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 Anno VI n° 10 OTTOBRE 2010    -   IL MONDO - cronaca dei nostri tempi


E uscito il rapporto sulla sicurezza alimentare realizzato da Movimento Difesa del Cittadino (MDC) e Legambiente
I NAS vegliano su di noi!
Emerge da questo rapporto il lavoro di repressione di frodi alimentari, di detenzione o somministrazione di alimenti in cattivo stato di conservazione, di carenze igienico strutturali e delle anormalità sulla etichettatura degli alimenti
Di Luana Scanu


Il 2010 è già il settimo anno che il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) e Legambiente presentano il Rapporto sulla Sicurezza Alimentare, una completa e approfondita analisi sul sistema di controlli e prevenzione per la sicurezza alimentare. Il Movimento Difesa del Cittadino e Legambiente raccolgono dati e notizie sulla Filiera Agroalimentare, avvalendosi della collaborazione di tutte le Forze dell'Ordine e delle istituzioni incaricate a queste funzioni, con l'obiettivo di tutelare l'alimentazione dei cittadini italiani.

Ciò che emerge da questo rapporto è il risultato di un lungo lavoro legato alle frodi alimentari, che riguardano circa il 19% delle violazioni contestate, e alla detenzione o somministrazione di alimenti in cattivo stato di conservazione, che ammontano al 29% delle violazioni contestate. Ma anche le carenze igienico strutturali e le anormalità sulla etichettatura degli alimenti incidono notevolmente sulle irregolarità che imbandiscono le tavole degli italiani.

Nell'aprile del 2009, grazie all'operazione “Somatos”, i NAS di Napoli hanno eseguito 22 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone, ritenute responsabili di associazione per delinquere, finalizzata al traffico e all'impiego di sostanze vietate in zootecnia; agli animali venivano somministrati ormoni destinati a incrementare la produzione di latte e ad aumentare la massa grassa di quelli destinati al macello. Sempre nel 2009, ma a Torino, i NAS hanno smascherato un sodalizio criminoso, composto da allevatori di bovini e da funzionari dell'ASL, che occultava la presenza della tubercolosi bovina nelle aziende di proprio interesse. L'obiettivo era di ottenere gli aiuti economici che la UE eroga a coloro che allevano animali da reddito in territori privi di malattie infettive.

Il settore zootecnico però non è l'unico ad essere colpito da frodi o sofisticazioni. A Cremona i NAS hanno accertato che alcuni prodotti caseari venivano realizzati utilizzando materie prime vietate, come caseina, burro e formaggi rientrati nei caseifici perché scaduti. Questa operazione permetteva di utilizzare bassissime quantità di latte. Un caso simile è stato accertato anche a Roma, dove un caseificio produceva formaggi e mozzarelle utilizzando come materie prime amido, fecola di patate e latte in polvere, tutte rigorosamente vietate nella produzione.

Severi controlli hanno riguardato anche le produzioni di qualità regolamentata e anche da questo fronte non vi sono buone notizie. Sono stati ispezionati vini DOCG (Denominazione di origine controllata e garantita), DOC (Denominazione di origine controllata) e IGT (Indicazione geografica tipica), e su 801 campioni analizzati, il 6,9% è risultato irregolare ai controlli.

In particolare è stata scoperta una vasta falsificazione dell'Amarone della Valpolicella; sono stati sequestrati circa 750 litri di Nero D'Avola IGT illecitamente etichettato, 7.600 litri di Primitivo di Manduria DOC 2008 ritrovato senza documentazione giustificativa, e 27.200 litri di Pinot Grigio Veneto IGT non rinvenuto nei registri di cantina.
Tra i prodotti DOP e IGP sono state individuate 1.300 bottiglie di olio extravergine ligure etichettato come DOP ma privo dei requisiti richiesti, sequestrate 2,5 t di carne decongelata e destinata alla produzione di bresaola della Valtellina IGP e false mozzarella di bufala campana DOP.

Tra le numerose operazioni portate avanti dagli organi competenti, tra i quali Carabinieri, Agenzia delle Dogane, Corpo Forestale dello Stato, Capitanerie di Porto, Ministero della Salute ecc, vi sono state, sempre nel 2009, anche operazioni a livello nazionale riguardanti prodotti vendibili in determinati periodi dell'anno.

Tra queste ricordiamo Operazione Pasqua sicura, Operazione Natale sicuro e Operazione Estate tranquilla, che hanno portato alla chiusura di numerose attività di settore per motivi di salute pubblica e al sequestro di migliaia di Kg di alimenti. Insomma, leggendo il rapporto del Movimento Difesa del Cittadino e di Legambiente, dovremmo iniziare ad aprire gli occhi su realtà italiane forse ancora poco conosciute, ma sicuramente radicate; la nostra fortuna è avere organi e reparti competenti ed efficienti che lavorano seriamente sulla prevenzione e sulla sicurezza alimentare.



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