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 Anno VII n° 4 APRILE 2011    -   FATTI & OPINIONI


Camera dei Deputati Seduta n. 452 di giovedì 24 marzo 2011
Comunicazioni del Governo sulla crisi libica: Marco Giovanni Reguzzoni, (Lega Nord)


Signor Presidente e colleghi deputati, la Lega Nord ha dimostrato e sta dimostrando coerenza con se stessa e con la propria storia. A noi della Lega questo intervento militare non è mai andato troppo a genio. Abbiamo condiviso le posizioni della Germania e lo abbiamo detto con le lungimiranti parole del Ministro Bossi, che è stato il primo. Poi sulle nostre posizioni sono arrivati in tanti, sia nel nostro Paese sia all'estero. Lo abbiamo anche manifestato non partecipando al voto della settimana scorsa nelle Commissioni esteri e difesa, che di fatto ha autorizzato il nostro Paese ad aderire alla coalizione che sta facendo rispettare la risoluzione n. 1973 dell'ONU a sostegno della popolazione libica e per garantire una no fly zone sul loro territorio.

Oggi siamo qui però in quest'aula perché alla decisione di intervenire in una missione militare, con tutti i rischi che ciò comporta, deve corrispondere un'assunzione di responsabilità davanti a tutti i cittadini e noi siamo qui per farlo con estrema chiarezza e con il duplice obiettivo di mantenere saldi e forti i legami e le alleanze con i partner europei e con gli Stati Uniti d'America, ma al contempo di tutelare gli interessi dei nostri cittadini.

La grave situazione del Mediterraneo richiede a tutti noi un grande senso di responsabilità, un'attenzione alle esigenze vere del nostro Paese, che sono, poi, le esigenze dei nostri cittadini, delle nostre famiglie e delle nostre imprese.

La nostra storia e la nostra coerenza dimostrano che la pace per noi non è una parola vuota e oggi si aggiungono motivi seri di preoccupazione che abbiamo chiesto al Governo di affrontare. Quali sono questi motivi di preoccupazione? Sono fondamentalmente quattro: gli equilibri internazionali, il rischio profughi e l'emergenza umanitaria che si possono venire a creare, l'aumento del numero dei clandestini e le questioni dell'energia e del petrolio.

Abbiamo chiesto e ottenuto - e di questo ringraziamo il Presidente Berlusconi e tutto il Governo - che il nostro Paese si muova per evitare i rischi connessi a queste preoccupazioni. La nostra risoluzione presentata oggi contiene risposte a questi dubbi e sarà utile per evitare ulteriori problemi al nostro Paese in un momento in cui davvero non ne abbiamo bisogno.

Noi chiediamo innanzitutto il rispetto integrale della risoluzione dell'ONU in tutte le sue particolarità ed articolazioni. Lo ripeto: in tutte le sue particolarità ed articolazioni (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania). Infatti, solo in questo modo, si può garantire la tenuta di quel non dissenso internazionale che si è manifestato nell'approvazione della risoluzione. Si eviteranno, cioè, tensioni pericolose sia con i Paesi della Lega araba sia con quelle superpotenze - Russia e Cina - che erano già critiche sulla missione.

Alla luce di una situazione confusa e pericolosa che vede sempre pronta la minaccia terroristica, un atteggiamento di cautela e di grande prudenza è un dovere per il nostro Governo e per il nostro Paese. Infatti, è sotto gli occhi di tutti che la situazione del Mediterraneo e del Medio Oriente è sempre in ebollizione. Un intervento armato dei Paesi occidentali, certamente, non aiuta la stabilità e la pace di quella regione (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania). E, forse, purtroppo, a riprova della correttezza delle nostre preoccupazioni, proprio ieri, a Gerusalemme, si è visto il primo attentato terroristico dopo cinque anni.

