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![]() REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8 |
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Anno VII n° 2 FEBBRAIO 2011 - IL MONDO - cronaca dei nostri tempi Berlusconi non demorde ma... |
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Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto al Quirinale nel tardo pomeriggio di venerdì 11 febbraio il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi. E' stato un incontro istituzionale, ovviamente riservato, di cui il giorno dopo sono state date sulla stampa “legittime libere interpretazioni”, ma in qualche caso anche “ricostruzioni fantasiose, perfino con frasi virgolettate mai pronunciate da nessuno dei due interlocutori”, che hanno indotto a diffondere una nota di precisazione.
Art. 88.
Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse. Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura. È evidente che non si parla del Presidente del Consiglio, è quindi appare che ancora una volta Berlusconi falsifica la realtà e getta negli occhi ai suoi elettori un fumo denso al fine di non apparire per quello che è: un uomo politicamente finito, seppure ancora molto pericoloso, che non può andare alle elezioni perché teme fortemente i processi che lo attendono. Ora il monito di Napolitano è chiaro, cosa succederà? I parlamentari che ora sostengono questo governo, per evitare l'interruzione della legislatura e la perdita dei benefici, saranno ancora disposti a sostenerlo o penseranno che un altro governo senza Berlusconi, che possa finire la legislatura in tranquillità, sia una scelta milgiore? Intanto il voto sul Federalismo non è ancora calendarizzato alla Camera; cosa ne pensa Bossi?
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