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 Anno VII n° 6 GIUGNO 2011    -   FATTI & OPINIONI



Marco Giovanni Reguzzoni (Lega Nord). Dichiarazione sull’ Informativa di Berlusconi sulla composizione del Governo
Camera dei Deputati - Dal Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 490 di mercoledì 22 giugno 2011


Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio e colleghi deputati, siamo qui in quest'aula a pochi giorni dal grande raduno di Pontida di domenica scorsa, quando decine di migliaia di persone arrivate da tutta la Padania si sono riunite, sotto un sole cocente, in attesa del loro unico leader: Umberto Bossi. Il messaggio che ci hanno lanciato è stato chiaro ed inequivocabile; il nostro è un popolo unito attorno a Bossi, con il quale condivide un grande sogno: la voglia di libertà e la speranza di un futuro migliore per i nostri figli (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).

La speranza di cambiare il Paese è il nostro obiettivo e a un tempo il motore della nostra azione politica, che si deve concretizzare nell'azione di governo. Questa speranza non può e non deve assolutamente morire, anzi deve essere il faro di ogni nostra decisione. Il nostro dovere è tradurla in risposte concrete: dobbiamo innanzitutto pensare ai nostri giovani, perché non ci perdonerebbero di non aver dato loro un futuro. Ai nostri giovani dobbiamo insegnare con l'esempio innanzitutto che l'unico metro di giudizio è il merito, che il duro lavoro e l'impegno premiano (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).

I giovani non possono essere relegati ad una vita di precarietà, fatta di contratti a termine e diritti zero. Cambiare il Paese è un obiettivo ambizioso, lo sappiamo bene, ma non ci fermeremo di fronte a chi spera che tutto rimanga immobile. Noi vogliamo che il fisco sia più giusto e più equo e che non sia siano sempre le stesse persone e gli stessi territori a pagare per tutti (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).

Il fisco non può essere visto dai cittadini come un nemico e i lavoratori che guadagnano 3.000 euro non possono lasciarne 2.000 allo Stato e riceverne solo 1.000 in busta paga (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania e di deputati del gruppo Popolo della Libertà).

Un sistema così non può più reggere: abbiamo promesso di cambiarlo e cambiarlo per i nostri elettori è un imperativo categorico.

Presidente Berlusconi, colleghi del PdL, se non riusciremo a realizzare gli obiettivi che Bossi ha ricordato dal palco di Pontida, tradiremmo le speranze del nord, ma non solo del nord, perché un fisco più equo e federale è il miglior antidoto a un sud che è vittima del suo stesso assistenzialismo (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania). Nel corso di questa legislatura abbiamo portato a casa importanti risultati, di questo vi ringrazio tutti: nonostante le cronache dei giornali si occupassero d'altro, abbiamo tenuto in ordine i conti dello Stato e abbiamo tagliato un po' di sprechi; abbiamo inferto colpi micidiali alla criminalità organizzata (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania e di deputati del gruppo Popolo della Libertà).

Abbiamo restituito ai comuni i beni del demanio e abbiamo approvato il federalismo fiscale, che finalmente introdurrà il criterio della responsabilità degli amministratori locali (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania). Chi amministra bene non dovrà alzare le tasse, anzi, potrà diminuirle, ma chi amministra male sarà costretto a farlo, e di questo dovrà rispondere davanti ai suoi elettori. Abbiamo approvato la riforma dell'università, perché i baroni non facciano più il buono ed il cattivo tempo negli atenei, e invece sia il merito ad essere valorizzato (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania e di deputati del gruppo Popolo della Libertà). Abbiamo investito enormi risorse per gli ammortizzatori sociali, non lasciando mai soli quei lavoratori e le loro famiglie che hanno pagato il prezzo più alto della crisi economica internazionale (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).

Nell'ultimo Consiglio dei ministri abbiamo approvato un decreto che ripristina le norme dell'espulsione dei clandestini, perché la magistratura non può sempre abrogare quanto decide il Parlamento (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania e di deputati del gruppo Popolo della Libertà). Dobbiamo riuscire a far tornare la linea della fermezza, perché non possiamo permetterci di essere invasi dai clandestini. Purtroppo non abbiamo - lo dico, purtroppo - quei posti di lavoro che cercano da noi. Adesso tocca al Governo fermare gli sbarchi e respingere i clandestini, senza se e senza ma. Su altri temi chiediamo invece al Governo una rinnovata energia e concretezza. Serve una maggiore flessibilità da parte di Equitalia, che non può più procedere con riscossioni coattive, ad esempio, nei confronti di quegli artigiani e commercianti che dimostrino di non essere grado di ottemperare alle scadenze fiscali e contributive per una temporanea difficoltà economica legata al momento. Quell'artigiano e quel commerciante non sono evasori, sono soltanto lavoratori in difficoltà. Non si può pignorare un automobile e una casa a chi ha una momentanea difficoltà (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).

