REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI AREZZO IL 9/6/2005 N 8
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 Anno VII n° 9 SETTEMBRE 2011    -   DOCUMENTI


Dal resoconto stenografico della Camera dei Deputati
Marco Giovanni Reguzzoni (Lega Nord) Dichiarazione di voto della manovra bis
Disegno di legge: S. 2887 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari (Approvato dal Senato)


Signor Presidente, ministri, colleghi deputati, se siamo qui in quest'Aula a votare la fiducia al Governo sulla manovra è perché il pressing dei mercati e la crisi internazionale sono tali che non potevamo perdere un minuto di più. Abbiamo responsabilmente risposto al bisogno del Paese che - vogliamo ricordarlo - meglio di altri ha saputo affrontare le turbolenze della difficilissima congiuntura economica internazionale.
Abbiamo saputo tenere i conti d'ordine e non è facile. Sono i numeri che lo dimostrano. Il nostro deficit è migliorato molto più di quanto hanno saputo fare gli altri Paesi. Sono i numeri che parlano e non le chiacchiere. Il pareggio di bilancio, che soltanto qualche mese fa sembrava un'utopia, oggi è realtà (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
Il pareggio di bilancio significa smettere, per la prima volta dopo quasi un secolo, di accumulare debiti. È una questione di correttezza innanzitutto per le generazioni future che quei debiti saranno costretti a pagare. Sappiamo che questa manovra è pesante. È una medicina amara, che però serve per curare e fermare una malattia. Dobbiamo avere anche l'onestà di dire ai cittadini che non potevamo fare diversamente: non farlo, avrebbe significato aprire la via del fallimento vero e proprio del Paese.
Ci dispiace constatare che, nonostante tutto, l'opposizione ha continuato e continua tuttora a suonare la stessa identica musica: mandare a casa il Governo anche a costo di mettere sul lastrico le nostre famiglie e le nostre imprese. Ma vi siete chiesti che cosa succederebbe se non passasse questa fiducia oggi? Avete fatti i conti di che cosa costerebbe alle nostre famiglie, ai nostri pensionati, alle nostre imprese (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania)? Il vostro è un atteggiamento irresponsabile e opportunista. Siete pronti a tutto pur di eliminare l'avversario. Non importa se il Paese può andare a rotoli.

Noi, invece, abbiamo il dovere di considerare il bene di tutti i nostri cittadini e di votare convinti a sostegno di questa fiducia.
Presidente Donadi, che si riempie la bocca, attendiamo voi dell'Italia dei Valori alla prova dei fatti. Le province e i comuni che sono amministrati dalla Lega hanno oltre il 50 per cento di raccolta differenziata e smaltiscono i rifiuti a casa loro (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania - Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico). Il vostro sindaco di Napoli, invece, è capace solo di chiedere soldi, assistenzialismo e di portare i rifiuti in Germania (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania - Commenti dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Italia dei Valori). Sono questi gli sprechi su cui intervenire e gli incapaci devono andare a casa (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
< Nel merito della manovra, non voglio esprimermi aggiungendo il mio sproloquio ai troppi che si sono sommati in questi giorni. Ma, potevamo fare qualcosa di meglio? Certo, è sempre possibile fare qualcosa di meglio, ma la Lega è stata vigile, presente e determinata, difendendo i propri interessi. Le pensioni, innanzitutto, che percepiscono i nostri anziani, come abbiamo sempre detto, e di questo siamo soddisfatti. Ci piacciono anche i tagli ai Ministeri e il contributo di solidarietà che è a carico di noi parlamentari. Abbiamo fatto il possibile anche per ridurre il taglio agli enti locali, ai comuni sui quali non era giusto ricadesse tutto il peso della manovra, soprattutto su quei comuni virtuosi che sono stritolati dal Patto di stabilità interno e che non possono spendere quanto hanno in cassa. E dobbiamo ... (Dalle tribune del pubblico viene esposto uno striscione recante la scritta: «basta Lega, basta Roma, basta tasse»).

