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 Anno VII n° 5 MAGGIO 2011    -   IL MONDO - cronaca dei nostri tempi



Parliamo di H.R.Y.O.
Acronimo di Human Rights Youth Organization, con sede a Monreale (Palermo), da tre anni sviluppa iniziative culturali, principalmente per la promozione dei diritti umani e alla denuncia di qualsiasi forma di violazione degli stessi
Di Francesca Bisbano


Nel corso dei secoli intere generazioni di popoli hanno sostenuto che l'uomo per natura possiede particolari diritti, che già il filosofo greco Aristotele considerava pari alle leggi civili. Diritti basilari, riconosciuti prima da Ciro il grande nel 539 a.C con il famoso “Cilindro di Ciro”, poi nella Magna Charta di Giovanni Senza terra ed ancora nella Carta Manden del 1222, emanata da Sundjata Keïta, sovrano dell’Impero del Mali; nei principi che ispirarono prima la Dichiarazione di Indipendenza delle colonie del Nord America e poi nel 1789 la Rivoluzione Francese. Diritti, che riemergono quando vengono proclamate le prime costituzioni liberali e nei primi del novecento, quando furono intraprese le lotte sindacali e quelle dei movimenti femministi. Oggi questi diritti, a seguito dell'emanazione nel 1948 della nota Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, sono considerati inviolabili ed è riconosciuta l'estrema importanza della loro tutela.

Riconoscere e garantire il rispetto dei suddetti diritti è essenziale, ma lo è ancora di più educare i cittadini verso di essi, poiché, come dichiarato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nella risoluzione 49\184 del 6 marzo del 1995, tale pratica contribuisce ad accrescere il concetto di sviluppo, in armonia con la dignità delle donne e degli uomini di tutte le età, etnie e minoranze sociali.

Questo è uno dei punti fondamentali sui quali si basa l'attività della Human Rights Youth Organization, associazione internazionale no profit con sede a Monreale (Palermo), impegnata ormai dal 2009 nello sviluppo di iniziative culturali finalizzate principalmente alla promozione dei diritti umani e alla denuncia di qualsiasi forma di violazione degli stessi.

Il lavoro della H.R.Y.O. si articola in campagne di sensibilizzazione, corsi di formazione e di apprendimento non-formale. Tutte attività promosse direttamente dalla Commissione Europea e dal Consiglio D'Europa, che in collaborazione con la fondazione Anna Lindth e l'Università degli studi di Palermo ne finanziano la realizzazione. L'associazione propone il volontariato come mezzo di crescita personale e sociale; per questo opera nel campo della mobilità giovanile, appoggiando nel contesto internazionale iniziative previste dai programmi comunitari in partenariato con gli stati membri dell'Unione Europea e non. Vedi ad esempio la recente realizzazione di “All Without Borders” (Tutti senza Frontiere), progetto finanziato nell'ambito del Programma Comunitario “Gioventù in Azione 2.1”, che ha visto coinvolti sei paesi dell'area Mediterranea: Portogallo, Spagna, Malta, Grecia, Francia ed Italia, per un totale di trenta partecipanti, impegnati nella lotta contro l'esclusione sociale e la presentazione del volontariato come buona pratica di sviluppo per l'individuo e la comunità; o “Peacerama”, concorso volto a stimolare nei giovani partecipanti una maggiore consapevolezza della propria creatività e, dunque, dar loro la possibilità di fare nuove esperienze sia sociali, che cultuali; o ancora i numerosi training course svolti nelle scuole, nelle università o nelle altre istituzioni formative all'estero, per non parlare dei numerosissimi cineforum, incontri, dibattiti, seminari e tantissime altre attività locali, che affrontano i temi collettivi più attuali e controversi.

La H.R.Y.O. però va oltre. I suoi membri operano anche in altri settori, quali: quello del monitoraggio nelle carceri, della lotta alla criminalità organizzata, nonché dell'immigrazione clandestina e della ghettizzazione dei quartieri svantaggiati.
Per questo l'associazione ha allargato il proprio ambito operativo, non solo con la stretta collaborazione che svolge continuamente con comuni (in modo particolare con quello di Palazzo Adriano, dove fra qualche mese verrà realizzato un ulteriore progetto in campo dei diritti umani) ed istituzioni locali, ma anche grazie alla creazione di una propria rete, la quale funge da “ombrello” nei confronti di altre associazioni, che ricevono sostegno tanto per la programmazione dell'attività progettuale, quanto per la diffusione i
n rete di opportunità ed informazioni utili.

La Human Rights Youth Organization trae i propri punti di forza dalla diffusione della cultura, dalla pratica della nonviolenza, dal dialogo fra i popoli e dalla partecipazione attiva, che, tramite metodi innovativi di indagine legati alle nuove tecnologie e ai nuovi mezzi di comunicazione, quali il cinema ed internet, vede i giovani attori responsabili della vita sociale. Impegno, volontà e determinazione, unite ad un buon lavoro di squadra, sono senz'altro un ottimo mezzo per costruire una nuova realtà multiculturale, nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dell'individuo.



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