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 Anno VII n° 6 GIUGNO 2011    -   IL MONDO - cronaca dei nostri tempi


La statistica ci dice
Vino: l'ambito sorpasso dell'Italia. Per la prima volta la Francia arriva seconda
Ma quale valore ha l'essere primi?
Di Luana Scanu


Domenica 12 Giugno.

La solita domenica noiosa, viene scossa da una notizia che crea un “putiferio” nel mondo enologico: l'Italia supera la Francia nella produzione di vino.

Dopo aver sentito l'annuncio a un TG nazionale, mi tuffo con frenesia sul web per cercare di capire di più in merito.

A diffondere la notizia è stata la Coldiretti che, sulla base dei dati della Commissione europea, ha rilevato una produzione di 49,6 milioni di ettolitri per l’Italia, superiore ai 46,2 milioni di ettolitri realizzati dalla Francia, su un totale comunitario di 157,2 milioni di ettolitri, in calo del 3,7 per cento. Il primato del Made in Italy viene quindi confermato, anche se si considerano i valori italiani al netto della feccia stimabile in un 5 per cento. Questo risultato è dato sicuramente dalla sostanziale stabilità della produzione in Italia e da un calo in Francia.

Naturalmente per noi italiani questa è un'ottima notizia, soprattutto se si considera che il vino è il vero motore che traina il turismo enogastronomico italiano che, parlando in linguaggio numerico, vale per l'Italia cinque miliardi e si conferma ogni anno come un settore in continua crescita e sviluppo. Tutto ciò deve essere considerato alla luce di un altro fatto molto importante: il 60 per cento della produzione nazionale è rappresentata da vini di qualità. Infatti ben 14,9 milioni di ettolitri sono destinati a vini Docg e Doc e 15,4 milioni di ettolitri sono invece destinati a vini Igt.

Sempre secondo la Coldiretti, un risultato incoraggiante arriva anche sul lato delle esportazioni, che sono aumentate del 15 per cento nel primo bimestre del 2011.
Si tratta - precisa la Coldiretti - del risultato di una crescita record del 31 per cento negli Stati Uniti, che diventano così il primo mercato di sbocco in valore, davanti alla Germania.

Da non sottovalutare anche l’aumento del 6 per cento nell’Unione Europea e un significativo incremento del 146 per cento in Cina.
Il fatturato complessivo realizzato dal vino italiano nel 2010 è stato pari a 7,82 miliardi, anche grazie al fatto che l’Italia puo’ contare su un numero di riconoscimenti superiore a quello dei vicini francesi, con 504 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (330 vini Doc, 56 Docg e 118 Igt).
Insomma, una gran notizia, se si considera che l'Italia è un paese con un'economia fortemente in crisi.

Non bisogna però dimenticare una cosa fondamentale, e cioè che tutto il vino prodotto quest'anno deve essere anche venduto!
È questo, secondo me, l'obiettivo principale sul quale il mondo enologico italiano dovrebbe concentrarsi. Le sfide su chi produce più vino sono fini a se stesse, non servono certo ad aumentare il fatturato annuo. Non dimentichiamo quindi che tutto il vino prodotto quest'anno deve essere ancora venduto. Io a festeggiare, sinceramente, aspetterei.



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