia e di attesa, le fotografie di questo lavoro evocano l’anima dei luoghi, come fossero documenti imprescindibii di un mondo destinato a scomparire. Le immagini in mostra sono un’ampia selezione del volume My Wild Places (Hatje Cantz, Ostfildern, 2010) che raccoglie 67 fotografie – a colori e in bianconero – scattate dall’autore in varie parti del mondo nell’arco di una ventina d’anni.
AUTUNNO A PALAZZO FORTUNY Informazioni Argomenti: #arte , #arte contemporanea , #arte moderna , #design , #foto , #fotografia , #gioielli , #moda , #mostra , #scultura , #venezia |
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