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 Anno VIII n° 8/9 AGOSTO / SETTEMBRE 2012    -   EVENTI



Silvano Filippini: “A spasso per Bergamo e dintorni”
A Bergamo,Caffè Letterario, dall'8 al 22 settembre 2012
Di Natascia Zanon


Silvano Filippini, Bergamo dall'Aeroporto, 2012, acrilico su tela
La mostra del pittore Silvano Filippini, che apre i battenti a Bergamo al Caffè letterario l'8 settembre 2012, è un chiaro invito a seguire l’artista nella visione di nuovi scorci di Bergamo e dintorni; da qui il titolo stesso della mostra “A spasso per Bergamo e dintorni”.

Filippini, in questa nuova fase della sua vita pittorica, lascia lo stile di pittura più surrealista, che lo ha caratterizzato negli ultimi anni, per diventare un fotografo della realtà; infatti, nelle sue opere precedenti, fa “da padrone” una visione surreale e idealizzata della realtà e che trova nell’opera “Autobiografia fantastica”, presentata nella mostra del 2008, una delle sue massime espressioni.

Silvano Filippini, Luce soffusa su Bergamo, 2012, acrilico su tela
Ora, invece, Silvano Filippini propone ai visitatori della sua mostra una nuova visione della sua pittura. Ciò che colpisce di più sono i soggetti di tali opere, perché torna alle immagini della sua terra: paesaggi, scorci nascosti tra piccoli paesi immersi nel verde, campanili e fontane che l’artista ferma nella loro bellezza attraverso una “fotografica” pittura rivisitata. Silvano Filippini riproduce in maniera semplice e realistica, senza essere però scevro da elementi fantastici, ciò che il suo occhio vede con una visione più complessa e più elaborata.

Silvano Filippini, Ponte di Clanezzo, 2012, acrilico su tela
C’è una chiarezza nel modo di esprimersi, una pulizia nella sua creatività e nel modo di raccontare con le sue opere la vita che lo circonda. Non abbandona però completamente la sua visione sognatrice, che sbuca nei quadri quasi a sorprendere l’osservatore. Si guardi “San Bernardino” nelle prospettive del tetto o nel “Ponte di Clanezzo”, c’è un uso sapiente della tecnica di dipingere, con un effetto visione quasi appannato, che sembra volere immortalare l’immagine del ricordo di un luogo ameno.

I diversi paesaggi sono raffigurati durante le varie ore del giorno, dal sole forte e vivo del mezzodì, al tramonto, quando la luce del sole, che cala e crea ombre e sfumature nuove nella visione del paesaggio stesso, lasciano in colui che guarda una sensazione di struggente romanticità, come l’esempio di Sant’Erasmo, “Luce soffusa su Bergamo” o “Fantasia su Piazza Vecchia” ove la luna è la padrona indiscussa della scena.

Silvano Filippini, Un ingresso nella vecchia Martinengo, 2012, acrilico su tela
Filippini cerca di cogliere nuove visioni di edifici e paesaggi come “Parre dall’Alto”, “La vecchia Torre di Martinengo”, un ingresso della vecchia cittadina, quasi a voler suggerire all’osservatore di vedere i luoghi e le immagini quotidiane, da un'altra prospettiva, magari più fantasiosa, che può far nascere nuove visioni curiose e stimolanti di luoghi a noi comuni, considerati poco interessanti.

Ciò che può lasciare sicuramente rapiti gli spettatori della mostra, sono a mio avviso, i due quadri “Fontana Contarini” e “Sole dell’avvenire”, ove l’artista si lascia trasportare dal suo passato pittorico e crea fantasie di colori che travolgono una fontana di sera o un paesaggio all’alba. Entrambe le opere si scostano dalle altre della mostra e a dar rilevanza a ciò è anche il fatto stesso di avere una prospettiva piramidale su una tela piramidale, quasi a simboleggiare un totem che contiene una visione magica della realtà.
   
Silvano Filippini, Fontana Contarini, 2012, acrilico su tela Silvano Filippini, Sole dell'avvenire, 2012, acrilico su tela

Ciò che uno spettatore deve prepararsi a vedere in questa mostra è sicuramente un Silvano Filippini che realizza da maestro illusioni prospettiche e con un robusto uso dei colori.


Silvano Filippini
“A spasso per Bergamo e dintorni”
CAFFE’ LETTERARIO ,Via S. Bernardino, 53 - BERGAMO
dall'8 al 22 settembre 2012

Ingresso libero
orari:
Lunedì: 16-23
da Martedì a Sabato: 9.30-13 e 16-24

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