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Elezioni: il commento politico

Pirro è passato in Sicilia

Le elezioni siciliane danno chiare indicazioni su quello che aspetta l'Italia: rischio di ingovernabilità e disaffezione dell'elettorato

Di Giovanni Gelmini

Tutta l'Italia guarda ai risultati delle elezioni siciliane per cercare di vedere il suo futuro e credo che il risultato ben indichi che così non va. Sappiamo che la Sicilia “è diversa dall'Italia”. Me l'hanno ripetuto abbastanza perché non lo possa dimenticare, ma a me sembra che i risultati siano ben applicabili, nelle grandi linee, all'Italia intera.

Il 53% che non ha votato è qualcosa che dobbiamo aspettarci ovunque e, se a questi aggiungiamo il 18% andato al Movimento Cinque Stelle, possiamo ben capire che gli “altri”, quelli cui non piacciono i politici che hanno distrutto il nostro paese, sono in netta maggioranza. Quindi la classe politica vecchia deve rendersi conto che non può andare avanti così anche se “vince”, altrimenti sarà mandata a casa definitivamente.

A poco servono le “alleanze strategiche” fatte attorno ai tavolini dei salotti politici; Grillo ha sfondato, anche se non ha vinto, con persone che non sono mai state prese in considerazione in quei salotti, allora, perché candidare persone inquisite, o addirittura condannate, quando la gente vuole pulizia?
Non sarebbe stato meglio immettere giovani?

Crocetta ha portato PD e UDC alla vittoria, ma servirà?
Se non si alleano con qualcun altro si torna alle urne e di conseguenza sarà un disastro per gli attuali vincitori. Occorre allargare la maggioranza , ma con chi?
I grillini non sembrano disponibili (n.d.r. Perché dovrebbero sporcarsi le mani con un accordo col nemico?) e allora rispuntano le corna del diavolo: Lombardo. Ma un’alleanza del genere sarebbe utile alla sopravvivenza politica di PD e UDC?

Questa situazione, in linea generale, si può riprodurre facilmente anche in altre regioni o a livello nazionale. Un modesto premio a chi vince non serve a garantire la governabilità e quindi è perfettamente inutile;a questo punto non si capisce perché dovrebbe esserci. O si dà la maggioranza assoluta a chi vince, o è meglio tornare al vecchio sistema proporzionale in cui le alleanze si fanno dopo le elezioni.

Credo che l'insegnamento di queste elezioni siciliane sia rinnovare, rinnovare e rinnovare specialmente il metodo: lavorare su un programma credibile, senza cercare alleanze strane stare vicino alla gente, capire cosa chiede e spiegare i perché delle scelte.

Argomenti:   #destra ,        #elezioni ,        #grillo ,        #lombardo ,        #pd ,        #sicilia ,        #udc



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