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La politica

Prodi? Il cambio al Quirinale tiene banco oggi

Osservazioni sui due nomi molto chiacchierati oggi: Amato e Prodi

Di Giovanni Gelmini

Napolitano ha dato l'ultimatum nel discorso tenuto in occasione degli auguri del Corpo Diplomatico:
    “La prossima fine di quest’anno 2014 e l'imminente conclusione del mio mandato presidenziale inevitabilmente ci portano a svolgere alcune considerazioni sul periodo complesso e travagliato che stanno attraversando l'Italia, l'Europa ed il mondo.”
La sua sostituzione è imminente e quindi è chiaro l'invito a Renzi a trovare un accordo serio all'interno del PD. Un accordo che sia percorribile, cioè che trovi il consenso sufficiente per chiudere il travaglio in tempi ragionevoli.
Renzi ha risposto a stretto giro con una conferma della volontà di chiudere velocemente:
    "L'Italia, nel momento in cui dovrà fare i conti con la sostituzione della presidenza della Repubblica, non avrà alcun tipo di problemi perché credo che il Parlamento abbia imparato la lezione dell'aprile 2013. Sono assolutamente convinto che il Parlamento italiano riuscirà a fare quello che deve fare nei tempi stabiliti."
Il “Bimbo fiorentino” sembra avere le idee chiare anche se, ovviamente, non si sbilancia fornendo nomi.
Si dice che i primi nominati siano bruciati e i primi nominati sono Amato, molto gradito al Cavaliere e Prodi, gradito a molti; forse nessuno dei due gradito a Renzi.
Si fanno tanti altri nomi, ma sicuramente è facile che il candidato ufficiale e blindato del PD non sia nessuno dei nomi che girano attualmente, ma mi soffermo sui primi due che ho citato perché rappresentano due indirizzi della politica futura tra cui Renzi dovrà scegliere.

Partiamo dal primo nominato da Berlusconi: Giuliano Amato. Politico di lunghissima esperienza, viene dal passato craxiano e, anche se lui non è mai risultato coinvolto in pasticci di corruzione, rappresenta il passato che ha portato l'Italia vicina alla bancarotta. Sa parlare bene e sa farsi ascoltare. È un manovratore di raffinata capacità.

Romano Prodi non è nato e cresciuto come politico, ma viene dall'economia e dalla gestione imprenditoriale. Ha larga fama internazionale ed è persona rispettata per la sua concretezza, non è un oratore che incanta le piazze.
Politicamente è stato trombato tre volte all'interno del PD per la sua volontà di cambiare il pessimo modo di fare politica. L'ultima volta penso che la causa del suo siluramento sia stata che Renzi aveva bisogno di Berlusconi e Prodi, come Presidente della Repubblica, non avrebbe benedetto il patto “del Nazareno”.

Però ora le cose sono cambiate. Renzi si è insediato e sembra che il “patto” con Berlusconi ormai gli stia stretto.
Si deve operare per rilanciare l'economia e dare un coraggioso taglio alla palude degli interessi della politica, per ridare credibilità all'Italia. Gli interessi espressi da Berlusconi sono un freno all'azione del Governo e vi è un buon numero di fuori usciti dal Movimento 5 Stelle che con SEL può fornire una nuova base più solida e ricompattare il PD.

Prodi, malgrado sia molto diverso da Renzi, potrebbe essere il personaggio utile a ridare splendore al “Bimbo di Firenze”, permettendogli un cambiamento di rotta verso la concretezza economica delle linee di Governo.

Avranno parlato di questo nel loro recente lungo colloquio?
Nessuno lo saprà se non sarà eletto Prodi, però, dai ragionamenti sopra esposti si può capire che se passa Amato o qualcuno di simile, la ripresa dell'economia italiana si allontanerà, i pasticci della politica proseguiranno senza limite. Infine il Cavaliere sarà riabilitato e si riprenderà un po' delle preferenze andate a Renzi e a Salvini. Il Bimbo perderà consenso e sarà difficile per lui passare le elezioni future.

Al contrario un Presidente della Repubblica simile a Prodi rilancerebbe la figura di Renzi come leader di centro sinistra, allargherà il suo consenso e faciliterà le decisioni che permetteranno una crescita dell'Italia.

La decisione quindi dovrebbe portare ad un candidato non gradito a Berlusconi, ma la politica è imprevedibile e allora meglio non scommettere su nessun nome.

Argomenti:   #amato ,        #politica ,        #prodi ,        #quirinale ,        #renzi



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