REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8
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 Anno VII n° 3 MARZO 2011    -   FATTI & OPINIONI


Camera dei deputati - Bozze non corrette in corso di seduta
Giorgio La Malfa (LDMAIE)- dichiarazioni di voto su “federalismo municipale”
Discussione sulle comunicazioni del Governo ai sensi dell'articolo 2, comma 4, secondo periodo, della legge 5 maggio 2009, n. 42, in relazione allo schema di decreto legislativo in materia di federalismo fiscale municipale


Signor Presidente, sul federalismo i repubblicani, che sono un partito autonomista nella loro lunga storia, hanno detto più volte che non hanno obiezioni di principio. Tuttavia, il punto di partenza di questa grande riforma - se sarà tale - deve essere un calcolo accurato dei costi e dei benefici per la collettività nazionale. Infatti, con un debito pubblico del 120 per cento della ricchezza nazionale non si può scherzare; non si può scherzare con una pressione fiscale del 43 per cento come quella odierna.

Una riforma delle istituzioni di questa portata si può fare solo se costa e fa costare di meno l'apparato pubblico. Su questo, onorevoli colleghi e signori del Governo, non vi è garanzia alcuna. Non vi è un documento che faccia stato dei costi del federalismo. Vi sono le parole del Ministro Calderoli e qualche parola reticente del Ministro dell'economia. Non vi è garanzia alcuna dei costi. Infatti, se il federalismo darà più risorse al nord (come dice la Lega) e non ne darà meno al sud (come dice il Governo) la spesa pubblica non diminuirà, anzi aumenterà, oppure aumenteranno le tasse e il debito pubblico.

Signor Presidente, signori del Governo, occorreva iniziare in un altro modo, da una delocalizzazione delle autonomie locali per farle costare di meno. Occorreva abolire le province, come pure vi eravate impegnati a fare; accorpare i piccoli comuni, riducendone il numero da circa novemila alla metà; rivedere i costi delle regioni; infine, sciogliere buona parte delle imprese locali, dove si annida il sottogoverno delle forze politiche che governano a livello locale.

PRESIDENTE. La prego di concludere.

Giorgio La Malfa. Questo non c'è ed è per questo che il federalismo rischia di costare alla finanza pubblica di più ed è per questo che i repubblicani sono fermamente contro di esso (Applausi di deputati del gruppo Unione di Centro).



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