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Antonio Giovanni Mellone: “A midsummer (K)night’s dream”, ovvero “Sogno di un cavaliere di mezza estate”

A Parma, dal 13 dicembre 2012 al 13 gennaio 2013


Antonio Giovanni Mellone, Cavaliere
Pugliese di nascita e parmigiano dagli anni ’60, Antonio Giovanni Mellone non poteva ripresentarsi sulla scena dell’arte, dopo alcuni anni d’assenza, se non nella sua città di adozione: a Parma, il pittore, nonché giornalista professionista, torna ad esporre con una personale, organizzata dalla Provincia nella sua sede a Palazzo Giordani, in viale Martiri della Libertà 15, dal 13 dicembre al 13 gennaio.

“A midsummer (K)night’s dream”, ovvero “Sogno di un cavaliere di mezza estate”, è il titolo della rassegna in cui si potranno vedere una ventina di opere che l’autore ha dedicato a cavalieri, dame e figure mitologiche. «La mia vuole essere una parafrasi del celebre dramma di Shakespeare», spiega Antonio Giovanni Mellone, «In questi quadri, ho fatto una rilettura degli antichi miti greci e della cavalleria del Medio Evo. Centauri, fauni e altri personaggi simili rappresentano per me la saggezza e la libertà, mentre i cavalieri, quelli dell’immaginario collettivo, sono da sempre il simbolo della lealtà, della generosità e della protezione dei deboli. A Palazzo Giordani, porto anche i “lati oscuri” della donna che fanno parte del mito: non solo Dulcinea di Don Chisciotte o Medusa, ma le donne-mostro che esprimono l’aggressività e la negazione della femminilità».

A questi temi “intensi” e a un suo stile “essenziale”, veicolati soprattutto da grandi tele lavorate con colori acrilici e tecniche miste e opere su carta, l’artista è arrivato gradatamente negli anni, come racconta: «Autodidatta, mi sono formato studiando maestri come Matisse, Van Gogh e Picasso. Molto devo al disegno che ho praticato per molti giornali e che ha influenzato certamente la mia pittura. Nel tempo il mio stile ha subito delle varianti poiché, nei primi periodi della mia vita artistica, sono partito dal figurativo assoluto, di stampo impressionista, per passare poi a una visione espressionista del colore e del segno. A questo proposito, ritengo che se si è padroni del segno lo si è anche del colore che può non essere un colore bensì una serie di sfumature di grigio, esattamente come avviene nella vita».

In passato, Mellone, che ha svolto l’attività giornalistica soprattutto al quotidiano “Il Giorno”, è stato apprezzato da pubblico e critica per i suoi quadri a olio di grande spessore e i disegni a chin, e ha allestito alcune mostre importanti, come quella a Milano in via Sant’Andrea. Numerosi anche i riconoscimenti ricevuti dall’artista che tuttavia ha sempre manifestato una naturale ritrosia ad esporre.
Antonio Giovanni Mellone,Donna-mito
Oggi, nella piena maturità, l’autore si “mette allo scoperto” e, volentieri, fa partecipe la gente del suo mondo pittorico, oltre che di quello interiore: «Non a caso ho preso come soggetto dei miei quadri i cavalieri», confida l’interessato, «Le loro virtù, nei nostri giorni difficili, diventano sempre più rare, se non improbabili, per cui, diffidando della realtà, mi rifugio nel sogno. Insomma, come via di salvezza, ho scelto l’utopia!».

Quella dell’autore pugliese è un’identità artistica “forte”, accesa dai colori vividi e contraddistinta da tratti sicuri e pregnanti. Attualmente Mellone fa molto ricorso ai toni caldi, usando in prevalenza i colori acrilici, senza quasi mai mescolarli, ma sovrapponendoli con la tecnica del pennello a secco e definendo figure e sfondi con il nero. Infatti, dopo l’olio, il giornalista-pittore si è convertito all’acrilico, per la sua particolare versatilità e per la brillantezza delle tinte di questo materiale, ma non disdegna acquerelli, pastelli (che fissa secondo un metodo inventato personalmente), collage, tecniche miste e inchiostro. L’artista predilige i grandi formati (fino a 120X150) perché si esprime meglio su queste dimensioni. I materiali adoperati comprendono una varietà di supporti, qualche volta creati da lui stesso, per cui usa tele, cartoni telati, carta-cotone speciale tirata a mano e carta per olio e acrilico, masonite trattata, e altro, che saranno in visione a Parma, a Palazzo Giordani.

Per l’inaugurazione della mostra di Antonio Giovanni Mellone, giovedì 13 dicembre 2012, alle ore 17, è previsto un evento nell’evento: nella sala-esposizioni, Bruno Gambacorta, giornalista di RAI 2 e amico dell’artista, presenterà il suo libro “Eat Parade”, tratto dalla trasmissione televisiva.
Invece il cavalier Dante Renzini, sponsor della mostra, organizzerà il brindisi con i suoi prodotti d’alta gastronomia umbra e i vini della sua Cantina-Museo Albea di Alberobello. Media-partner della manifestazione è il giornale online InformaCibo, diretto dal parmigiano Donato Troiano.
La mostra sarà visitabile solo nei giorni feriali, dal lunedì al giovedì dalle ore 8.30 alle 18.30, il venerdì dalle ore 8.30 alle 17.


