|
||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||
In collaborazione con il Museo Di Stato Russo – San Pietroburgo Maxim Kantor: Vulcano Fondazione Stelline – Milano, dal 26 ottobre al 9 dicembre 2012 |
||||||||||||||||||||||||||||
Tuttavia le numerose mostre tenute dall’artista dalla fine degli anni Ottanta in diverse città in Europa e negli Stati Uniti, oltre a quelle italiane appena citate, sono sempre state dedicate ad un particolare periodo del suo lavoro o ad una singola serie grafica.
Maxim Kantor (Mosca 1957) è pittore, incisore e scrittore russo contemporaneo, figlio dell’intellettuale e filosofo Karl Kantor, scomparso nel 2008, con il quale ha sempre avuto un profondo rapporto di vicinanza, di scambio, di confronto. La sua produzione artistica si divide in tre periodi principali. Il Periodo Rosso (Periodo Sovietico, 1980-fine anni Novanta).
Il Nuovo Impero (Fine anni Novanta – 2008).
Inizia un'epoca di grandi speranze, caratterizzata anche dalla perdita d’orientamento. La Russia crolla, ma anche l'Europa attraversa una profonda crisi. L’opera riassuntiva di questi dieci anni è il portfolio di litografie Metropolis, del 2001-2003, ma anche quadri intensi come La torre di Babele (2008) e Requiem per un terrorista (2003-2004), che si possono ammirare in mostra. Atlandide (Dal 2008 ad oggi).
Il compendio del lavoro di questo periodo si ritrova nell'ultimo portfolio grafico Vulcanus (esposto integralmente in mostra), dove Kantor si ritrae nella prima incisione con il titolo Autoritratto tra Lenin e Putin (2010). In esso Kantor con segno mirabile, acuto e con ironia sferzante ripropone la storia del XX secolo fino ai nostri giorni, con particolare attenzione agli eventi legati alla Rivoluzione Russa e alla Prima Guerra Mondiale. I soggetti delle sue incisioni sono i protagonisti della storia, da Lenin, a Stalin, a Trotsky da Churchill a Roosvelt, e gli intellettuali da Tolstoy a Cecov, a Majakovskij, all’Achmatova.
Ogni periodo ha una propria geografia. Per il Periodo Rosso è Mosca. Per il periodo del Nuovo Impero sono le città in cui ha viaggiato, Berlino, Londra, Parigi ecc. Negli ultimi anni Kantor passa sempre più tempo in un'isola vicino alla costa della Francia, l'Ile de Ré. L’immagine centrale nelle sue opere pittoriche è Atlantide che s’inabissa nell'oceano, come racconta Platone.
MAXIM KANTOR. Vulcano a cura di Alexandr Borovsky e Cristina Barbano Fondazione Stelline, Corso Magenta, 61 – Milano 26 ottobre - 9 dicembre 2012 Inaugurazione: giovedì 25 ottobre ore 18.30 Orario: da martedì a domenica: 10-20; lunedì chiuso Aperture straordinarie: 1 novembre; 7 e 8 dicembre 2012 Biglietteria: Euro 6,00 intero. Euro 4,50 Ridotto, Euro 3 scuole Informazioni: +39.0245462.411 www.stelline.it Per informazioni sull’artista www.maximkantor.com Visite guidate gratuite per adulti e servizi didattici PLAY ART a cura di AD ARTEM 02 6597728 / info@adartem.it / www.adartem.it Catalogo Palace Edition (pagg. 192; Formato cm. 30,5x30) Prefazione di Camillo Fornasieri. Testi di Cristina Barbano, Alexandr Borovsky, Erik Hobsbaum, Vittorio Hosle, Ulrike Göschenen, Alexander Zinoviev e Maxim Kantor Maxim Kantor (Mosca, 1957) Pittore, incisore e scrittore russo, è il figlio dell’intellettuale e filosofo Karl Kantor, con il quale ha sempre avuto un profondo rapporto di vicinanza, di scambio, di confronto. Sue opere sono esposte al British Museum di Londra, allo Städel Museum di Francoforte, alla Galleria Tretjakov di Mosca, alla South Australia Gallery di Adelaide e in numerosi altri musei. Autore di cinque opere letterarie, alcune in corso di traduzione in italiano e inglese, di diverse pièce teatrali e di tre raccolte di saggi. L’artista collabora costantemente con il giornale inglese online “Open Democracy”, col mensile parigino “Le Monde Diplomatique”, e con i giornali moscoviti “Novaya Gazeta”, “Rossiiskaja Gazeta” ed “Expert”. Kantor è membro del Senior Council del St. Antony College, del Wolfson College, del Pembroke College dell’Università di Oxford. Vive tra l’Île de Ré (Francia), Oxford, Berlino e Mosca. Maxim Kantor ha presentato la serie “Vulcanus. Atlas” lo scorso anno a Berlino alla Galerie Nierendorf; recentemente al Musée du Montparnasse di Parigi (6 aprile – 6 maggio 2012), all’Ashmolean Museum of Art and Archaeology di Oxford (in occasione della Conferenza Internazionale sul tema “Come rispondere alla crisi globale” da lui promossa con il sostegno della Cattedra di Politica Mondiale dell’Università di Oxford, 12-13 maggio 2012), e al Museo di Stato di San Pietroburgo (20 giugno – 23 luglio 2012). Argomenti: #arte , #arte contemporanea , #kantor , #milano , #mostra , #russia |
||||||||||||||||||||||||||||
© Riproduzione vietata, anche parziale, di tutto il materiale pubblicato Articoli letti 15.117.330 seguici RSS Il sito utilizza cockies solo a fini statistici, non per profilazione. Parti terze potrebero usare cockeis di profilazione |