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 Anno VII n° 6 GIUGNO 2011    -   FATTI & OPINIONI


Critica politica
'mondezza emergente: da Napoli alla P4
Una classe politica incapace sta cercando inutilmente di sopravvivere e fa tantissimi danni
Di Il Nibbio


Oggi le prime pagine dei giornali si occupano dell'immondizia. Napoli è per l'ennesima volta al centro dell'attenzione, ma forse c'è qualcosa di nuovo. La prima osservazione è che fatti del genere sono avvenuti quando c'era molta più immondizia per le strade d’oggi (ottomila tonnellate contro le duemila di oggi), la seconda è che c'è una “strana orchestrazione”: gli incendi scoppiano nello stesso tempo con una distribuzione non casuale.
La terza è significativa: il tutto è cominciato quando De Magistris ha deliberato l'attivazione della raccolta differenziata su larga scala. Sembra evidente che il tutto sia fatto per mettere in difficoltà la soluzione principe per questo ventennale problema.
I “miracoli” di Berlusconi non sono evidentemente dei miracoli e per l'ultimo quel diavolo di Bossi ci si sta mettendo di mezzo: sembra che non lo lasci fare.

Non c'è, però, solo l'immondizia di Napoli, ma anche, ben più pesante, quella della politica. Quello che sta emergendo sulla cosiddetta “P4” è tanto sconcertante, quanto “risaputo”. Non è la politica che gestisce i faccendieri, ma i faccendieri che gestiscono la politica. Uno schema che stranamente risale a tempi andati; lo troviamo della P2 di Gelli, lo troviamo nel Fascismo e sicuramente anche in regimi più antichi. Fa comunque sempre scandalo quando scopriamo che i nostri rappresentanti sono solo dei burattini in mano ad affaristi senza scrupoli.

E cosa fanno i nostri rappresentanti politici? Cercano di sopravvivere.
Si sono inutilmente presi due sonore “sberle” dagli elettori, ma non vogliono capire, o non possono, che il loro modo di agire non è più sopportato dall'elettorato e continuano con il loro teatrino: “mettiamoci insieme... io ti aiuto qui, tu mi aiuti là... facciamo una nuova coalizione... mi sposto a destra... il centro... ”. Marionette che si sono accorte di avere in mano il copione sbagliato, ma non conoscono altra parte che quello di fare accordi: solo questo è far politica per loro.

Bossi per galleggiare si inventa i ministeri al Nord, D'Alema continua a strizzare l'occhio a Casini, Casini riafferma di essere lui l'ago della bilancia, Berlusconi sostiene che il suo governo ha una maggioranza solida.... ma non pensano che il loro querulo squittire è fastidioso e inutile?

Gli elettori hanno dimostrato di sapere quello che vogliono: chiarezza e partecipazione. L'hanno dimostrato con le primarie di Prodi e l'hanno confermato con le amministrative e i Referendum. Vogliono gente nuova, credibile, non coinvolta in cose dubbie, logorata da decenni di potere, che parli di cose concrete, senza schemi ideologici e scheletri nell'armadio.

È il momento della svolta e sarà inutile per questa classe politica cercare di sopravvivere oscurando la verità con leggi bavaglio, fare altre leggi ad castam, raccontare la favola della riforma fiscale. Alla prima occasione questi saranno spazzati dagli elettori, se ne avranno la possibilità e, se non l'avranno, saranno le piazze a mandarli via.

Ora si vede che la gente è indignata e questo fa ben sperare.



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