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Commento al comunicato stampa del Consiglio dei Ministri

Legge di stabilità: tagli minimi all'IRPEF ed altro

Riduzione della “spada di Damocle” dell'aumento dell'IVA dal 2% all'1%

Di Giovanni Gelmini

Legge di stabilità, definizione ancora non recepita della vecchia dizione: in pratica le linee per la nuova legge di bilancio.

Ecco alcuni pensieri, a volte solo sogni.

La spada di Damocle dell'aumento dell'IVA viene cambiata: anticipata a giugno, ma ridotta d un punto. È certamente un fatto positivo perché due punti d’aumento dell'IVA ammazzerebbero l'Italia, un punto è sempre troppo, ma non sarebbe meglio pensare, in caso di sforamento del pareggio di bilancio, perchè di questo si tratta, alla riduzione dei compensi dei politici del 90% e dei dirigenti del 50%?

Il comunicato stampa parla anche di pagamenti dei debiti della P.A. Un fatto dovuto i debiti si devono pagare puntualmente: questo è un tratto significativo di chi chiede credibilità, ma cari lettori sapete che il sottoscritto attende il pagamento da un comune per uno studio economico consegnato nel 2009? Se questa è serietà!

Ecco l'attesa “rimodulazione di alcune tax expenditures”, ma tutti sanno cosa significano queste parole non italiane? Perché usare turpiloqui esteri quando l'italiano è ben ricco di parole?

  • Riduzioni di deduzioni e deportazioni; il comunicato da specificazioni insufficienti a capire la portata di questo elemento che aumenta il carico fiscale sui redditi.
  • L'assoggettabilità ad IRPEF delle pensioni di guerra e di invalidità; poco chiaro anche questo, ma comunque va ancora verso un aumento della pressione fiscale
  • Riduzione di un punto percentuale dell'IRPEF per i redditi fino a 26 mila euro. Poca roba! Per un reddito di mille euro al mese corrisponde a circa 6 euro e al mese per uno di 2000 e più a 15 euro al mese. Non sarebbe stato meglio elevare di 500 euro la quota non tassabile? Avrebbe portato a 12 euro in meno a tutti, e per un reddito basso incomincia ad essere qualcosina. Sempre troppo poco però per rilanciare i consumi.

Leggiamo che è approvato il secondo capitolo delle disposizioni per la revisione della spesa pubblica, e si enfatizza il risparmio così ottenuto, ma dove va a finire questo risparmio? Bene se andasse in parte a investimenti, ma non lo si capisce.

Leggo “Un capitolo importante del provvedimento riguarda i controlli dei bilanci delle Pubbliche Amministrazioni.” Ricordo che, una volta, ogni delibera doveva essere verificata da un ufficio apposito della Corte dei Conti, è stato abolito questo ufficio perché non ripristinarlo? Da fastidio ai politici? Ah, ecco!
È decisamente importante che i controlli sulla spesa siano effettuati da enti indipendenti dalla politica (almeno nominalmente) quali corte dei Conti e Giustizia, ma non si capisce bene come funzionerà, speriamo in bene.


vedi estratto dal comunicato stampa

Argomenti:   #economia ,        #finanziaria ,        #governo ,        #monti ,        #opinione ,        #politica



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