PRESIDENTE. Attenda, onorevole Reguzzoni (Commenti dei deputati del gruppo Lega Nord Padania). Prego di togliere immediatamente quello striscione! Sospendo la seduta.

La seduta, sospesa alle 12,25, è ripresa alle 12,26.

PRESIDENTE. Riprendo la seduta. Prego, onorevole Reguzzoni.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI. Evidentemente, quello che dico dà fastidio a molti (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania - Commenti dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Italia dei Valori). Ma noi andiamo avanti, perché siamo convinti di avere dalla nostra, come dimostrano anche i recenti fatti di cui parlerò, il senso non soltanto del consenso ma della storia.

Dobbiamo andare avanti in questa direzione perché non è possibile che i comuni, che hanno soldi in cassa, non li possano spendere. Quindi, avanti con la revisione del Patto di stabilità interno, con la riforma del fisco, con la riforma tributaria, con la riforma costituzionale e con la riduzione del numero dei parlamentari. Avanti con la semplificazione e la sburocratizzazione, le liberalizzazioni e la difesa della nostra produzione. Sono questi gli obiettivi che dobbiamo centrare e non esiste altra via d'uscita. Inoltre, vi è una cosa che ci preoccupa molto. È di questi giorni, infatti, la notizia di un probabile aumento della partecipazione della Cina al debito pubblico italiano. Signor Presidente, però faccio fatica a proseguire perché si verificano, sempre in concomitanza degli interventi dei membri del gruppo della Lega, fatti che sono incresciosi e che sfuggono, chissà come mai, al controllo (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).

PRESIDENTE. Invito i colleghi a consentire all'onorevole Reguzzoni di svolgere il suo intervento. Prego, onorevole.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI. Anche perché il mio intervento è uno dei più brevi e sto già avviandomi alla conclusione, perché non servono tante chiacchiere. Servono i numeri e i fatti, quelli che non siete capaci voi di produrre (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania - Commenti dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Italia dei Valori).
La notizia, quella che ci preoccupa molto - e di questo chiedo al Ministro Frattini, che è in Aula, di prendere atto -, è relativa ad un probabile aumento della partecipazione della Cina al debito pubblico italiano. Questo non ci piace. Non permetteremo che dopo aver concesso loro di invadere il nostro mercato (Commenti dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Italia dei Valori)... Evidentemente qualcuno ha interessi, quando si parla della Cina, a fare rumore, sempre da quella parte dell'emiciclo (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania). Non permetteremo che dopo aver concesso loro di invadere i nostri mercati con prodotti falsi, a volte nocivi della salute e dannosi per la nostra economia, adesso ci tengano in pugno anche mettendo le mani sui nostri risparmi.
I cinesi, grandi amici del vostro Prodi, ci hanno portato via le aziende e i posti di lavoro e ora, con i nostri soldi, vogliono impadronirsi di tutto il Paese. Ebbene, sono certo che non saremo così ciechi da svendere anche la parte buona, quella più importante, che è il valore costituito dai nostri operai, dalle nostre imprese e dal nostro know-how.
L'ultimo discorso in quest'Aula lo conclusi dicendo che era necessario passare dalla difesa all'attacco e che il Governo deve riprendere immediatamente il cammino delle riforme liberali e federaliste. Adesso dobbiamo pensare allo sviluppo, alla crescita. Raggiunto il pareggio di bilancio, dobbiamo tornare a guardare con grande ottimismo al futuro, è il momento giusto ed è anche l'ultima occasione, non ci sarà una seconda possibilità.
Andiamo avanti, ammoderniamo il Paese e non ascoltiamo quelli che sanno solo dire no, solo conservare e solo opporsi a qualsiasi riforma. Andiamo avanti e facciamo un Paese libero e federale (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania e di deputati del gruppo Popolo della Libertà).



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