Occorre anche alleggerire il peso delle norme sulla tracciabilità, norme che sono percepite come un aggravio di burocrazia per famiglie e piccole imprese e, al contrario, sono un grosso favore alle grandi banche. Grandi banche che devono tornare ad essere i primi motori del nostro sistema di piccole e medie imprese. Esse devono tornare a dare soldi a chi, al mattino, alza le saracinesche, e non ai grandi gruppi finanziari.

Chiediamo anche al Governo, in primis ai Ministri Frattini e Romani, che si impegnino affinché sia finalmente approvato il regolamento europeo sull'etichettatura obbligatoria e la tracciabilità, che recepisce i principi della legge Zaia, della legge che abbiamo fatto con il collega Versace e delle nuove norme introdotte proprio ieri in difesa dei nostri artigiani che producono mobili, perché questo è il valore del nostro Paese (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania e di deputati del gruppo Popolo della Libertà).

Non possiamo lasciare in mano a imprenditori senza scrupoli e ai signori del business e della speculazione internazionale il nostro motore dell'economia. E poi, Ministro Matteoli, lei non può negare a compagnie straniere il diritto di volare da e per Malpensa. Farlo significa danneggiare Milano e il nord, solo per difendere i piccoli interessi di bottega di alcuni altri aeroporti della CAI, che oggi è una compagnia privata. Ministro, deve dare subito l'autorizzazione a tutte le compagnie aeree che vogliono investire e creare lavoro, ricchezza e tariffe più basse per i viaggiatori del nord e per tutto il Paese.

Per i comuni chiediamo che il Patto di stabilità sia rivisto e corretto - come già abbiamo iniziato a fare nel decreto sviluppo, approvato proprio ieri -, per permettere ai bravi amministratori di spendere i soldi che hanno saputo risparmiare. Chiediamo che gli enti locali virtuosi non siano trattati come quelli in cui gli sprechi sono all'ordine del giorno. Deve essere rivisto subito e senza indugi il Patto di stabilità interno (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).

Abbiamo molto apprezzato la volontà di portare avanti la riforma costituzionale, riducendo il numero dei parlamentari e portando la fine del bicameralismo perfetto, con l'introduzione, finalmente, del Senato federale (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).

Chiediamo anche un taglio serio e non di facciata ai costi della politica, e anche nella burocrazia, magari destinando i risparmi ad aumentare tutte quelle pensioni - e sono la maggior parte - che sono sotto la soglia dei 1.000 euro, e che consentono con difficoltà di raggiungere la fine del mese.

Abbiamo chiesto e ragionato con il Governo perché noi vogliamo la fine quanto prima dei bombardamenti in Libia e il più presto possibile una riduzione dello sforzo, anche economico, nella presenza del nostro Paese alle numerose missioni di pace.

Presidente, Ministri, colleghi del PdL, il Paese ci guarda; dobbiamo dare le risposte che il Paese si aspetta e questa legislatura deve essere ricordata come la legislatura in cui i fatti sono stati più delle parole. Abbiamo voluto legare ogni obiettivo a delle scadenze precise, attraverso un timing preciso, come si fa in azienda, in modo da controllare lo stato di avanzamento e di dare ancora più efficacia ad una straordinaria azione, che è quella che sempre ha avuto il nostro Governo.

Concludo, rievocando non solo l'ultimo raduno di Pontida, ma quello dei vent'anni che sono preceduti. Milioni di giovani e anziani, donne e uomini pieni di speranza, si sono sempre riuniti attorno a Umberto Bossi per chiedere di dare concretezza alle speranze, ai loro sogni e ai loro bisogni, che sono un po' quelli che abbiamo scritto nel programma di Governo, che sono il fondamento della nostra alleanza e che sono oggetto dell'azione di questo Governo.

Onorevole Bersani, con orgoglio le dico che, nonostante gli oltre vent'anni di militanza politica da volontario e da militante, io sono solo da due anni in questo Parlamento e lo dico con orgoglio, perché non capisco le formule dei Governi di transizione, istituzionali e tecnici che dall'inizio della legislatura andate, di volta in volta, tirando fuori. Per me sono giochi di palazzo e di potere che non capisco e non voglio capire. Tutti noi non vogliamo accettare la logica del non cambiare mai niente (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania). Onorevole Bersani, glielo ha ricordato con parole chiare l'onorevole Di Pietro: il vostro unico programma è non cambiare mai niente (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania). Noi siamo lavoratori, ingegneri, imprenditori, artigiani, operai, giovani e pensionati, noi siamo quelli di Pontida, che hanno giurato di portare avanti un progetto di libertà, giustizia e tradizione (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico). Noi siamo quelli cambieranno questo Paese, che vi piaccia, oppure no (Applausi dei deputati dei gruppi Lega Nord Padania e Popolo della Libertà - Congratulazioni).



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