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 Anno VI n° 12 DICEMBRE 2010    -   FATTI & OPINIONI


Camera dei Deputati - Seduta n. 404 di martedì 30 novembre 2010 - Bozze non corrette in corso di seduta
Daniela Melchiorre. Misto-Liberal Democratici-MAIE
Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario - Dichiarazioni di voto


Signor Presidente, onorevoli colleghi, noi Liberal Democratici sosteniamo, non certo da ora, che il trinomio formazione, ricerca e tecnologia rappresenti l'ubi consistam della crescita e dello sviluppo di ogni Paese, ma soprattutto del nostro, che fonda sul talento e sull'eccellenza del sapere la sua più straordinaria risorsa.

Quella che ci accingiamo a votare oggi è una riforma vera, perché incide fortemente sull'intera governance universitaria e sulle carriere, ma non è una vera riforma, perché non è in grado di realizzare, se non sulla carta, quelle finalità enunciate all'articolo 1 del testo stesso, cioè l'autonomia, il merito, la responsabilità.

Noi Liberal Democratici non condividiamo questo testo per due ordini di motivi che attengono sia al metodo che al merito.

Sul merito va detto che le risorse stanziate per questa cosiddetta opera di razionalizzazione del sistema universitario sono del tutto inadeguate: efficienza non significa penuria di risorse, ma l'esatto contrario; significa predisporre soluzioni possibili ed attuabili oggi, senza rinviare al domani. Colleghi, come si può far passare il messaggio che l'università non è un costo, ma è un investimento sullo sviluppo fin tanto che i nostri ricercatori, dopo un percorso di alto livello di quasi dieci anni, guadagnano poco più di mille euro, salvo rendersi conto che i loro omologhi europei guadagnano più del doppio? Badate, non è un discorso di costo della vita, ma di strategia politica sì. Come si fa a riscrivere la governance degli atenei quando si è ancora in attesa di conoscere l'entità del fondo di finanziamento ordinario per il 2010?

Sul metodo rileviamo che affidare ad una moltitudine di decreti attuativi il compito di riempire la riforma, dai reclutamenti ai concorsi, alla governance stessa delle università, non rappresenti una buona strada né sotto il profilo della tecnica legislativa, ma nemmeno sotto il profilo di coloro che legittimamente dovrebbero conoscere le regole del gioco oggi prima di scegliere il loro percorso professionale di domani.

È per questi motivi che voteremo «no» a questa riforma (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Liberal Democratici-MAIE).



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