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 Anno VII n° 4 APRILE 2011    -   FATTI & OPINIONI


Camera dei Deputati dal resoconto stenografico dell'Assemblea: seduta n. 463 di mercoledì 13 aprile 2011
GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE) - Processo breve: dichiarazione di voto
D'iniziativa dei senatori: Gasparri ed altri: Misure per la tutela del cittadino contro la durata indeterminata dei processi in attuazione dell'articolo 111 della Costituzione e dell'articolo 6 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (Approvata dal Senato)


Signor Presidente, per rispondere all'accusa che questa legge farà cadere migliaia di processi, per cercare di parare l'ira dei terremotati dell'Abruzzo o quella dei risparmiatori truffati o le parole di un severo magistrato, come il procuratore antimafia Pietro Grasso, ieri il Ministro della giustizia ha detto che, invece, cadranno pochi, pochissimi processi, e solo in primo grado, per colpa o per effetto di questa legge.

Così il Ministro e il Governo hanno svelato definitivamente che vi è un unico destinatario di questa norma, un unico beneficiario, un unico scopo, che è un processo che si svolge a Milano a carico del Presidente del Consiglio. Ne volete la prova, onorevoli colleghi? Il Presidente del Consiglio non si è mai presentato in Aula e non viene in Aula nemmeno questa sera; segno, questo, che egli sa del suo personale conflitto di interessi. Non ho mai visto, in tanti anni, signor Presidente, mai, un comportamento così spregiudicato, così aperto, così sfacciato, un uso da parte della maggioranza nelle Camere, delle sue prerogative e dei suoi poteri non per servire il Paese, ma per servire uno dei suoi membri.

Signori della maggioranza, signori del Governo, tornerete a casa questa sera con la testa china (Commenti dei deputati del gruppo Popolo della Libertà), non dopo giorni di impegno speso al servizio del Paese, ma come uomini e donne che hanno ceduto e sacrificato un pezzo della loro coscienza, delle loro idee e degli interessi dei loro elettori. Voi lo sapete bene, signori della maggioranza! È per questo che né Berlusconi né la Lega chiedono più le elezioni anticipate, perché voi sapete che il Paese ormai vi ha condannato sul piano morale, prima ancora che sul piano politico.

Ecco la ragione per la quale noi, come Repubblicani, vogliamo le elezioni, perché vogliamo che l'Italia possa imboccare, finalmente, una strada nuova e più fiduciosa nel futuro (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Unione di Centro, Italia dei Valori e Misto-Alleanza per l'Italia – Congratulazioni).



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