Oltre a queste preoccupazioni, che sono state condivise e hanno trovato modo di esprimersi negli impegni previsti nella risoluzione, abbiamo chiesto ed ottenuto che la situazione umanitaria venga considerata da tutti i Paesi dell'Unione europea. Non è accettabile che dobbiamo farci carico noi da soli di una marea di profughi che potrebbero arrivare sulle nostre coste (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania). L'Europa, se vuole essere non la solita Europa dei burocrati e dei finanzieri, ma l'Europa dei popoli, non può far finta di nulla e non collaborare a questi problemi. Noi vogliamo un impegno economico da parte dei Paesi nostri alleati per l'emergenza umanitaria sul posto: aiutiamoli a casa loro (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania). Vogliamo, inoltre, che il blocco navale funzioni anche per impedire gli sbarchi. E vogliamo ancora che, se gli sbarchi avverranno comunque, tutti i Paesi si facciano carico di quelli che sono davvero rifugiati politici (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania). Al riguardo, vogliamo chiarire un equivoco, perché anche se non è politically correct bisogna dirlo: quelli che stanno arrivando, e molti di quelli che arriveranno, non sono rifugiati politici (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania). Oggi, coloro che sono sbarcati - quasi mille nelle ultime ventiquattro ore - non sono rifugiati politici: sono immigrati clandestini, spesso, tunisini in cerca di lavoro. Lavoro che, nel nostro Paese, oggi, purtroppo, non c'è (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania). Pertanto, diciamolo chiaramente: noi non possiamo accoglierli, non ce lo possiamo permettere.

Infine, l'energia, il gas e il petrolio che importiamo in grandi quantità dalla Libia. Su questo tema, non possiamo accettare il destino a cui il nostro Paese sembrava rassegnato: agli altri Paesi il petrolio e a noi gli immigrati clandestini. Noi non ci stiamo, a noi questo non va bene (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).

Nella risoluzione che abbiamo presentato oggi, firmata anche dai colleghi Cicchetto, Sardelli e dagli altri, che ci accingiamo ad approvare, ricomprende le risposte a questi problemi che abbiamo sottolineato e, per questo motivo, annuncio il nostro voto favorevole. Tuttavia, lancio anche un appello alle opposizioni, perché è utile che su questi temi il nostro Paese sia compatto: deve arrivare forte gli altri Stati e agli altri Paesi la nostra posizione e la difesa dei nostri diritti.

Mi rivolgo all'onorevole Franceschini, all'onorevole D'Alema, all'onorevole Donadi e a tutti gli altri delle opposizioni: nei fatti, noi vogliamo dimostrarvi la nostra responsabilità, il nostro realismo e la nostra concretezza.

Noi non condividiamo alla virgola la vostra risoluzione, non ne condividiamo le premesse e il dispositivo è in gran parte ricompreso nella nostra che è più esplicita, ma l'interesse del Paese è quello di mostrarsi uniti, coerenti e coesi nel difendere i nostri diritti. Per questo, superando i motivi di divisione, voteremo a favore anche della vostra risoluzione (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).

La vostra risoluzione è molto semplice, è molto generica, la nostra contiene invece impegni più precisi, dettagliati, che difendono i diritti dei nostri cittadini, delle nostre famiglie e delle nostre imprese. Quello che ci interessa è che questi impegni siano fatti propri dal Governo e dagli altri Paesi. Se voi non voterete la nostra, non ci interessa, non è una questione di palazzo, non siamo attenti ai giochi politici, siamo attenti a difendere gli interessi dei nostri cittadini (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).

PRESIDENTE. La prego di concludere.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI. Speriamo tutti che questa situazione finisca al più presto e torni al più presto la pace. Noi siamo pacifisti nei fatti e non a parole; avremmo volentieri evitato di trovarci in questa situazione ma oggi, onorevole D'Alema, non è tempo di divisioni, oggi è tempo di fare gli interessi concreti dei nostri cittadini (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania - Congratulazioni).



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