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 Anno VII n° 7 LUGLIO 2011    -   DOCUMENTI


Berlusconi rompe in silenzio con una dichiarazione
Nella nota diffusa il 12 Luglio 2011, che riportiamo, Berlusconi ripete le solite parole e chiede coesione, si ma su cosa? Questo non è chiaro
La crisi di fiducia che si è abbattuta in questi giorni sui mercati finanziari colpisce…


"La crisi di fiducia che si è abbattuta in questi giorni sui mercati finanziari colpisce anche l'Italia, ma la minaccia riguarda tutti, riguarda la moneta comune, il segno più concreto dell'unità dell'Europa.

Le autorità europee e i governi nazionali sono impegnati a fondo per sventare il pericolo di un regresso che ci riporterebbe indietro di venti anni. Siamo in prima fila in questa battaglia.

Per noi, per l'Italia, è un momento certo non facile. La crisi ci coglie nel mezzo del forte processo di correzione dei conti pubblici che abbiamo da tempo intrapreso e rafforzato pochi giorni fa. La nostra capacità di mantenere i conti sotto controllo dopo lo scoppio della crisi finanziaria nel 2009 è stata superiore a quella di altri paesi.

Gli interventi in discussione in Parlamento accelerano la riduzione del debito. Già quest'anno porteremo il saldo primario in significativo attivo. La crisi ci spinge a accelerare il processo di correzione in tempi rapidissimi, a rafforzarne i contenuti, a definire compiutamente i provvedimenti ulteriori volti a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014. Occorre eliminare ogni dubbio sulla efficacia e sulla credibilità della correzione, ma occorre anche operare per rimuovere gli ostacoli che frenano la crescita della nostra economia.

Abbiamo l'Europa al nostro fianco e possiamo contare su innegabili punti di forza. Il governo è stabile e forte, la maggioranza è coesa e determinata.

Le nostre banche sono solide e al riparo dai colpi che grandi istituti bancari esteri hanno dovuto subire e sono state pronte a rispondere agli inviti ad accrescere ulteriormente la loro capitalizzazione.

La nostra economia è vitale. Può contare sulla capacità innovativa dei nostri imprenditori, sulla laboriosità dei nostri lavoratori, sul senso di responsabilità delle parti sociali.

La fiducia nello sviluppo non è mai venuta meno, neanche in momenti più difficili di questo e poggia sull'impegno di tutte le forze politiche, al governo e all'opposizione, a difendere il Paese, le sue prospettive di crescita e il benessere dei suoi cittadini. Dobbiamo essere uniti, coesi nell'interesse comune, consapevoli che agli sforzi e ai sacrifici di breve periodo corrisponderanno guadagni permanenti e sicuri. Questa deve essere oggi la nostra risorsa fondamentale".


Foto Livio Anticoli



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