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 Anno VI n° 11 NOVEMBRE 2010    -   PRIMA PAGINA


Lo sbuffo
Oggi è peggio di ieri?
Le stragi impunite, i misteri del potere e le collusioni, la finanza sporca sono qualcosa che appare solo oggi? Ripensiamo al passato
Di Giovanni Gelmini


Ancora una “strage” senza condanne. Assoluzione per insufficienza di prove a Brescia per la strage di Piazza della Loggia che è stata soprannominata, assieme a tante altre, “Strage di Stato”. E utile ricordare che questo tipo di assoluzione, a differenze di “per non aver commesso il fatto”, non dichiara l'estraneità degli imputati ai fatti contestati, ma rileva che le prove non sono sufficienti per condannare e, correttamente in uno stato civile, non si condanna per sospetti non pienamente provati.

Assurdo quindi prendersela con i giudici, ma c'è un giudizio storico che sembra sempre di più trovare conferme: la strategia della tensione non fu organizzata da incompetenti o esaltati, ma da persone capaci che avevano a disposizione i mezzi giusti per creare una cortina fumogena densa e impenetrabile, al fine di non far condannare chi ha commesso e i mandanti di tali stragi: Piazza Fontana 1969, Gioia Tauro 1970, Questura di Milano 1973, Piazza della Loggia e Treno Italicus 1974, Strage di Bologna 1980, Rapido 904 1984.
Troppo poche sono le condanne definitive: solo Questura di Milano, Bologna e Rapido 904.

Che ci sia una responsabilità diretta di chi era al Governo è difficile affermarlo, ma certo è che chi ha operato aveva coperture e potere tanto da indirizzare inizialmente le indagini verso gli ambienti di sinistra. Sono stati chiamati Servizi Segreti Deviati e si è provveduto alla loro ristrutturazione per riportarli ai loro compiti istituzionali, ma questa operazione non ha cambiato i fatti: nulla è stato portato alla luce riguardo alle loro azioni “deviate”, nessun elemento è stato dato ai giudici per facilitare il loro lavoro, anzi le ombre sono proseguite anche dopo, intrecciandosi a volte con i segreti di Stato, come con il caso Abu Omar, o con depistaggi indecenti ,come il caso Itavia, senza che ci fosse segreto di Stato.

Anche la morte del “bandito Giuliano” sembra che non sia proprio chiara e poi il secondo periodo delle stragi: Borsellino, Falcone, Roma, Firenze e Milano. Ancora agenti segreti che appaiono nell'ombra, che cambiano le prove, fanno sparire cose compromettenti come la famosa agenda rossa di Borsellino. Appare ancora l'incapacità dello Stato di dare supporto alla giustizia.

Ma allora le colpe non sono solo di qualche generale, di qualche agente, di qualche politico: è la nostra società che accetta la presenza di questi poteri inquietanti come “cosa normale”. Ricordiamo che dietro a tutte queste stragi c'è il potere, non necessariamente solo quello politico, ma ben più pesante è quello di chi sta dietro i politici: P2, P3, P... , mafie, e anche il potere nero della chiesa, non quello dei “don Gallo” per intenderci, ma quello che gestisce gli affari; “mele marce” si potrà dire, si mele marce, che però non vengono tolte dal cesto, anzi vengono protette e nascoste.

Ieri sera Saviano ha lanciato un'accusa grave, ma credo scontata: compromissione della Lega Nord con la camorra. Ha fatto riferimento ad atti di indagini anche se, non ho evidentemente elementi per dire che l'accusa sia vera, ma è verosimile che la presenza pesante delle Mafie al Nord Italia, fatto ormai accertato, porti a contatti tra il primo partito locale con il malaffare; ricordiamo che per il riciclo dei capitali, è segnalata la presenza delle mafie in modo massiccio nella finanza, e la finanza ha sede naturale nel nord Italia.

Credo alla sorpresa di Maroni, ma credo che anziché prendersela con Saviano farebbe bene a fare indagini attente sui fatti denunciati; le connessioni tra mafie e politica sono un fatto da considerarsi strategico per certi ambienti e non si capisce perché un partito di potere si debba considerare esente a priori da possibili contaminazioni.

Questo è quello che viviamo oggi, ma non mi sembra peggio di ieri, forse è solo che le notizie raggiungono più gente; la cosa che mi preoccupa di più è che la gente sembra essersi assuefatta alle mascalzonate.



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