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 Anno VII n° 7 LUGLIO 2011    -   FATTI & OPINIONI


Critica politca
Ma che fretta c'era!
Una manovra ingiusta e dannosa, che non tocca le vere cause del disastro italiano
Di Il Nibbio


Di corsa c'è l'emergenza!!!!

È questo il modo con cui ci fanno digerire le “stupidaggini” della politica; è questo il modo con cui spesso i truffatori ci portano a decisioni sbagliate: “compra subito altrimenti non troverai più questa vantaggiosissima offerta”, così non ti fanno leggere nel dettaglio le parti negative dell'accordo.

Credo che così sia anche per questa pessima manovra scritta da Tremonti per il governo Berlusconi.

Prendo a prestito le parole di Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista:“La manovra proposta dal governo non solo non blocca la speculazione in corso contro l'Italia, ma, essendo recessiva, aggraverà la crisi.” Di Ferrero non condivido tutte le posizioni, ma ho sempre apprezzato le sue visioni concrete della realtà della nostra politica.

La manovra è profondamente ingiusta perché non tocca i costi della politica, che sono la causa unica del “disastro Italia”, mentre, nel primo anno di applicazione, riduce i redditi delle famiglie medio basse, quelle che sostengono i consumi.

Invece di tassare, o meglio tartassare, le rendite speculative, che sono quelle che rovinano la finanza, tassano l'investimento finanziario, anche quello che compra Titoli di Stato. Questa tassa di bollo si configura come una tassa patrimoniale e si sa che la tassa patrimoniale è pericolosa e fonte di grandi squilibri. L'unica tassa giusta è quella sul reddito, in modo diretto o in modo indiretto, ma non sul semplice possesso di capitali e qui sono in perfetto disaccordo con Ferrero.

Ma da dove viene il problema di mancanza di credibilità dell'Italia?

Certamente dalla classe politica, di maggioranza e di minoranza, che non ha la forza o l'interesse a incedere sulle cose negative che ci perseguitano.

La sintesi delle cose negative può proprio essere il debito pubblico. Considerato un modo positivo per raccogliere il risparmio delle famiglie o della liquidità delle aziende, da usare per investire nelle infrastrutture, negli ultimi decenni del secolo scorso è diventato il modo per finanziare la spesa corrente e espandere a dismisura i costi della politica.

Vediamo come questo governo ha governato fino ad oggi spesa pubblica e debito pubblico. Il grafico fresco fresco che ci fornisce la Bankitalia ci mostra come Prodi era riuscito a diminuire il fabbisogno pubblico e il Governo Berlusconi lo ha riportato ai livelli precedenti; solo nell'ultimo periodo lo ha timidamente compresso.

Il fabbisogno pubblico è legato a molti fattori negativi: l'inefficienza della burocrazia, le spese egli enti inutili, ma sopra a tutto c'è il costo della politica, con i suoi emolumenti, i “rimborsi elettorali” e i favori agli amici. La corruzione impera in questa classe politica e sembra ora concentrata, nel PDL, ma non crediamo che gli altri siano esenti: la corruzione c'è dove c'è da corrompere. Occorrono gli “anticorpi” per contenerla e gli anticorpi passano per democrazia e trasparenza.

Ma torniamo al nostro debito pubblico, indotto da una spesa pubblica corrente che si è espansa oltre ogni limite. La presenza di una gran quantità di titoli di stato sul mercato permette il ricatto degli speculatori. Gli speculatori dovrebbero essere stroncati, non solo per il ricatto alle nazioni, ma anche per i loro giochi sulle materie prime. Gli speculatori consumano risorse che invece dovrebbero essere investite nelle imprese.

Per stroncare la speculazione ci sono due cose da fare: la già citata tassa sui guadagni di borsa (almeno il 35%) e, prendo ancora da Ferrero le parole, “bloccare le vendite dei titoli allo scoperto ”. Ma ci rendiamo conto che in Borsa vendono quello che non hanno? Se avvenisse in una trattativa commerciale questa si potrebbe configurare come truffa.

Quali provvedimenti prende la manovra finanziaria per tagliare alla radice i problemi che ci affliggono?
Nulla: non tocca la casta e i benefit dell'essere al potere, non agisce sulla speculazione.

Ecco perché questa manovra non solo è inutile, ma, mettendo le mani solo nelle tasche degli italiani poveri e quasi poveri, fa enormi danni.
È assurdo il comportamento dell'opposizione, che avrebbe dovuto opporsi duramente o lasciar fare in cambio di dimissioni irrevocabili di questo governo.



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