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A vent'anni dalla sua nascita

Internet non è più per pochi eletti e un tabù per gli altri

La funzione della rete è diventata essenziale per i giovani, ma anche molti anziani la usano di frequente. Oggi la rete è informazione e cultura e l'informazione in iternete mette in difficoltà tv e carta stampata

Di Francesca Bisbano

Nel 1991 nasceva il world wilde web, il servizio per la condivisione di contenuti multimediali e, se l'anno seguente in tutto il mondo si contavano poco più di un milione di computer connessi alla rete, oggi le percentuali superano di gran lunga il miliardo di utenti attivi.

Il web non è più un tabù! A dimostrarlo è un recentissimo rapporto Censis sulla comunicazione e l’evoluzione dei consumi mediatici, che stima al 53,1% la crescita dell'utenza italiana di internet. Palmari, tablet, smartphone all'ultimo grido, dispositivi mobili sempre più tecnologici e attrezzati, alimentano il fenomeno, sicché dalle mappe GPS per muoversi con estrema facilità, alle offerte di lavoro, dalle prenotazioni di viaggi vacanze, alle operazioni di home bankig, dalla gestione di contenuti multimediali, alla tv on-line, che sono fra i servizi maggiormente utilizzati dai privati, emerge una crescita vertiginosa della percentuale degli internauti (6,1% di utenti in più rispetto al 2009).

Giovani compresi tra i 14 e 29 anni, la cui utenza raggiunge l’87,4%, ma anche over 65, con un discreto 15,1% , popolano il mondo del web. Internet piace a tutti, non solo perché è divertente, pratico ed interattivo, ma anche ricco di informazioni utili per muoversi in libertà e rimanere sempre e ovunque aggiornati. Così per le nuove generazioni: Facebook, Myspeace, Twitter, Google+ e altre piattaforme trasformano la rete in un canale d'informazione alternativa, che getta in crisi il settore della carta stampata. Mensili, periodici, bimestrali e settimanali da seguire, diverse le fonti cui attingere e migliaia di bloggatori pronti a condividere e commentare, anche le notizie più assurde!

Petizioni, scandali, leggi, citazioni, iniziative politiche, sociali, economiche e culturali: informazione e cultura passano ormai quasi esclusivamente attraverso la rete, che rivoluziona sia la vita privata, che quella pubblica! Il web è fonte di innovazione, un investimento per il futuro e non solo perché agevola la diffusione di notizie in tempo reale, ma anche perché incentiva la crescita di una coscienza di massa, nonché quella di valori globali, che si trovano alla base della cultura di ogni popolo.

Ai pregi si accompagnano però molti difetti. Utenti, pigri che non verificano l'attendibilità delle fonti, che diffondono le favole metropolitane o sono diffidenti nel condividere le informazioni o poco attenti nel commentarle.

Tuttavia non sono gli unici ad esser in torto, perché altrettanti difetti si riscontrano nella gestione dell'informazione. Si prendano come esempio i quotidiani e le riviste online: tante testate e tanta confusione, che il più delle volte ostacola il completo sfruttamento delle potenzialità dell'online.
A distanza di 20 anni infatti, la presenza dei periodici sul web lascia ancora a desiderare, magari per mancanza di un sito vero e proprio o per aver ignorato il mondo delle applet, che popolano il mercato dei tablet e dispositivi mobili di ultima generazione.

In un nuovo internet, dove a distanza di pochi anni si è evoluto lo stesso concetto di “navigazione” (l'utente non si limita più a ricercare e condividere i contenuti dei risultati ottenuti; bensì cerca di instaurare una rete di relazioni e scambi interattivi, dove si pone in gioco in prima persona), gli editori perdono terreno, impegnati oltretutto a dover confrontarsi con un pubblico prettamente giovanile, che vive esclusivamente in rete.

In una rete multiforme, dove si assiste ad un cambiamento sempre più evidente della società, gestire una testata online non può certo rimanere ancorata a tradizionali canoni aziendali.
Qual'è la soluzione migliore?
A cosa dovranno puntare gli editori?
Qual'è l'obiettivo da raggiungere?
Quale tipo di informazione va data ai lettori, considerato che i telegiornali nazionali rimangono fonte centrale di trasmissione delle notizie di cronaca?

Certamente un'informazione meno faziosa, nonché più presente tramite l'aggiornamento continuo dei Feed sui dispositivi mobili, potrebbe risultare utile e profittevole nella gestione della testata digitale; ma cosa fare per rendere internet un mezzo di comunicazione di massa speciale e dunque preferibile alla tv?

Semplice! Ogni editore dovrebbe preoccuparsi di rendere il proprio sito interattivo, fornendo la possibilità agli utenti di commentare notizie o post degli autori; imparziale e multilaterale: è bene che gli utenti possano confrontare facilmente fonti, fatti ed opinioni diverse; specifico: i lettori spesso s'interessano alla realtà locale o a particolari argomenti: sport, cultura, tradizioni, cinema, viaggi, ecc ecc; personalizzato: è importante dare la possibilità a chi lo segue di costruirsi un'informazione su misura, selezionando dunque gli argomenti di proprio interesse e creando così un quotidiano “on demand”, ma soprattutto innovativo!

Un quotidiano online deve andare oltre la cronaca (per quello ci sono i tg, la radio e le testate nazionali), esso deve adattarsi ai bisogni dell'internet society, che si configura sempre più come società dell'informazione!
In altre parole, un periodico online deve trasformare l'informazione in opportunità per gli utenti di internet, non solo per la risoluzione dei problemi quotidiani, ma anche per migliorare la qualità della propria vita, per esercitare al meglio le proprie responsabilità di lavoro e personali, per progredire e sentirsi migliore e dunque per diventare più consapevoli e partecipi del mondo che ci circonda.

Argomenti:   #comunicazione ,        #cultura ,        #informazione ,        #internet ,        #società ,        #stampa



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