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Una boutade elettorale o una proposta vera?

Alli dell'NcD resuscita Miglio con le “macro regioni”

Paolo Alli, capogruppo Ncd in Commissione Affari Esteri e Vice Presidente della delegazione italiana presso la Nato, lancia una proposta che mi lascia esterrefatto e preoccupato

Di Giovanni Gelmini

Leggo un comunicato stampa dell'NcD e trasalgo.
    Roma, 20 settembre 2014.
    "Per evitare che anche in Italia possa esserci un referendum come in Scozia, come prospetta Salvini in una intervista a Il Giornale, è necessario ridimensionare il centralismo dello Stato che fa male al paese, ne aumenta i costi e allontana i cittadini dalla politica. E' necessario prestare più attenzione ai territori, alla loro cultura e alle loro tradizioni".
    A dirlo è Paolo Alli, capogruppo Ncd in Commissione Affari Esteri e Vice Presidente della delegazione italiana presso la Nato.
Salto alcune considerazione fatte su Salvini della Lega Nord e passo al paragrafo successivo, che conclude il comunicato:
    "Occorre creare - conclude Alli - anzitutto 6 (oppure 8) grandi regioni per eliminare le asimmetrie attuali, che portano a mettere sullo stesso piano realtà diverse con un numero diverso di abitanti. Bisogna eliminare le storture dell’attuale titolo V della Costituzione e le regioni devono essere soggetti autorevoli, con poteri veri e responsabilità chiare.
    L’attuazione dei costi standard non può non avere come primi interpreti i sistemi regionali. Tutto questo è possibile solo se iniziamo a porre problema di inserire nella modifica in atto della carta costituzionale la revisione del sistema regionale".
Questa era, in sintesi, la proposta di Miglio, che Bossi sosteneva all'inizio degli anni '90, ma nel 1997 la DC, allora alleata con Bossi, rifiutò e così la storia cambiò, la Lega fu isolata a destra, tornò da Berlusconi e... il resto lo sapete.

Allora, se non mi sbaglio, l'idea, non peregrina, era di eliminare le attuali Regioni e creare “macro regioni” omogenee come caratteristiche e problemi.

Per fare una modifica del genere, e non avere un nuovo ente territoriale sopra le Regioni, credo sia assolutamente necessario passare per una “Costituente”, in cui i “padri costituenti” abbiano raccolto un mandato preciso dall'elettorato sul progetto di riforma costituzionale; credo anche che ad ogni passaggio fondamentale, si debba transitare attraverso un referendum costituzionale. Non credo che un'cambiamento della forma di Stato possa essere realizzato da un semplice Parlamento come l'attuale che, oltre a non essere stato eletto, ma nominato dai capibastone, non ha avuto un mandato specifico dagli elettori.

Le Macro Regioni avrebbero di certo una visione strategica del territorio più corretta delle attuali micro Regioni; il parlamentino regionale costerebbe molto meno degli attuali perché con meno Consiglieri, e si eviterebbe la duplicazione degli apparati; così sarebbe di sicuro più efficiente, però perderebbe di certo il contatto col territorio. Questo non sarebbe un problema se a qualcuno non fosse venuto in mente di eliminare le Province, che, sempre storicamente, sono state un ente operativo sul territorio per strade, scuole, trasporti e ambiente.

Oltre alla cancellazione delle Province, un'altra delle scelte fatte dal patto Berlusconi – Renzi va contro questa idea: a cosa servirebbe, infatti, un “Senato delle Regioni” se le Regioni sono così poche? Basterebbe un tavolino da campeggio!

Insomma, la proposta accennata da Alli mi piace, ma la vedo di difficile attuazione perché va contro gli interessi della classe politica, che, come nel '97, non vuole perdere scranni e potere.

L'impressione è che l'NcD stia facendo la voce grossa per motivi elettorali, che proponga idee che colpiscono l'immaginario collettivo, come la soppressione dell'articolo 18, che aprano discussioni, e se ne fregano poi delle conseguenze. In questo caso, forse cerca solo di sottrarre l'elettorato moderato alla Lega.

Renzi ha assoluto bisogno della presenza di NcD, perché altrimenti il suo Governo, in modo evidente, avrebbe alla base solo l'accordo con Berlusconi, anche se a tutti appare già così. Se NcD insiste su questa proposta, sarà per Renzi necessario accettarla, come ha fatto per l'Articolo 18, ma non può certo scontentare il suo capo occulto; quindi le Macro Regioni diventerebbero un altro Ente Territoriale, altro centro di sprechi e corruzione, invece di diventare un modo per risparmiare ed essere più efficienti.
Speriamo non sia così, anche se ci credo poco.

Argomenti:   #alli ,        #bossi ,        #lega nord ,        #macro regioni ,        #miglio ,        #ncd ,        #politica ,        #regioni ,        #riforma ,        #salvini



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