Antonio Giovanni Mellone
“A midsummer (K)night’s dream”, ovvero “Sogno di un cavaliere di mezza estate”
Parma, Palazzo Giordani, in viale Martiri della Libertà 15
dal 13 dicembre 2012 al 13 gennaio
inaugurazione giovedì 13 dicembre 2012, alle ore 17

orari:
dal lunedì al giovedì dalle ore 8.30 alle 18.30
venerdì dalle ore 8.30 alle 17.

Note biografiche
Nato a Maglie (Lecce) nel 1949 e residente a Parma da oltre 40 anni, è giornalista professionista ma, fin dai primi anni della sua esistenza, ha sempre coltivato una grande passione e una spiccata vena artistica per la pittura e il disegno.
In giovane età, è stato anche fumettista per le maggiori case editrici del settore, riscuotendo consensi e premi, come l’esposizione di sue tavole a china nelle Sale Napoleoniche di piazza San Marco a Venezia. Abbracciato il giornalismo, Mellone è diventato il grafico/illustratore di punta del quotidiano milanese “Il Giorno” e, sotto la guida del direttore Guglielmo Zucconi e, in particolare, del vice-direttore Pierluigi Magnaschi, ha contribuito a crearne l’innovativo format colorato, popolare e ricco di illustrazioni, prodotte in seguito anche con l’aiuto della grafica computerizzata.
Con le stesse mansioni, pur scrivendo anche articoli, il giornalista ha collaborato con altre testate, tra cui La Domenica del Corriere, Il Giornale, Italia Oggi e La Gazzetta di Parma, e ha realizzato una serie di tavole per trasmissioni culturali della Rai, condotte da Enzo Biagi e Raffaele Crovi.
Dal 1976, Antonio G. Mellone ha proseguito in parallelo il suo percorso artistico, esponendo in mostre individuali e collettive e riportando alcuni riconoscimenti. Tra le prime, vanno segnalate le personali a Lecco, Parma, Arezzo, Tirrenia, Pontremoli, Chiavari e soprattutto quella a Milano, allestita nei cinque saloni del Museo di Storia Moderna, in via Sant’Andrea, e organizzata dal Comune. Tra i riconoscimenti, si possono ricordare le medaglie e le targhe d’oro ricevute a Livorno, Tirrenia, Villafranca Lunigiana (Ms), Lecce e Bedonia (Pr). Suoi quadri sono presenti in Giappone, Germania, Svizzera e Francia.
In passato, la pittura di Mellone, di genere figurativo, è stata di ispirazione impressionista, con quadri a olio di grande spessore e disegni a matita, china e guache. I temi prediletti dall’autore sono stati i centauri, le corride, i nudi femminili e i paesaggi provenzali di fantasia.
Attualmente l’autore segue una vena “espressionista”, con un maggior uso dei toni caldi e accesi, impiegando in prevalenza i colori acrilici, senza quasi mai mescolarli, ma sovrapponendoli con la tecnica del pennello a secco e definendo figure e sfondi con il nero. I suoi soggetti principali sono i cavalieri, in prevalenza stilizzati, e i nudi.
Nella sua ultima personale, al Castello Malaspina di Massa, durante la manifestazione Spino Fiorito, nel maggio scorso, Mellone ha esposto le nuove produzioni, anche dedicate al territorio massese (in cui possiede una casa), ovvero le statue stele, i castelli, i cavalieri d’arme e d’onore e i paesaggi onirici, riproducenti soprattutto le Apuane e la Lunigiana.
L’artista predilige i grandi formati (fino a 120X150 cm) perché si esprime meglio su queste dimensioni.
I materiali usati comprendono una varietà di supporti, qualche volta creati da lui stesso, per cui adopera tele, cartoni telati, carta-cotone speciale tirata a mano e carta per olio e acrilico, masonite trattata, etc..
In merito alle tecniche, dopo l’olio, Mellone si è convertito all’acrilico, per la particolare versatilità di questo materiale e per la brillantezza delle tinte, ma non disdegna acquerelli, pastelli (che fissa secondo un metodo inventato da sé), collage, tecniche miste e inchiostro.
Dopo la partecipazione alla collettiva, nel maggio scorso, a Marina di Carrara, curata dal Centro culturale “Il Faro”, l’artista ha in calendario la personale a Parma, dal 13 dicembre 2012 al 13 gennaio 2013, presso il Palazzo Giordani della Provincia, con il titolo significativo “A MIDSUMMER (K)NIGHT’S DREAM” e in cui troveranno spazio le sue ultime composizioni dedicate a cavalieri di ogni epoca e anche di altri mondi.


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