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Le bugie hanno le gambe corte

PIL III trimestre 2015 +0,2% e diventa utopico il +0,9% annuo

Ad essere con i piedi per terra, sentendosi in ogni caso ottimisti, la crescita che possiamo attenderci è solo dello 0,7%

Di Giovanni Gelmini

L'ISTAT ha appena pubblicato la stima del PIL del III trimestre 2015.

Aspettavo con interesse questa informazione perché la revisione della serie storica fatta a Luglio mi ha lasciato molti dubbi.
Le stime del PIL sono una cosa delicata ed è facile gonfiarle o smagrirle a secondo di scelte di base, che non sono contestabili.
Ora nella revisione fatta a Luglio del PIL si sono spostati dei valori tra PIL primo e il quarto trimestre 2014, ovviamente questo ha modificato il rapporto trimestre su trimestre, ma non ha potuto modificare il quadro dei fondamentali, che comunque non davano l'idea di una crescita reale.

Adesso i conti si possono ben fare e, quello che conta, vedere quale potrà essere il valore anno su anno, che non risente di quegli spostamenti.

Quello che emerge dice chiaramente, vedi tabelle a fianco, che per ottenere la sbandierata crescita annuale del +0,9% occorrerebbe una crescita nel IV trimestre da record (+1,02% e ben più del totale dei primi tre trimestri).

A essere con i piedi per terra, sentendosi comunque ottimisti, la crescita che possiamo attenderci è solo dello 0,7%. D'altra parte, come già detto nell'articolo di ieri, il quadro non è dei migliori.
Oggi leggiamo che il Debito della P.A. Ha fatto un nuovo record 2.191 miliardi di lire e questo vuol dire che è impossibile nella realtà abbassare le tasse. Contemporaneamente, la locomotiva d'Europa, la Germania, rallenta la sua corsa e noi cosa dovremmo sperare?

Ecco la sintesi delle informazioni date dall'Istat, sulla stima del III trimestre.

  • Nel terzo trimestre del 2015 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% nei confronti del terzo trimestre del 2014.

    Il terzo trimestre del 2015 ha avuto quattro giornate lavorative in più del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al terzo trimestre del 2014.

    La variazione congiunturale è la sintesi di un incremento del valore aggiunto in tutti i principali comparti (agricoltura, industria e servizi). Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e uno negativo della componente estera netta.

    Nello stesso periodo il PIL è aumentato in termini congiunturali dello 0,4% negli Stati Uniti e dello 0,5% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2% negli Stati Uniti e dello 2,3% nel Regno Unito. La variazione acquisita per il 2015 è pari a +0,6%.

 



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Argomenti:   #economia ,        #indagine ,        #istat ,        #italia ,        #pil



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