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 Anno VI n° 10 OTTOBRE 2010    -   TERZA PAGINA



Il diavolo tra le note
La figura di Satana oggi è spesso legata alla musica metal, ma da sempre ricorre tra gli aneddoti e leggende legate alla musica e ai musicisti
Di Francesca Bisbano


Son lo spirito che nega sempre tutto; l'astro, il fior...; Il mio ghigno e la mia bega; turban gli ozi al Crëator” queste sono le parole che Mefistofele recita nell'atto I, scena seconda, dell'omonima opera in quattro atti composta da Arrigo Boito nel 1868, ispiratosi al Faust di Ghoete.

Inquietante, malvagio, seduttore e ingannatore, ma anche capace di rendere possibile l'impossibile, di trasformare l'uomo in dio conferendogli talvolta talenti inimmaginabili o qualità prodigiose, il diavolo frequentemente domina la scena della cultura europea: dal mito all'arte, dalla letteratura alla musica , Esoforo-Dianus, decaduto ad angelo ribelle per eccellenza, si presenta sotto molteplici forme.

Numerosi sono gli aneddoti o leggende che lo legano ai grandi geni dell'arte musicale: da Tartini a Paganini, da Robert Jhonson a Bill Ward, batterista dei Balck Sabbath.

Chi non conosce la storia del “Trillo del Diavolo”? Si narra che questa doveva essere l'opera omnia, il capolavoro di Giuseppe Tartini, la composizione più grande che la storia potesse ricordare. Il progetto era ambizioso ed ardua la sua realizzazione, sicché una notte il diavolo stesso venne in sogno al musicista e, sedutosi ai piedi del suo letto, iniziò a suonare una melodia bella e temibile allo stesso tempo da rapire l'anima di chi l'ascoltava. Nonostante i suoi sforzi, Tartini non riusci mai a riprodurre quell'opera mirabile, di cui portava ancora nel cuore il vivo ricordo.

E non è l'unica in quanto anche Paganini, in tempi non molto lontani, si diceva avesse stipulato un patto col Diavolo in cambio del talento. Il suo violino era considerato effige di Satana. Idea alimentata anche dalle sembianze del musicista, che, a quanto pare, era scarno e vestiva sempre di nero. Aveva perso tutta la dentatura a causa del mercurio somministrato per curare la sifilide e la bocca gli era così rientrata che naso e mento si erano avvicinati. Quando Paganini suonava sul palcoscenico doveva sembrare davvero ad uno scheletro in frack con un violino incastrato sotto la mascella.

Anche Robert Jhonson non è da meno. Si racconta che scese a compromessi con le forze del male a un crocicchio, cedendo la sua anima in cambio del talento per suonare la chitarra come nessuno aveva mai fatto prima. Il blues nacque così: imbevuto fin dall’inizio di magia arcana e spettrale. Proprio per questo ancora oggi le sue formule, i suoi riti e linguaggi rimangono sconosciuti e occulti.

Miti e leggende urbane che, dalla musica classica all'opera italiana, dal jazz al blues, giungono a contaminare le più recenti forme di espressione musicali, quali il rock ed altre correnti da esso derivate, sopratutto l'heavy, il trash e il black metal.

Caso tipico è quello di Bill Ward, batterista di un famoso gruppo heavy metal britannico, i Black Sabbath. Al solito qualcuno, continuando la tradizione, immagina che a Ward sia venuto in sogno il signore oscuro e che, raccontatolo agli altri membri del gruppo, sia nata in merito una canzone, il cui testo tra l'altro recitava: “god please help me” ( "dio per favore aiutami"). Per di più la base che accompagnava il testo faceva ricorso al cosi detto "tricordo del diavolo": la la do diesis, vietato in epoca medievale, perché, essendo di difficile esecuzione, si pensava fosse in grado di evocare le forze degli inferi.

Esempi questi che non sono unici, in quanto esistono centinaia di aneddoti analoghi su musicisti di ogni sorta e di ogni tempo. E' un motivo che ritorna, una storia che si ripete, lo stesso personaggio che da secoli col suo fascino oscuro seduce un'intera letteratura musicale, a discapito di quell'immaginario collettivo, che da qualche anno a questa parte ha voluto sempre vedere la figura di Satana legata solo ed esclusivamente al metal, sopratutto quello dei paesi Scandinavi.



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